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Ricorso inammissibile: quando è mera ripetizione

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile in un caso di usura, poiché il ricorso si limitava a ripetere le argomentazioni già respinte in appello. La Corte ha ribadito che il suo ruolo non è rivalutare i fatti, ma verificare la corretta applicazione della legge, confermando la condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 11 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione e la Reiterazione dei Motivi d’Appello

Un ricorso inammissibile rappresenta uno degli esiti più comuni ma spesso meno compresi del giudizio di Cassazione. Con una recente ordinanza, la Suprema Corte ha nuovamente chiarito i confini del proprio sindacato, sottolineando come la semplice riproposizione dei motivi già discussi e respinti in appello non costituisca un valido atto di impugnazione. Analizziamo il caso per comprendere le ragioni di tale rigore procedurale.

I Fatti del Caso

Una persona veniva condannata in secondo grado dalla Corte d’Appello per il reato di usura, previsto dall’art. 644 del codice penale. Contro questa sentenza, l’imputata proponeva ricorso per Cassazione, affidandosi a un unico motivo: la contestazione della sua responsabilità penale. Tuttavia, le argomentazioni presentate non erano nuove, ma si limitavano a ricalcare quelle già esposte e puntualmente respinte dai giudici d’appello.

La Decisione della Corte: Dichiarato il Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, esaminato il ricorso, lo ha dichiarato inammissibile. La decisione si fonda su un principio consolidato: il ricorso per Cassazione deve svolgere una funzione di critica argomentata e specifica contro la sentenza impugnata, non può essere una mera ripetizione delle difese precedenti. Un ricorso che non si confronta con le motivazioni della sentenza di secondo grado è considerato non specifico e, quindi, inammissibile. Di conseguenza, la ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni dietro un Ricorso Inammissibile

La Funzione del Ricorso per Cassazione

La Corte ha ribadito che il giudizio di legittimità ha una funzione ben precisa: verificare che i giudici di merito abbiano applicato correttamente la legge e che la loro motivazione sia logica e priva di vizi. Non è una terza istanza di giudizio dove si possono riesaminare le prove o ricostruire diversamente i fatti. Il ricorso deve individuare errori di diritto o vizi logici manifesti nella sentenza impugnata, non limitarsi a proporre una lettura alternativa delle risultanze processuali.

Il Divieto di Rivalutazione del Merito

Il fulcro della decisione risiede nella preclusione per la Corte di Cassazione di sovrapporre la propria valutazione a quella dei giudici dei gradi precedenti. La Corte non può ‘saggiare la tenuta logica’ della pronuncia confrontandola con altri possibili modelli di ragionamento. Nel caso specifico, i giudici d’appello avevano adeguatamente motivato la sussistenza dell’accordo usurario e degli elementi del reato, basandosi su precise risultanze probatorie. Tentare di ottenere una nuova valutazione di tali elementi in Cassazione è un’operazione non consentita dalla legge.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza conferma un orientamento giurisprudenziale rigoroso ma fondamentale per il corretto funzionamento del sistema giudiziario. Chi intende proporre ricorso per Cassazione deve elaborare motivi nuovi e specifici, che attacchino direttamente la logica giuridica della sentenza di appello. La pedissequa reiterazione delle stesse argomentazioni è una strategia destinata al fallimento, che comporta non solo la conferma della condanna, ma anche l’aggiunta di ulteriori spese. Per i legali, ciò significa che la redazione del ricorso richiede uno studio approfondito e critico della decisione impugnata, volto a scovare veri vizi di legittimità e non a sperare in un improbabile riesame dei fatti.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché si risolveva nella ‘pedissequa reiterazione’ di quanto già dedotto in appello e disatteso dalla corte di merito, omettendo di svolgere una critica argomentata e specifica contro la sentenza impugnata.

Cosa non può fare la Corte di Cassazione quando esamina un ricorso?
La Corte di Cassazione non può sovrapporre la propria valutazione delle risultanze processuali a quella compiuta nei precedenti gradi, né può effettuare una diversa ricostruzione storica dei fatti o dare un diverso giudizio sull’attendibilità delle prove. Il suo compito è limitato al controllo della corretta applicazione della legge e della logicità della motivazione.

Quali sono state le conseguenze economiche per la ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
La ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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