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Ricorso inammissibile per motivi generici: la Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una condanna per omicidio stradale. L’appello è stato giudicato manifestamente infondato e generico, poiché privo di una critica specifica alla decisione impugnata. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 28 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando i Motivi sono Troppo Generici

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 4040/2024, ha ribadito un principio fondamentale del diritto processuale penale: per ottenere una revisione di una sentenza di condanna, non basta dissentire, ma è necessario formulare critiche specifiche e puntuali. In caso contrario, il risultato è un ricorso inammissibile, con conseguente condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria. Il caso in esame riguarda una condanna per omicidio stradale, dove l’imputato ha tentato di contestare la propria responsabilità e di addurre un concorso di colpa della vittima.

I Fatti di Causa

La vicenda processuale ha origine da una condanna emessa dal Tribunale di Reggio Emilia per il reato di omicidio stradale, avvenuto il 27 ottobre 2018. La decisione di primo grado è stata successivamente confermata dalla Corte d’Appello di Bologna con sentenza del 28 aprile 2022. L’imputato, non rassegnandosi alla duplice condanna, ha proposto ricorso per Cassazione, affidando la sua difesa a due principali argomentazioni: la violazione di legge e il vizio di motivazione riguardo all’affermazione della sua responsabilità e il mancato riconoscimento di un concorso di colpa in capo alla persona offesa, secondo quanto previsto dall’art. 589-bis, comma 7, del codice penale.

L’analisi della Cassazione e il ricorso inammissibile

La Suprema Corte ha esaminato i motivi presentati dal ricorrente, giungendo a una conclusione netta e perentoria: il ricorso è manifestamente infondato. I giudici hanno sottolineato come le doglianze fossero del tutto generiche e formulate in fatto, senza un reale e costruttivo confronto con le argomentazioni della sentenza impugnata. In pratica, il ricorso si limitava a riproporre questioni già valutate e respinte nei precedenti gradi di giudizio, senza però muovere una critica specifica e circostanziata al ragionamento logico-giuridico seguito dalla Corte d’Appello. Questo approccio, secondo la Cassazione, non è sufficiente per attivare un controllo di legittimità.

Le Motivazioni della Decisione

Il Collegio ha basato la propria decisione su consolidati principi giurisprudenziali. Citando la celebre sentenza delle Sezioni Unite ‘Galtelli’ (n. 8825/2016), ha ricordato che il ricorso per Cassazione deve essere scandito da una necessaria critica alle argomentazioni della decisione impugnata. Non può risolversi in una semplice rilettura delle prove o in una generica contestazione. I giudici hanno ritenuto il ragionamento della Corte territoriale pienamente coerente con le risultanze processuali, oltre che privo di illogicità o contraddizioni manifeste. Essendo il ricorso inammissibile e non ravvisandosi un’assenza di colpa da parte del ricorrente nel determinarne la causa, la Corte ha applicato l’articolo 616 del codice di procedura penale. Questa norma prevede che, in tali circostanze, la parte privata che ha proposto il ricorso venga condannata non solo al pagamento delle spese del procedimento, ma anche al versamento di una somma di denaro in favore della cassa delle ammende.

Conclusioni

L’ordinanza in commento offre un importante monito sulla tecnica di redazione dei ricorsi per Cassazione. Non è sufficiente contestare una sentenza per ottenere una sua riforma; è indispensabile articolare censure specifiche, pertinenti e capaci di incrinare la tenuta logica della motivazione del giudice di merito. La genericità dei motivi conduce inevitabilmente a una declaratoria di inammissibilità, che non solo rende definitiva la condanna, ma comporta anche ulteriori conseguenze economiche per il ricorrente. La decisione conferma la funzione della Corte di Cassazione quale giudice di legittimità, il cui compito non è rivalutare i fatti, ma assicurare la corretta applicazione della legge e la coerenza della motivazione.

Quando un ricorso in Cassazione è considerato generico?
Un ricorso è considerato generico quando è privo di un confronto critico con la decisione impugnata e non articola specifiche censure contro le argomentazioni poste a fondamento del giudizio di responsabilità.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in questo caso fissata in tremila euro, in favore della cassa delle ammende.

La Corte ha valutato nel merito la questione del concorso di colpa della vittima?
No, la Corte di Cassazione non ha esaminato nel merito la questione del concorso di colpa, poiché ha ritenuto il ricorso inammissibile per la genericità dei motivi presentati, impedendo così una valutazione dei contenuti della doglianza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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