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Ricorso inammissibile: quando è solo merito

Un soggetto, condannato per tentata rapina impropria e lesioni, propone ricorso in Cassazione lamentando vizi di motivazione. La Suprema Corte dichiara il ricorso inammissibile, chiarendo che le censure proposte erano di mero merito, ovvero una richiesta di rivalutazione dei fatti già adeguatamente esaminati e motivati dalla Corte d’Appello. Il ricorso si limitava a riproporre tesi difensive già respinte, senza evidenziare reali vizi di legittimità, come l’illogicità manifesta della motivazione.

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Pubblicato il 4 agosto 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione non Rigiudica i Fatti

Quando un imputato viene condannato, ha il diritto di impugnare la sentenza. Tuttavia, l’accesso alla Corte di Cassazione non è illimitato. Con la presente ordinanza, la Suprema Corte ribadisce un principio fondamentale: non si può presentare un ricorso inammissibile chiedendo ai giudici di legittimità di comportarsi come un terzo giudice del fatto. Analizziamo insieme questo caso per capire i confini tra giudizio di merito e giudizio di legittimità.

I Fatti del Caso: Dalla Condanna al Ricorso

La vicenda processuale ha origine dalla condanna di un uomo per i reati di tentata rapina impropria e lesioni aggravate. Secondo la ricostruzione dei giudici di primo e secondo grado, l’imputato, dopo aver prelevato della merce in un esercizio commerciale e averla nascosta nel proprio zaino, si era diretto verso l’uscita senza passare dalle casse. Questa condotta, unita all’uso di violenza per tentare di fuggire, aveva portato alla sua condanna a un anno di reclusione e 300 euro di multa, decisione confermata in appello.

Il Ricorso per Cassazione e le Censure dell’Imputato

Non rassegnandosi alla condanna, il difensore dell’imputato ha proposto ricorso per Cassazione. La difesa ha lamentato una presunta ‘contraddittorietà e manifesta illogicità’ nella motivazione della sentenza d’appello. In sostanza, si contestava il giudizio di responsabilità, cercando di accreditare una versione dei fatti diversa da quella ritenuta provata dai giudici di merito.

Le Motivazioni: Perché il Ricorso è Inammissibile?

La Corte di Cassazione ha stroncato sul nascere le doglianze della difesa, dichiarando il ricorso inammissibile. La ragione è chiara e netta: le censure formulate non erano vizi di legittimità, bensì critiche di merito. L’imputato, attraverso il suo difensore, non stava evidenziando una reale illogicità nel ragionamento dei giudici d’appello, ma stava semplicemente riproponendo la propria tesi difensiva, già esaminata e motivatamente respinta in secondo grado.

La Corte Suprema sottolinea che la Corte d’Appello aveva fornito un ‘ampio supporto giustificativo’, privo di profili di ‘illogicità manifesta’. I giudici di merito avevano negato credibilità alla versione dell’imputato (che sosteneva di volersi dirigere alle casse) sulla base di elementi fattuali precisi: l’occultamento della merce nello zaino e la direzione intrapresa verso l’uscita. Questi elementi, secondo la Cassazione, smentivano logicamente gli assunti difensivi. Chiedere alla Cassazione di rivalutare questi fatti equivale a chiederle di svolgere un compito che non le spetta.

Le Conclusioni: L’Importanza dei Limiti del Giudizio di Legittimità

Questa ordinanza è un’importante lezione sul funzionamento del nostro sistema processuale. La Corte di Cassazione non è un ‘terzo grado’ di giudizio dove si possono ridiscutere all’infinito i fatti. Il suo ruolo è quello di ‘giudice della legge’ (giudizio di legittimità), con il compito di assicurare la corretta interpretazione e applicazione delle norme, nonché di verificare che le motivazioni delle sentenze siano logiche e non contraddittorie. Un ricorso che si limita a reiterare censure di merito, senza individuare un vizio di legittimità reale e percepibile, è destinato a essere dichiarato ricorso inammissibile. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma alla Cassa delle Ammende, a conferma della temerarietà della sua impugnazione.

Quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Un ricorso in Cassazione è dichiarato inammissibile quando, come in questo caso, si limita a formulare censure che sono sostanzialmente di merito, ovvero chiede una nuova valutazione dei fatti già esaminati dai giudici dei gradi precedenti, senza evidenziare un vero vizio di legittimità come la manifesta illogicità della motivazione.

Cosa significa che un ricorso solleva ‘censure di merito’?
Significa che le critiche mosse alla sentenza impugnata non riguardano errori nell’applicazione della legge o vizi logici del ragionamento del giudice, ma contestano la ricostruzione dei fatti e la valutazione delle prove. La Corte di Cassazione non può riesaminare le prove, ma solo verificare la correttezza giuridica e logica della decisione.

In questo caso, perché la tesi difensiva dell’imputato non è stata ritenuta credibile?
La tesi difensiva non è stata ritenuta credibile perché gli elementi probatori acquisiti la smentivano. In particolare, il fatto che l’imputato si fosse diretto verso il varco d’uscita, e non verso le casse, con i prodotti occultati nello zaino, è stato considerato incompatibile con l’intenzione di pagare la merce.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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