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Ricorso inammissibile: quando è troppo generico?

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile in materia di reati fallimentari perché ritenuto generico e indeterminato. L’atto si limitava a trascrivere la sentenza impugnata e l’appello precedente, senza specificare i motivi di critica come richiesto dall’art. 581 c.p.p. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 14 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione sanziona la genericità degli atti di appello

L’ordinanza in esame offre un importante monito sulla necessità di redigere atti di impugnazione chiari e specifici. La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile poiché l’atto presentato era vago e non adeguatamente motivato, confermando la condanna per reati fallimentari e aggiungendo al conto del ricorrente le spese processuali e una sanzione pecuniaria. Questo caso sottolinea l’importanza cruciale del rispetto dei requisiti formali previsti dal codice di procedura penale.

I Fatti del Caso

Un imputato, già condannato in primo e secondo grado per una serie di reati fallimentari, ha presentato ricorso per cassazione avverso la sentenza della Corte d’Appello di Bologna. I reati contestati includevano diverse fattispecie previste dalla legge fallimentare, tra cui gli articoli 49, 216, 220 e 223. Tuttavia, il ricorso presentato alla Suprema Corte si è rivelato problematico non per il merito delle questioni, ma per la sua forma.

La Decisione della Corte e il ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 32664/2024, ha troncato sul nascere le speranze del ricorrente, dichiarando il ricorso inammissibile. La conseguenza di tale decisione non è stata solo la conferma definitiva della condanna, ma anche l’imposizione al ricorrente del pagamento delle spese processuali e del versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. La decisione si fonda su un unico, ma decisivo, motivo: la genericità e l’indeterminatezza dell’atto di impugnazione.

Le Motivazioni: la violazione dell’art. 581 cod. proc. pen.

La Corte ha basato la sua decisione sull’inosservanza dell’articolo 581, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale. Questa norma impone a chi impugna una sentenza di indicare in modo specifico le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. Nel caso di specie, il ricorrente si era limitato a trascrivere integralmente l’atto d’appello e la sentenza impugnata, senza formulare critiche puntuali e circostanziate.

Secondo i giudici, questo modo di procedere rende il ricorso generico e indeterminato. Un atto così formulato non consente al giudice dell’impugnazione di comprendere quali siano i punti della decisione che si contestano e perché. In assenza di una censura specifica e argomentata, la Corte non può esercitare il proprio sindacato di legittimità. In sostanza, non basta dire di non essere d’accordo con una sentenza; è necessario spiegare nel dettaglio dove e perché il giudice precedente avrebbe sbagliato, sulla base di elementi concreti.

Le Conclusioni: implicazioni pratiche per la difesa

Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale del diritto processuale: la specificità dei motivi di impugnazione non è un mero formalismo. È un requisito essenziale per garantire il corretto funzionamento del sistema giudiziario e il diritto di difesa. Per gli avvocati, ciò significa che la redazione di un ricorso non può mai ridursi a un ‘copia e incolla’ di atti precedenti. Ogni impugnazione deve essere uno scritto autonomo, che analizzi criticamente la sentenza contestata e articoli in modo chiaro e puntuale le censure. Ignorare questa regola non solo porta a una sicura declaratoria di inammissibilità, ma espone il proprio assistito a ulteriori sanzioni economiche, rendendo l’esito del processo ancora più gravoso.

Perché un ricorso per cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile se è generico e indeterminato, ossia se non indica in modo specifico le ragioni e gli elementi di fatto che criticano la sentenza impugnata, come richiesto dall’art. 581, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale. La semplice trascrizione di atti precedenti non è sufficiente.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. Inoltre, la sentenza impugnata diventa definitiva.

Cosa si intende per ‘specificità dei motivi’ in un ricorso?
Significa che l’atto di impugnazione deve contenere una critica argomentata e puntuale della decisione contestata, individuando con precisione i presunti errori di diritto o di fatto commessi dal giudice precedente e spiegando perché tali errori dovrebbero portare a una riforma della sentenza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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