LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: quando è solo un riesame dei fatti

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una condanna per percosse emessa dal Giudice di Pace. La Corte ha stabilito che tutti i motivi di appello erano generici e miravano a un riesame dei fatti del caso, compito che esula dalla competenza della Cassazione, la quale si occupa solo di questioni di legittimità.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 10 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione non è un Terzo Grado di Giudizio

Quando si presenta un ricorso alla Corte di Cassazione, è fondamentale comprendere la natura del suo giudizio. La Corte non riesamina i fatti come un terzo grado di merito, ma valuta esclusivamente la corretta applicazione della legge. Un recente provvedimento della Settima Sezione Penale chiarisce perfettamente le conseguenze di un ricorso inammissibile, ovvero un appello che tenta di rimettere in discussione l’accertamento dei fatti già compiuto nei gradi precedenti.

I Fatti del Caso: Dalla Condanna al Ricorso

Il caso analizzato ha origine da una sentenza del Giudice di Pace che condannava un imputato alla pena di 300 euro di multa per il reato di percosse (art. 581 c.p.), aggravato da motivi abietti o futili. Insoddisfatto della decisione, l’imputato ha proposto ricorso per Cassazione, articolando la sua difesa su quattro punti principali:

1. Sussistenza del reato: Contestava la valutazione dell’elemento soggettivo del reato, ritenendo la motivazione del giudice apodittica e basata unicamente sulle dichiarazioni della persona offesa.
2. Mancata attenuante della provocazione: Lamentava il mancato riconoscimento di questa circostanza attenuante.
3. Mancate attenuanti generiche: Si doleva della mancata concessione delle attenuanti generiche e del fatto che la pena non fosse stata fissata al minimo edittale.
4. Mancata non menzione: Censurava la mancata concessione del beneficio della non menzione della condanna nel casellario giudiziale.

L’Analisi della Corte: Perché il Ricorso è Inammissibile?

La Corte di Cassazione ha esaminato i motivi del ricorso e li ha dichiarati tutti inammissibili. La ragione di fondo è univoca: l’appellante non ha sollevato questioni di diritto, ma ha tentato di ottenere una nuova valutazione del merito della vicenda, attività preclusa al giudice di legittimità.

Motivi Generici e Assertivi

I giudici hanno definito i motivi del ricorso come “versati in fatto”, “privi della necessaria specificità”, “generici” e “assertivi”. In pratica, l’imputato non ha evidenziato errori nell’applicazione della legge, ma si è limitato a proporre una lettura alternativa delle prove, come le dichiarazioni della persona offesa, senza nemmeno indicare un eventuale travisamento della prova da parte del primo giudice. Questo approccio trasforma il ricorso in un tentativo di ottenere un terzo grado di giudizio sul fatto, cosa che la Cassazione non può fare.

La Distinzione tra Merito e Legittimità in un ricorso inammissibile

Questo caso sottolinea la cruciale distinzione tra giudizio di merito e giudizio di legittimità. I primi due gradi di giudizio (Tribunale e Corte d’Appello) servono ad accertare i fatti e a valutare le prove. La Corte di Cassazione, invece, interviene solo per garantire l’uniforme interpretazione della legge e il rispetto delle norme processuali, senza poter entrare nel merito di come i fatti si sono svolti, a meno che non vi sia un vizio logico manifesto o un travisamento della prova.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha motivato la sua decisione di inammissibilità analizzando ogni singolo motivo. Il primo motivo è stato respinto perché, invece di criticare la sentenza per vizi di legittimità, si è limitato a sostenere in modo assertivo che le dichiarazioni della vittima non erano attendibili. Il secondo e il terzo motivo, relativi alle attenuanti, sono stati considerati parimenti generici, in quanto proponevano un “alternativo apprezzamento di merito” e riportavano principi giurisprudenziali senza correlarli specificamente al caso concreto. Infine, il quarto motivo sulla non menzione è stato ritenuto inammissibile perché basato su allegazioni assertive e su un riferimento confuso alla “sospensione della esecuzione della pena”, un istituto non applicabile al caso di specie.

Conclusioni: Le Conseguenze di un Ricorso Inammissibile

La dichiarazione di inammissibilità non è priva di conseguenze. Ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, quando un ricorso inammissibile viene rigettato, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese processuali. Inoltre, se l’inammissibilità è dovuta a colpa del ricorrente (come in questo caso, data l’evidenza dei vizi), viene anche condannato al pagamento di una somma in favore della Cassa delle ammende. Nel caso specifico, tale somma è stata equamente determinata in tremila euro. Questa ordinanza serve da monito: il ricorso per Cassazione è uno strumento prezioso per la tutela dei diritti, ma deve essere utilizzato per i fini previsti dalla legge, ovvero per sollevare questioni di diritto e non per tentare di ribaltare, senza validi motivi giuridici, la valutazione dei fatti operata dai giudici di merito.

Perché la Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile?
La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile perché tutti i motivi presentati dall’imputato non sollevavano questioni di diritto, ma si limitavano a contestare la valutazione dei fatti e delle prove compiuta dal Giudice di Pace, chiedendo di fatto un nuovo giudizio di merito che non rientra nelle competenze della Cassazione.

Cosa significa che i motivi del ricorso sono ‘versati in fatto’?
Significa che le argomentazioni del ricorrente non riguardavano la violazione o l’errata applicazione di norme giuridiche, ma si concentravano sulla ricostruzione della vicenda e sull’attendibilità delle prove (come le dichiarazioni della persona offesa). Questo tipo di valutazione è di competenza esclusiva dei giudici di primo e secondo grado.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
In base all’ordinanza, la persona che presenta un ricorso dichiarato inammissibile per colpa viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata a 3.000 euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati