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Ricorso inammissibile: quando è aspecifico?

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una condanna per evasione. Il motivo è l’aspecificità: il ricorso si limitava a riproporre le tesi dell’appello, contestando la valutazione dei fatti, compito non spettante alla Corte. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 5 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione e i Limiti del Giudizio di Legittimità

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione richiede una tecnica giuridica precisa e il rispetto di limiti ben definiti. Un recente provvedimento della Suprema Corte ci offre l’occasione per analizzare cosa accade quando un’impugnazione non soddisfa tali requisiti, risultando in un ricorso inammissibile. L’ordinanza in esame chiarisce le conseguenze negative per il ricorrente, che vanno oltre la semplice conferma della condanna.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine da un procedimento penale in cui un imputato veniva condannato per il reato di evasione, previsto dall’articolo 385 del codice penale. La sentenza di condanna, emessa in primo grado, veniva confermata anche dalla Corte d’Appello di Brescia. Non rassegnato, l’imputato decideva di proporre ricorso per Cassazione, lamentando una violazione di legge e vizi nella motivazione della sentenza d’appello riguardo all’affermazione della sua colpevolezza.

L’Analisi della Corte: il ricorso inammissibile per aspecificità

La Corte di Cassazione, esaminando l’impugnazione, ha subito rilevato un vizio fondamentale: l’aspecificità. Il ricorso, infatti, non introduceva nuove e pertinenti questioni di diritto, ma si limitava a riproporre le stesse argomentazioni già presentate e respinte nel giudizio d’appello. In sostanza, il ricorrente esprimeva un mero dissenso rispetto alla valutazione dei fatti compiuta dai giudici di merito, chiedendo alla Cassazione un nuovo giudizio sulla ricostruzione della vicenda.

Questo approccio è in netto contrasto con la funzione della Corte di Cassazione. Quest’ultima, infatti, agisce come “giudice di legittimità”, non come un terzo grado di giudizio sul fatto. Il suo compito non è rivalutare le prove e decidere se l’imputato sia colpevole o innocente, ma verificare che i giudici dei gradi precedenti abbiano applicato correttamente la legge e abbiano motivato la loro decisione in modo logico e coerente.

Le Motivazioni della Decisione

Sulla base di queste premesse, la Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. La motivazione è chiara e didattica: la doglianza del ricorrente si risolveva in una sostanziale riproposizione dei motivi d’appello e in una critica alla valutazione fattuale della sentenza impugnata. Chiedere al giudice di legittimità un giudizio di fatto, che non gli compete, rende il ricorso privo dei requisiti minimi per poter essere esaminato nel merito.

L’inammissibilità non è una mera formalità, ma una sanzione processuale che scatta quando l’impugnazione non è idonea a innescare il controllo di legittimità della Corte. È un principio posto a presidio dell’efficienza del sistema giudiziario, per evitare che la Cassazione venga sommersa da ricorsi palesemente infondati o non pertinenti.

Le Conclusioni: Conseguenze dell’Inammissibilità

Le conseguenze di un ricorso inammissibile sono severe. In primo luogo, la condanna impugnata diventa definitiva. In secondo luogo, come stabilito per legge, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali. Ma non è tutto. La Corte ha condannato l’imputato anche al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa ulteriore sanzione pecuniaria si giustifica, come richiamato dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 186/2000, quando non si ravvisa un’assenza di colpa nel proponente nel determinare la causa di inammissibilità. Proporre un ricorso senza reali motivi di diritto è considerato un atto che, colpevolmente, appesantisce il lavoro della giustizia e, pertanto, viene sanzionato.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
È stato dichiarato inammissibile per aspecificità, poiché si limitava a riproporre gli stessi motivi del precedente appello e a contestare la valutazione dei fatti, chiedendo alla Corte di Cassazione un giudizio di merito che non le compete.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
La persona che ha presentato il ricorso è stata condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma aggiuntiva di tremila euro alla Cassa delle ammende.

Qual è il ruolo della Corte di Cassazione in un processo penale?
La Corte di Cassazione è un giudice di legittimità. Il suo ruolo non è quello di riesaminare i fatti o le prove, ma di controllare che la legge sia stata applicata correttamente e che la motivazione della sentenza impugnata sia logica e non contraddittoria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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