LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: quando è troppo generico?

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato condannato per resistenza a pubblico ufficiale. La decisione si fonda sulla genericità dei motivi di ricorso, che si limitavano a riproporre censure già esaminate e respinte dalla Corte d’Appello, senza confrontarsi con le specifiche argomentazioni della sentenza impugnata. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, confermando la centralità del principio di specificità nel ricorso per cassazione.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 2 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: la Cassazione Sottolinea l’Importanza di Motivi Specifici

Quando si impugna una sentenza di condanna, non basta semplicemente dissentire. È fondamentale presentare argomenti solidi, pertinenti e, soprattutto, specifici. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito questo principio, dichiarando un ricorso inammissibile perché basato su motivi generici. Questo caso, relativo a una condanna per resistenza a pubblico ufficiale, offre uno spunto essenziale per comprendere i requisiti di un’impugnazione efficace dinanzi alla Suprema Corte.

I Fatti alla Base della Decisione

Il caso trae origine dalla condanna di un individuo per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, previsto dall’articolo 337 del codice penale. Dopo la conferma della condanna da parte della Corte d’Appello, l’imputato ha deciso di presentare ricorso per Cassazione, cercando di ottenere l’annullamento della sentenza. Le sue argomentazioni, tuttavia, non hanno superato il vaglio preliminare di ammissibilità della Suprema Corte.

La Decisione della Corte di Cassazione: il Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 7104/2024, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputato, ma si ferma a un livello precedente, quello procedurale. La Corte ha stabilito che i motivi presentati dal ricorrente non possedevano i requisiti minimi per essere esaminati.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha fondato la sua decisione su una valutazione netta della qualità del ricorso. Le motivazioni possono essere riassunte nei seguenti punti chiave:

1. Genericità delle Doglianze: Le censure mosse alla sentenza d’appello sono state giudicate ‘generiche’. Il ricorrente si era limitato a enunciazioni che riproducevano critiche già sollevate e respinte nel precedente grado di giudizio.

2. Mancato Confronto con la Sentenza Impugnata: Un ricorso per Cassazione non può essere una semplice ripetizione di argomenti passati. Deve, invece, ‘misurarsi’ specificamente con l’apparato argomentativo della Corte d’Appello. Nel caso di specie, il ricorrente non ha attaccato le specifiche ragioni logiche e giuridiche esposte dai giudici di secondo grado per confermare la condanna.

3. Completezza della Motivazione d’Appello: La Cassazione ha sottolineato come la sentenza impugnata fosse, al contrario, ben motivata. I giudici d’appello avevano adeguatamente analizzato e confermato la presenza di tutti i presupposti del reato contestato, incluso l’elemento psicologico (cioè l’intenzione di opporsi all’atto del pubblico ufficiale), e avevano correttamente escluso la causa di non punibilità prevista dall’art. 393-bis c.p. (reazione a un atto arbitrario).

Di fronte a un ricorso così formulato, la Corte non ha potuto fare altro che dichiararne l’inammissibilità, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza è un monito fondamentale sull’importanza della tecnica redazionale e della specificità dei motivi nel ricorso per Cassazione. Non è una terza istanza di merito dove si possono riproporre le stesse valutazioni sui fatti. È, invece, un giudizio di legittimità, dove si contesta l’errata applicazione della legge o la presenza di vizi logici nella motivazione della sentenza impugnata. Presentare un ricorso generico equivale a non presentarlo affatto, con l’ulteriore conseguenza di una condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria, rendendo definitiva la condanna subita.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
La Corte di Cassazione lo ha dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano generici, si limitavano a ripetere censure già respinte dalla Corte d’Appello e non si confrontavano specificamente con le argomentazioni logiche e giuridiche della sentenza impugnata.

Quale reato era stato contestato al ricorrente?
Al ricorrente era stato contestato il reato di resistenza a un pubblico ufficiale, previsto e punito dall’articolo 337 del codice penale.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente a seguito della decisione?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati