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Ricorso inammissibile per motivi generici: la Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile, presentato contro una sentenza della Corte d’Appello che confermava la recidiva per un imputato. La Corte ha stabilito che i motivi del ricorso erano generici e ripetitivi, non riuscendo a contestare efficacemente la motivazione puntuale della corte territoriale sulla proclività a delinquere dell’imputato, basata su precedenti penali e condotta.

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Pubblicato il 10 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Perché i Motivi Generici non Bastano in Cassazione

Quando si presenta un ricorso in Cassazione, la specificità e la pertinenza dei motivi sono cruciali. Un recente provvedimento della Suprema Corte ha ribadito un principio fondamentale: un ricorso inammissibile è la conseguenza diretta di argomentazioni generiche e ripetitive. Questa ordinanza offre uno spunto prezioso per comprendere come la Corte valuta i ricorsi, specialmente quando si contesta un’aggravante come la recidiva.

I Fatti del Caso

Il caso in esame riguarda un imputato che ha presentato ricorso contro la sentenza della Corte d’Appello. Quest’ultima aveva confermato la sua colpevolezza e l’applicazione della recidiva reiterata, specifica e infraquinquennale. L’imputato, attraverso il suo difensore, ha contestato la correttezza della motivazione relativa alla mancata disapplicazione di tale aggravante, sperando in una valutazione più favorevole da parte della Corte di Cassazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 13181/2024, ha respinto le argomentazioni del ricorrente, dichiarando il ricorso inammissibile. Di conseguenza, ha condannato l’imputato non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche a versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. La decisione si fonda su una valutazione netta della qualità dei motivi presentati, giudicati del tutto inadeguati a superare il vaglio di legittimità.

Le Motivazioni dietro il Ricorso Inammissibile

Il cuore della decisione risiede nella motivazione con cui la Corte ha liquidato il ricorso. I giudici hanno ritenuto che l’unico motivo di appello fosse “fondato su argomenti reiterativi e assolutamente generici”. In altre parole, il ricorrente si era limitato a ripetere le stesse doglianze già presentate in appello, senza attaccare specificamente la logica della decisione impugnata.

La Corte territoriale, secondo la Cassazione, aveva fornito una motivazione “sintetica ma puntuale” per giustificare la recidiva. Questa motivazione si basava su elementi concreti:

1. Pluralità e tipologia dei precedenti penali: L’imputato aveva un curriculum criminale significativo.
2. Omogeneità dei reati: I crimini commessi erano simili tra loro, indicando una specializzazione in un certo tipo di illecito.
3. Indifferenza alle condanne: Le precedenti sentenze non avevano avuto alcun effetto deterrente.
4. Proclività a delinquere: La condotta complessiva, inclusi fatti recenti, dimostrava una spiccata e persistente propensione a commettere reati.

Di fronte a questa motivazione, il ricorso non ha saputo evidenziare vizi logici o giuridici, limitandosi a una contestazione generica che non può trovare spazio nel giudizio di legittimità.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza è un monito importante: il ricorso in Cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si possono riproporre le stesse questioni di fatto. È un giudizio di legittimità, dove si controlla la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione della sentenza impugnata. Presentare un ricorso con motivi generici, che non individuano un errore specifico nel ragionamento del giudice precedente, equivale a una sicura dichiarazione di inammissibilità, con conseguente condanna a ulteriori spese. Per avere successo, è indispensabile formulare censure precise, tecniche e capaci di minare le fondamenta logico-giuridiche della decisione contestata.

Quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando si basa su argomenti generici e ripetitivi che non contestano specificamente i vizi logici o giuridici della motivazione della sentenza impugnata, ma si limitano a riproporre questioni di merito già valutate.

Cosa valuta un giudice per confermare l’aggravante della recidiva?
Il giudice valuta diversi elementi concreti, tra cui la pluralità e il tipo di precedenti penali, la loro omogeneità, l’indifferenza dell’imputato alle condanne precedenti e la sua generale e persistente proclività a delinquere, confermata anche da fatti recenti.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
In caso di inammissibilità del ricorso, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, come sanzione per aver adito la Corte con un’impugnazione infondata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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