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Ricorso inammissibile: quando è solo apparente?

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile poiché il motivo presentato dall’imputato era una semplice ripetizione delle argomentazioni già respinte dalla Corte d’Appello. Il ricorso lamentava il mancato riconoscimento di attenuanti, ma è stato giudicato ‘apparente’ per mancanza di una critica specifica alla sentenza impugnata, con conseguente condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 6 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione e il Divieto di Ripetere i Motivi d’Appello

Nel complesso panorama della giustizia penale, comprendere quando e come presentare un ricorso è fondamentale. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce un punto cruciale: la differenza tra una critica legittima e una mera ripetizione di argomenti già discussi. Quando un ricorso si limita a riproporre le stesse questioni senza una critica specifica, il rischio concreto è una declaratoria di ricorso inammissibile, con conseguenze economiche per il proponente.

I Fatti del Caso

Il caso in esame riguarda un individuo condannato dalla Corte d’Appello di Catania. Non accettando la decisione, l’imputato ha proposto ricorso per cassazione, affidandosi a un unico motivo: la presunta illogicità della motivazione con cui i giudici di merito avevano negato la concessione delle circostanze attenuanti previste dall’articolo 62 del codice penale. In sostanza, la difesa sosteneva che la Corte d’Appello avesse sbagliato a non riconoscere elementi che avrebbero potuto portare a una riduzione della pena.

La Decisione della Corte di Cassazione: il Ricorso Inammissibile

La Suprema Corte, analizzando il ricorso, ha preso una decisione netta e perentoria: lo ha dichiarato inammissibile. Questa scelta non è entrata nel merito della questione (cioè, se le attenuanti fossero dovute o meno), ma si è fermata a un livello preliminare, quello dei requisiti di ammissibilità dell’impugnazione stessa. La Corte ha stabilito che il ricorso non era idoneo a essere discusso perché il motivo presentato era, di fatto, vuoto di contenuto critico.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha spiegato che il motivo di ricorso era ‘soltanto apparente’. Questa espressione indica che, sebbene formalmente esistente, il motivo mancava della sostanza necessaria per un vaglio di legittimità. La difesa, secondo i giudici, si era limitata a una ‘pedissequa reiterazione’ delle argomentazioni già presentate e correttamente respinte dalla Corte d’Appello.

In altre parole, l’atto di ricorso non conteneva una critica argomentata e specifica contro la sentenza di secondo grado, ma si risolveva nel riproporre le medesime doglianze. Per la Cassazione, un ricorso di legittimità non può essere una semplice riedizione del precedente grado di giudizio. Deve, invece, individuare con precisione i vizi logici o giuridici presenti nella motivazione della sentenza impugnata, spiegando perché il ragionamento del giudice di merito sarebbe errato. Mancando questa critica mirata, il ricorso perde la sua funzione e diventa, appunto, inammissibile.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione. Non è sufficiente essere in disaccordo con una sentenza; è necessario strutturare un ricorso che demolisca, sul piano logico-giuridico, le fondamenta della decisione contestata. La semplice riproposizione di tesi già vagliate e respinte non ha alcuna possibilità di successo e conduce a conseguenze negative. Oltre alla conferma della condanna, il ricorrente è stato obbligato a pagare le spese processuali e una sanzione di tremila euro alla Cassa delle ammende. Questa pronuncia serve da monito: il ricorso in Cassazione è uno strumento tecnico che richiede rigore e specificità, non un terzo grado di giudizio dove ridiscutere i fatti.

Quando un ricorso in Cassazione viene considerato inammissibile?
Un ricorso è considerato inammissibile quando, come in questo caso, non presenta una critica argomentata e specifica contro la sentenza impugnata, ma si limita a ripetere le stesse argomentazioni già respinte nel grado precedente.

Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘soltanto apparente’?
Significa che il motivo, pur essendo formalmente enunciato, manca di una reale e specifica critica alla decisione impugnata. È una contestazione superficiale che non attacca puntualmente gli errori logici o giuridici del ragionamento del giudice precedente.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile?
La persona che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro (in questo caso, tremila euro) in favore della Cassa delle ammende, un ente che finanzia progetti di reinserimento per i detenuti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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