Ricorso inammissibile: perché la Cassazione non riesamina i fatti
Quando si presenta un ricorso alla Corte di Cassazione, è fondamentale comprendere i limiti del suo giudizio. Un caso recente, risolto con l’ordinanza n. 31580/2025, offre un chiaro esempio di come un ricorso inammissibile venga respinto se mira a una nuova valutazione delle prove anziché a contestare errori di diritto. Questa decisione ribadisce un principio cardine del nostro sistema processuale: la Cassazione è un giudice di legittimità, non di merito.
I Fatti del Caso
Un imputato, condannato dalla Corte d’Appello di Torino per il reato previsto dall’art. 337 del codice penale (resistenza a un pubblico ufficiale), ha presentato ricorso in Cassazione. Il ricorso era basato su quattro motivi principali:
1. Errata valutazione della sua capacità di intendere e di volere.
2. Violazione dell’art. 337 c.p. e qualificazione errata del fatto.
3. Mancanza dell’elemento soggettivo del reato.
4. Mancata sostituzione della pena detentiva con il lavoro di pubblica utilità.
L’imputato, in sostanza, contestava le conclusioni a cui erano giunti i giudici di merito riguardo alla sua colpevolezza e alla pena inflitta.
I Motivi del Ricorso Inammissibile
La difesa ha tentato di smontare la sentenza d’appello attaccando direttamente il modo in cui i giudici avevano interpretato le prove. Si sosteneva che la motivazione fosse illogica e che la legge fosse stata applicata in modo errato. Tuttavia, come vedremo, la Corte di Cassazione ha ritenuto che questi motivi, sebbene presentati come vizi di legittimità, nascondessero una richiesta differente: quella di un terzo grado di giudizio sul merito della vicenda.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso interamente inammissibile. Questa decisione ha comportato non solo la conferma della condanna, ma anche l’obbligo per il ricorrente di pagare le spese processuali e una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. La decisione è stata netta e basata su principi consolidati della procedura penale.
Le Motivazioni: Perché il Ricorso è Stato Dichiarato Inammissibile
La Corte ha spiegato in modo dettagliato le ragioni della sua decisione. I primi tre motivi, pur denunciando formalmente vizi della sentenza, si traducevano in una critica alla valutazione delle prove. Essi sollecitavano una riconsiderazione delle risultanze probatorie, un’attività preclusa alla Corte di Cassazione, che si occupa solo di verificare la corretta applicazione delle norme di diritto. Inoltre, i motivi erano stati giudicati come una semplice ripetizione di censure già respinte dalla Corte d’Appello con una motivazione congrua e logica.
Anche il quarto motivo, relativo alla mancata concessione del lavoro di pubblica utilità, è stato ritenuto inammissibile per ‘aspecificità’. Il ricorrente, infatti, non aveva criticato specificamente la motivazione della Corte d’Appello su quel punto, ma si era limitato a chiedere una nuova valutazione di merito, senza confrontarsi con le ragioni già espresse nella sentenza impugnata. In pratica, non aveva spiegato perché la decisione dei giudici d’appello fosse giuridicamente sbagliata.
Conclusioni: L’Importanza di un Ricorso Ben Fondato
Questa ordinanza è un monito importante: un ricorso per cassazione deve essere tecnicamente impeccabile e concentrarsi esclusivamente su questioni di diritto. Tentare di ottenere una nuova valutazione dei fatti o presentare motivi generici e ripetitivi porta inevitabilmente a una declaratoria di inammissibilità, con l’ulteriore conseguenza della condanna al pagamento di spese e sanzioni. Per avere successo in sede di legittimità, è necessario individuare e argomentare specifici errori di diritto o vizi logici manifesti nella motivazione della sentenza impugnata, senza mai sconfinare nel merito della vicenda.
Perché un ricorso viene dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile principalmente quando, invece di sollevare questioni sulla corretta applicazione della legge (vizi di legittimità), chiede alla Corte di riesaminare i fatti e le prove del caso, attività che spetta esclusivamente ai giudici di primo e secondo grado.
Cosa succede se un ricorso penale è dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso penale viene dichiarato inammissibile, la condanna diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, come avvenuto in questo caso con una sanzione di 3.000 euro.
Qual è la differenza tra un motivo di ricorso generico e uno specifico?
Un motivo specifico attacca un punto preciso della motivazione della sentenza impugnata, spiegando perché è giuridicamente errato o illogico. Un motivo generico, o aspecifico, si limita a riproporre le proprie tesi o a chiedere una nuova valutazione senza confrontarsi con le ragioni addotte dal giudice precedente, risultando così inammissibile.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 31580 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 31580 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 07/07/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a NOVARA il 17/11/1992
avverso la sentenza del 27/11/2024 della CORTE APPELLO di TORINO
dato avviso alle parti; udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
OSSERVA
Ritenuto che il difensore di NOME COGNOME con il primo motivo, deduce la mancanza e la manifesta illogicità della motivazione con riferimento all’erronea valutazione di sussistenza della capacità di intendere e di volere dell’imputato, con il secondo motivo, la violazione dell’art. 337 cod. pen. e l’erronea qualificazione del fatto, e con il terzo motivo, l’erronea applicazione dell’art. 337 cod. pen., in ragione del difetto dell’elemento soggettivo;
Considerato che questi GLYPH motivi sono inammissibili, in quanto, pur deducendo formalmente vizi della sentenza impugnata, si risolvono nella sollecitazione ad una diversa valutazione delle risultanze probatorie, non consentita in sede di legittimità e, comunque, sono meramente reiterativi di censure disattese con motivazione congrua dalla Corte di appello;
Ritenuto che il quarto motivo, relativo alla mancata sostituzione della pena detentiva in lavoro di pubblica utilità è inammissibile per aspecificità, in quanto non si confronta con la motivazione della sentenza impugnata sul punto (pag. 3 della sentenza impugnata) e si limita a sollecitare una rinnovata valutazione di merito sul punto;
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso, il 7 luglio 2025.