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Ricorso inammissibile: quando è troppo generico

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza del 7 febbraio 2024, ha dichiarato un ricorso inammissibile in un caso di contraffazione di marchi. La decisione si fonda sulla genericità del motivo di appello, che non specificava in modo adeguato le critiche alla sentenza precedente, violando i requisiti procedurali e impedendo alla Corte di esercitare il proprio sindacato. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 6 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Importanza della Specificità dei Motivi

Quando si impugna una sentenza, non è sufficiente esprimere un generico disaccordo. È fondamentale articolare critiche precise e ben fondate. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce questo principio, dichiarando un ricorso inammissibile proprio a causa della sua eccessiva genericità. Questo caso offre uno spunto prezioso per comprendere i requisiti formali di un’impugnazione e le severe conseguenze del non rispettarli.

I Fatti del Caso

La vicenda giudiziaria ha origine da una condanna per il delitto di contraffazione di marchi di giocattoli, ai sensi dell’art. 473 del codice penale. La sentenza di primo grado era stata confermata dalla Corte d’Appello di Napoli.

L’imputato, non rassegnandosi alla decisione, ha proposto ricorso per Cassazione, affidandosi a un unico motivo: la violazione di legge e il vizio di motivazione riguardo sia alla sua responsabilità penale sia al mancato riconoscimento della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (ex art. 131 bis c.p.).

La Genericità del Ricorso come Causa di Inammissibilità

La Corte di Cassazione, tuttavia, non è entrata nel merito della questione. L’analisi si è fermata a un livello preliminare, quello dell’ammissibilità del ricorso stesso. Secondo i giudici supremi, il motivo presentato era affetto da un vizio insanabile: la genericità.

L’articolo 581, comma 1, lettera c) del codice di procedura penale stabilisce che l’atto di impugnazione deve contenere, a pena di inammissibilità, l’enunciazione specifica dei motivi, con l’indicazione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. Nel caso di specie, il ricorso si limitava a lamentare genericamente la decisione dei giudici di merito, senza però indicare gli elementi specifici della sentenza impugnata che sarebbero stati illogici o errati. Mancava un confronto puntuale con la motivazione della Corte d’Appello, impedendo di fatto alla Cassazione di individuare i rilievi mossi e di esercitare il proprio sindacato di legittimità. Un ricorso inammissibile è, in sostanza, un ricorso che non permette al giudice di comprendere cosa si stia contestando e perché.

Le Motivazioni

La Corte ha ritenuto che il ricorso dovesse essere dichiarato inammissibile. La motivazione della sentenza impugnata era stata giudicata “logicamente corretta” e il ricorrente, dal canto suo, non aveva fornito gli elementi necessari per avviare una censura fondata. Non basta affermare che una sentenza è sbagliata; bisogna spiegare dettagliatamente dove e perché, confrontandosi con il percorso argomentativo seguito dal giudice precedente. Poiché il ricorso non consentiva al giudice dell’impugnazione di individuare con precisione i punti della decisione da rivedere, non poteva che essere respinto.

Le Conclusioni

La declaratoria di inammissibilità ha comportato conseguenze economiche significative per il ricorrente. Oltre a vedere la propria condanna diventare definitiva, è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della cassa delle ammende.

Questa pronuncia serve da monito: la redazione di un atto di impugnazione è un’attività tecnica che richiede massima precisione e rigore. La genericità non è un difetto perdonabile, ma una carenza strutturale che rende l’atto inidoneo al suo scopo, con esiti processuali ed economici sfavorevoli per chi lo propone.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato ritenuto inammissibile perché generico e indeterminato. Non specificava in modo chiaro e puntuale le critiche alla sentenza impugnata, violando i requisiti dell’art. 581, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria, in questo caso fissata in tremila euro, da versare alla cassa delle ammende.

Cosa lamentava il ricorrente nel suo motivo di ricorso?
Il ricorrente lamentava una violazione di legge e un vizio di motivazione riguardo alla sua responsabilità per il reato di contraffazione e al mancato riconoscimento della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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