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Ricorso inammissibile: quando è troppo generico?

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una condanna per ricettazione. La decisione si fonda sulla genericità del motivo di ricorso, che non specificava gli elementi a sostegno delle censure, violando l’art. 581 c.p.p. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato alle spese e a un’ammenda.

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Pubblicato il 29 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea i Requisiti di Specificità

Quando si presenta un’impugnazione, in particolare un ricorso per Cassazione, non è sufficiente lamentare un’ingiustizia. È fondamentale rispettare precisi requisiti formali, pena la dichiarazione di ricorso inammissibile. Con l’ordinanza n. 4429 del 2024, la Suprema Corte ribadisce un principio cardine della procedura penale: la necessità di formulare censure specifiche e dettagliate, che consentano al giudice di esercitare un controllo effettivo sulla decisione impugnata.

I Fatti del Caso: Dalla Condanna per Ricettazione al Ricorso

La vicenda processuale trae origine da una sentenza della Corte d’Appello di Napoli, che aveva confermato la responsabilità penale di un imputato per il delitto di ricettazione. Non accettando la decisione dei giudici di merito, l’imputato decideva di presentare ricorso per Cassazione, affidando la sua difesa a un unico motivo con cui lamentava sia una violazione di legge sia un difetto di motivazione della sentenza di secondo grado.

Perché la Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione, esaminato il ricorso, lo ha liquidato rapidamente, dichiarandolo inammissibile. Il fulcro della decisione risiede nella valutazione del motivo di ricorso come ‘generico ed indeterminato’. Secondo gli Ermellini, il ricorrente non ha rispettato i requisiti prescritti dall’articolo 581, comma 1, lettera d), del codice di procedura penale.

Questo articolo impone a chi impugna una sentenza di enunciare in modo specifico le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. Nel caso di specie, il ricorso si era limitato a una critica generica senza indicare gli elementi concreti alla base delle censure. In sostanza, non ha permesso alla Corte di Cassazione di individuare i rilievi mossi e di esercitare il proprio sindacato. La Corte d’Appello, infatti, aveva già sottoposto ad adeguato scrutinio le argomentazioni difensive, esponendo compiutamente le ragioni che giustificavano la conferma della condanna.

Le conseguenze economiche del ricorso inammissibile

La declaratoria di inammissibilità non è priva di conseguenze. Oltre a rendere definitiva la condanna, comporta per legge la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali. Inoltre, la Corte ha condannato l’imputato al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di inammissibilità del ricorso.

Le Motivazioni della Corte

La motivazione dell’ordinanza è sintetica ma estremamente chiara. La Corte ha ritenuto che la sentenza impugnata avesse adeguatamente analizzato il ‘gravame difensivo’ in punto di responsabilità e pena, spiegando in modo completo le ragioni della sua decisione. A fronte di una motivazione così strutturata, il ricorso dell’imputato appariva privo di consistenza, in quanto non indicava ‘gli elementi che sono alla base delle censure formulate’. Questa mancanza ha reso impossibile per il giudice di legittimità esercitare il proprio ruolo di controllo, trasformando di fatto il ricorso in un atto inefficace.

Le Conclusioni

Questa ordinanza, pur nella sua brevità, offre un’importante lezione pratica. La redazione di un atto di impugnazione, specialmente in sede di legittimità, richiede un’elevata perizia tecnica. Non è sufficiente contestare genericamente la decisione, ma è necessario ‘smontare’ la motivazione del giudice precedente, indicando con precisione i vizi logici o le violazioni di legge. Un ricorso generico non solo è destinato all’insuccesso, ma comporta anche significative conseguenze economiche per il ricorrente. La specificità non è un mero formalismo, ma la garanzia di un contraddittorio effettivo e di una giustizia efficiente.

Quando un ricorso per cassazione può essere considerato ‘generico’?
Secondo la Corte, un ricorso è generico quando non indica gli elementi specifici che sono alla base delle censure formulate, non consentendo così al giudice dell’impugnazione di individuare i rilievi mossi e di esercitare il proprio controllo.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, come in questo caso, di una somma di denaro (tremila euro) in favore della Cassa delle ammende.

Quale requisito normativo deve rispettare un ricorso per non essere ritenuto indeterminato?
Il provvedimento evidenzia che il ricorso deve rispettare i requisiti prescritti dall’art. 581, comma 1, lett. d) del codice di procedura penale, che impone l’enunciazione specifica dei motivi di diritto e degli elementi di fatto a sostegno dell’impugnazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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