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Ricorso inammissibile: quando è troppo generico

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile perché le censure contro la sentenza d’appello erano generiche. I ricorrenti contestavano il mancato riconoscimento delle attenuanti e la determinazione della pena, ma il loro ricorso è stato giudicato privo della specificità richiesta dalla legge, confermando la discrezionalità del giudice di merito se la motivazione non è illogica.

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Pubblicato il 6 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea i Requisiti di Specificità

L’ordinanza n. 10314/2024 della Corte di Cassazione offre un’importante lezione sulla redazione degli atti di impugnazione nel processo penale. Un ricorso inammissibile non è solo un’occasione persa per il cliente, ma rappresenta anche un monito per i professionisti del diritto sull’importanza della precisione e della specificità. Il caso in esame riguarda due imputati che hanno visto le loro doglianze respinte non nel merito, ma per un vizio di forma: la genericità.

I Fatti del Caso: La Contestazione della Sentenza di Appello

Due soggetti presentavano ricorso in Cassazione avverso una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. Le loro censure si concentravano su due punti principali. In primo luogo, lamentavano la violazione di legge e il vizio di motivazione per il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche e per la determinazione della pena, ritenuta eccessiva. In secondo luogo, sollevavano un generico difetto di motivazione della sentenza impugnata, senza però articolarlo in modo specifico.

La Decisione della Corte: Dichiarazione di Inammissibilità

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato entrambi i ricorsi inammissibili. Questa decisione non entra nel merito delle questioni sollevate (se le attenuanti fossero dovute o se la pena fosse equa), ma si ferma a un livello preliminare, quello dei requisiti formali dell’atto di impugnazione. Di conseguenza, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni del Rigetto: Analisi sul Ricorso Inammissibile

Le motivazioni della Corte si articolano in due punti distinti, corrispondenti ai motivi di ricorso presentati.

Il Primo Motivo: Discrezionalità del Giudice e Attenuanti Generiche

La Corte ribadisce un principio consolidato: la concessione delle attenuanti generiche e la graduazione della pena sono espressione del potere discrezionale del giudice di merito. Il ricorso per cassazione non può trasformarsi in un terzo grado di giudizio sui fatti. La valutazione del giudice di merito può essere censurata solo se la motivazione è totalmente assente, manifestamente illogica o frutto di mero arbitrio. Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto che la decisione del giudice d’appello fosse sorretta da una motivazione sufficiente. Inoltre, la giurisprudenza costante afferma che, nel negare le attenuanti, il giudice non è tenuto a esaminare analiticamente ogni singolo elemento favorevole o sfavorevole, ma può concentrarsi su quelli ritenuti decisivi.

Il Secondo Motivo: La Genericità come Causa di un Ricorso Inammissibile

Il secondo motivo di ricorso è stato giudicato generico e indeterminato. La Corte ha richiamato l’art. 581, comma 1, lettera d), del codice di procedura penale, che impone al ricorrente di indicare specificamente gli elementi che costituiscono il fondamento della sua censura. Un ricorso che si limita a denunciare un generico “difetto di motivazione” senza individuare i passaggi illogici o le omissioni specifiche della sentenza impugnata non consente al giudice dell’impugnazione di esercitare il proprio controllo. Di fronte a una motivazione logicamente corretta della Corte d’Appello, un’impugnazione generica diventa un ricorso inammissibile.

Conclusioni: L’Importanza della Specificità negli Atti di Impugnazione

Questa ordinanza è un chiaro promemoria del rigore formale richiesto nel processo penale. Per evitare una declaratoria di inammissibilità, un ricorso deve essere specifico, puntuale e argomentato. Non basta enunciare un principio di diritto o lamentare un’ingiustizia percepita; è necessario “smontare” la motivazione del provvedimento impugnato, evidenziandone con precisione le crepe logiche, le omissioni o gli errori di diritto. La genericità, come dimostra questo caso, equivale a non aver proposto alcun ricorso valido.

Perché un ricorso per cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile se è generico e privo dei requisiti di specificità prescritti dalla legge, come indicato dall’art. 581, comma 1, lett. d) del codice di procedura penale. Ciò significa che non indica in modo chiaro e preciso gli elementi della sentenza impugnata che si contestano e le ragioni della censura.

La Corte di Cassazione può rivedere la decisione di un giudice sulla concessione delle attenuanti generiche?
No, di norma la Corte di Cassazione non può riesaminare nel merito la decisione sulla concessione delle attenuanti, poiché rientra nel potere discrezionale del giudice. Può intervenire solo se la motivazione a sostegno di tale decisione è palesemente illogica, arbitraria o del tutto assente.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che nel caso specifico è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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