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Ricorso inammissibile per motivi generici: la Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato da due individui condannati per tentato furto aggravato. La decisione si fonda sulla genericità e indeterminatezza dei motivi d’appello, che non specificavano gli errori della sentenza impugnata. Di conseguenza, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 8 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Importanza della Specificità dei Motivi

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale della procedura penale: i motivi di un ricorso devono essere specifici e non generici. In questo caso, un ricorso inammissibile ha portato non solo alla conferma della condanna per due imputati, ma anche a ulteriori sanzioni economiche. Analizziamo insieme la vicenda per comprendere le implicazioni pratiche di questa decisione.

I Fatti del Caso

La vicenda giudiziaria ha origine dalla condanna in primo grado di due individui, ritenuti responsabili del reato di tentato furto aggravato. La decisione era stata successivamente confermata anche dalla Corte d’Appello di Firenze. Non soddisfatti dell’esito, i due imputati hanno deciso di presentare ricorso per Cassazione, l’ultimo grado di giudizio previsto dal nostro ordinamento, sperando di ottenere un annullamento della condanna.

L’Appello e i Motivi del Ricorso Inammissibile

Il fulcro della decisione della Suprema Corte risiede nell’analisi del ricorso presentato. Entrambi gli imputati hanno basato il loro appello su un unico motivo: l’erronea applicazione della legge penale e l’illogicità della motivazione della sentenza di secondo grado. Tuttavia, secondo i giudici di legittimità, le argomentazioni addotte erano del tutto generiche e indeterminate.

La legge, in particolare l’articolo 581 del codice di procedura penale, stabilisce chiaramente che l’atto di impugnazione deve contenere l’indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. In altre parole, non è sufficiente lamentare un’ingiustizia in termini astratti; è necessario individuare con precisione i punti della sentenza che si contestano e spiegare perché la motivazione del giudice sarebbe errata o illogica. La mancanza di questa specificità rende il ricorso inammissibile.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, nell’ordinanza in esame, ha evidenziato come i ricorrenti non avessero fornito alcun elemento concreto a sostegno della loro censura. Di fronte a una motivazione della Corte d’Appello ritenuta ‘logicamente corretta’, gli imputati si sono limitati a una contestazione generica, senza consentire al giudice dell’impugnazione di individuare i rilievi mossi ed esercitare il proprio sindacato.

Il ruolo della Cassazione non è quello di riesaminare i fatti del processo come un terzo grado di merito, ma di verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione delle sentenze precedenti. Se il ricorso non indica in modo chiaro e specifico dove risiedano gli errori di diritto o i vizi logici, la Corte non può fare altro che dichiararlo inammissibile. Pertanto, i ricorsi sono stati respinti senza entrare nel merito della questione.

Le Conclusioni: Conseguenze della Dichiarazione di Inammissibilità

La dichiarazione di inammissibilità del ricorso ha comportato due conseguenze significative per i ricorrenti. In primo luogo, la condanna per tentato furto aggravato è diventata definitiva. In secondo luogo, sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Questa decisione serve da monito: la redazione di un atto di impugnazione richiede rigore e precisione. Le contestazioni generiche o astratte, prive di riferimenti puntuali alla sentenza impugnata, sono destinate a fallire, con l’ulteriore aggravio di costi per chi le propone.

Perché il ricorso presentato è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano generici e indeterminati. I ricorrenti non hanno specificato gli elementi di fatto e le ragioni di diritto su cui si basava la loro censura, violando i requisiti prescritti dall’art. 581, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale.

Qual era l’accusa per cui i ricorrenti erano stati condannati nei gradi precedenti?
I ricorrenti erano stati giudicati responsabili del delitto di tentato furto aggravato.

Quali sono state le conseguenze economiche per i ricorrenti dopo la dichiarazione di inammissibilità?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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