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Ricorso inammissibile: quando è generico e non specifico

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 3919/2024, ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato da un’imputata condannata per truffa. La decisione si fonda sulla mancanza di specificità dei motivi di appello, che si limitavano a riproporre le stesse argomentazioni già respinte dalla Corte d’Appello, senza contestare in modo mirato la logica della sentenza impugnata. La Corte ha quindi condannato la ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 28 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Genericità Costa Cara

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione è l’ultima tappa del percorso giudiziario, un momento cruciale che richiede precisione e rigore. Un ricorso inammissibile può porre fine alle speranze di riforma di una sentenza. Con una recente ordinanza, la Suprema Corte ha ribadito un principio fondamentale: i motivi di ricorso devono essere specifici e non possono limitarsi a ripetere argomentazioni già respinte, pena la loro inammissibilità. Analizziamo questo caso per capire le implicazioni pratiche di questa regola.

I Fatti del Caso: un’Impugnazione contro una Condanna per Truffa

La vicenda trae origine da una condanna per il reato di truffa emessa dalla Corte d’Appello di Palermo. L’imputata, ritenendo la sentenza ingiusta, ha deciso di presentare ricorso per cassazione. Nel suo atto, ha lamentato sia una violazione di legge sia un vizio di motivazione in merito all’affermazione della sua responsabilità penale. In sostanza, contestava le ragioni per cui era stata ritenuta colpevole.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile per Genericità

La Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. La decisione non è entrata nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputata, ma si è fermata a un livello preliminare, quello procedurale. Secondo i giudici, i motivi presentati erano privi di specificità. Di conseguenza, la ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: la Necessaria Correlazione tra Ricorso e Sentenza Impugnata

Il cuore della decisione risiede nel concetto di specificità del ricorso. La Cassazione ha evidenziato che l’atto di impugnazione si basava su profili di censura generici, che erano già stati proposti e respinti dal giudice d’appello con argomentazioni logiche e giuridiche corrette.

La giurisprudenza di legittimità, richiamata nell’ordinanza, è costante nell’affermare che un ricorso è inammissibile quando:

1. È fondato su motivi generici e indeterminati: le critiche mosse alla sentenza devono essere precise e puntuali, non vaghe.
2. Ripropone le stesse ragioni già respinte: non basta ripetere le argomentazioni del precedente grado di giudizio. È necessario contestare specificamente il ragionamento seguito dal giudice che ha emesso la sentenza impugnata, dimostrando perché è errato.
3. È carente della necessaria correlazione: deve esistere un legame diretto tra le argomentazioni della decisione impugnata e quelle poste a fondamento del ricorso. Il ricorrente deve, in pratica, ‘dialogare’ con la sentenza, non ignorarla.

In questo caso, il ricorso non ha superato questo vaglio. Non ha attaccato in modo specifico le ragioni della Corte d’Appello, ma si è limitato a ripresentare una tesi difensiva già considerata infondata.

Le Conclusioni: l’Importanza della Specificità nel Ricorso per Cassazione

Questa ordinanza offre una lezione fondamentale per chiunque intenda adire la Suprema Corte. Non è sufficiente essere convinti della propria ragione; è indispensabile saperla articolare in modo tecnicamente corretto. Un ricorso inammissibile non è solo una sconfitta processuale, ma comporta anche conseguenze economiche. La decisione sottolinea che il ricorso per cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si può ridiscutere l’intero processo, ma un controllo di legittimità sulla corretta applicazione della legge e sulla logicità della motivazione. Pertanto, ogni motivo di ricorso deve essere un’analisi critica e puntuale della sentenza che si intende demolire, pena una declaratoria di inammissibilità.

Quando un ricorso per cassazione viene dichiarato inammissibile?
Secondo la decisione, un ricorso è dichiarato inammissibile quando si fonda su motivi non specifici, ossia generici e indeterminati, oppure quando si limita a riproporre le stesse ragioni già esaminate e ritenute infondate dal giudice del grado precedente, senza una critica mirata alla motivazione della sentenza impugnata.

Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘generico’?
Un motivo di ricorso è ‘generico’ quando non individua in modo preciso l’errore di diritto o il vizio logico della sentenza che si contesta. Manca della necessaria correlazione tra le argomentazioni riportate nella decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell’impugnazione stessa.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, come stabilito discrezionalmente dalla Corte.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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