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Ricorso inammissibile: quando è generico?

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile per genericità. L’imputato, condannato per violenza a pubblico ufficiale, non ha contestato specificamente le motivazioni della Corte d’Appello, che aveva escluso una lesione del diritto di difesa. Di conseguenza, è stato condannato al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 23 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: la Specificità è un Requisito Essenziale

Presentare un ricorso in Cassazione richiede un’attenzione scrupolosa ai dettagli e alla sostanza. Un recente provvedimento della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di come la genericità dei motivi possa portare a una dichiarazione di ricorso inammissibile, con conseguente condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione. Analizziamo questa ordinanza per comprendere l’importanza di un’impugnazione ben argomentata e specifica.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine dalla condanna di un individuo per il reato di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, previsto dall’art. 336 del codice penale. Dopo la conferma della condanna da parte della Corte d’Appello, l’imputato ha deciso di presentare ricorso per Cassazione.

Il fulcro del ricorso si basava su un unico motivo: un presunto vizio di motivazione relativo alla lesione del diritto di difesa. Secondo il ricorrente, vi sarebbe stata una mancata corrispondenza tra il capo d’imputazione originario e il fatto per cui era stato effettivamente condannato. Questa discrepanza, a suo dire, avrebbe compromesso la sua capacità di difendersi adeguatamente.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza dell’11 luglio 2025, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Di conseguenza, ha condannato il ricorrente non solo al pagamento delle spese del procedimento, ma anche a versare la somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. La Corte non è entrata nel merito della questione, fermandosi a una valutazione preliminare sulla validità stessa dell’impugnazione.

Le Motivazioni della Cassazione sul ricorso inammissibile

La decisione della Suprema Corte si fonda su un principio cardine della procedura penale: la specificità dei motivi di ricorso. I giudici hanno rilevato che il motivo presentato era formulato in termini generici e non specifici. In particolare, il ricorrente non si era confrontato adeguatamente con le argomentazioni già esposte dalla Corte d’Appello.

La Corte territoriale, nella sua sentenza, aveva già esaminato e respinto la questione, motivando in modo puntuale e logico l’assenza di modifiche sostanziali tra l’accusa e la condanna che potessero costituire una reale menomazione del diritto di difesa. Il ricorso in Cassazione, invece di contestare punto per punto questa motivazione, si è limitato a riproporre la stessa doglianza in modo astratto, senza un reale dialogo critico con la decisione impugnata. Questo modo di procedere rende il ricorso inammissibile perché non consente alla Corte di Cassazione di svolgere il proprio ruolo di giudice di legittimità, che è quello di verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione, non di riesaminare i fatti come un terzo grado di giudizio.

Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un insegnamento fondamentale per chiunque intenda impugnare un provvedimento giudiziario. Non è sufficiente lamentare un errore, ma è necessario dimostrare, con argomenti precisi e pertinenti, perché la decisione del giudice precedente sia sbagliata. Un ricorso che non si misura con le ragioni della sentenza impugnata, ma si limita a ripetere le proprie tesi, è destinato a essere dichiarato inammissibile. La conseguenza non è solo la conferma della condanna, ma anche l’aggiunta di ulteriori oneri economici, come le spese processuali e la sanzione a favore della Cassa delle ammende. La specificità non è un mero formalismo, ma l’essenza stessa di un’impugnazione efficace.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto generico e privo di specificità, in quanto non si confrontava adeguatamente con le motivazioni puntuali e logiche della sentenza della Corte d’Appello.

Qual era il motivo principale del ricorso presentato dall’imputato?
Il motivo principale era un presunto vizio di motivazione riguardo alla lesione del diritto di difesa, a causa di una presunta mancata corrispondenza tra il capo d’imputazione e il fatto per cui era stato condannato.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente dopo la dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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