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Ricorso inammissibile: quando è solo una ripetizione

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile per frode, poiché i motivi presentati erano una semplice ripetizione di quelli già respinti in appello. La decisione sottolinea che un ricorso, per essere valido, deve contenere una critica specifica e argomentata della sentenza impugnata, non limitarsi a riproporre le stesse questioni. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione.

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Pubblicato il 12 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: la Cassazione contro la Ripetizione dei Motivi d’Appello

Quando si presenta un ricorso in Cassazione, non è sufficiente essere in disaccordo con la decisione precedente. È necessario articolare una critica specifica e fondata. Una recente ordinanza della Suprema Corte ha ribadito questo principio fondamentale, dichiarando un ricorso inammissibile perché si limitava a ripetere argomenti già esaminati e respinti in appello. Questa decisione offre uno spunto cruciale per comprendere i requisiti di ammissibilità di un ricorso e le conseguenze di una sua redazione generica.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da una condanna per il reato di truffa aggravata in concorso, confermata dalla Corte d’Appello di Perugia. L’imputato, ritenendo ingiusta la sentenza, decideva di presentare ricorso per Cassazione, affidandosi a un unico motivo per contestare la sua responsabilità penale.

L’Appello alla Suprema Corte e i Motivi del Ricorso

Il ricorrente basava la sua difesa su una presunta violazione di legge processuale e su un vizio di motivazione. In particolare, contestava l’erronea applicazione delle norme sulla valutazione della prova (art. 192 e 530, co. 2, c.p.p.) e la carenza o manifesta illogicità della motivazione che aveva portato alla sua condanna per il reato di truffa (art. 110 e 640 c.p.). Sostanzialmente, l’imputato lamentava che i giudici di merito non avessero valutato correttamente le prove a suo carico.

Le Motivazioni: la Logica dietro un Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, nell’esaminare il caso, ha ritenuto il ricorso manifestamente infondato e, pertanto, inammissibile. La ragione di tale decisione risiede nella natura stessa dei motivi proposti. Secondo i giudici, le argomentazioni del ricorrente non erano altro che una “pedissequa reiterazione” di quelle già presentate e puntualmente respinte dalla Corte d’Appello.

Il ricorso, infatti, non svolgeva la sua funzione tipica, che è quella di una “critica argomentata” avverso la sentenza impugnata. Invece di individuare specifici errori logico-giuridici nel ragionamento della Corte territoriale, si limitava a riproporre la stessa linea difensiva, risultando così non specifico ma solo “apparente”. La Suprema Corte ha chiarito che un motivo di ricorso non può risolversi in una semplice ripetizione, ma deve attaccare in modo mirato e preciso le fondamenta della decisione che si contesta. La mancanza di questa specificità rende il ricorso inammissibile.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Decisione

La pronuncia della Cassazione ha conseguenze pratiche significative. Dichiarando il ricorso inammissibile, la condanna diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa decisione serve da monito: il ricorso per Cassazione non è una terza istanza di giudizio dove poter ridiscutere i fatti, ma un controllo di legittimità sulla corretta applicazione della legge e sulla logicità della motivazione. Per essere accolto, un ricorso deve essere redatto con rigore tecnico, evidenziando vizi specifici della sentenza impugnata e non limitandosi a una generica e ripetitiva contestazione.

Quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Secondo questa ordinanza, un ricorso è inammissibile quando si fonda su motivi che sono una mera e pedissequa reiterazione di quelli già dedotti in appello e puntualmente disattesi, senza formulare una critica specifica e argomentata contro la sentenza impugnata.

Cosa significa che i motivi di un ricorso sono “soltanto apparenti”?
Significa che i motivi, pur essendo formalmente esposti, non adempiono alla loro funzione essenziale, ovvero quella di una critica ragionata alla decisione contestata. Si limitano a ripetere argomenti precedenti senza analizzare e contestare specificamente le ragioni della corte d’appello.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile?
La parte che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro a titolo di sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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