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Ricorso inammissibile: patente falsa e motivazioni

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato da un individuo condannato per concorso in contraffazione di una patente di guida. I motivi del ricorso, relativi al luogo di commissione del reato, alla conversione della pena e all’applicazione della Riforma Cartabia, sono stati ritenuti generici, non argomentati e manifestamente infondati, portando alla conferma della condanna e all’imposizione di spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 19 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando i Motivi d’Appello Sono Troppo Deboli

Nel sistema giudiziario, presentare un ricorso è un diritto fondamentale, ma deve essere esercitato con rigore e precisione. Un caso recente esaminato dalla Corte di Cassazione evidenzia come la genericità e la manifesta infondatezza dei motivi possano portare a una dichiarazione di ricorso inammissibile, chiudendo di fatto ogni ulteriore possibilità di discussione. L’ordinanza in esame riguarda un caso di contraffazione di una patente di guida e offre spunti cruciali sull’importanza di argomentare solidamente le proprie doglianze.

I Fatti: La Condanna per Patente Falsa

Il punto di partenza è una sentenza della Corte d’Appello che ha confermato la condanna di un individuo per il reato di concorso nella contraffazione di una patente di guida, un crimine previsto e punito dagli articoli 110, 477 e 482 del codice penale. Secondo la ricostruzione dei giudici di merito, il reato era stato commesso in Italia. Insoddisfatto della decisione, l’imputato, tramite il suo difensore, ha deciso di presentare ricorso alla Corte di Cassazione, articolando la sua difesa su tre distinti motivi.

Analisi del Ricorso Inammissibile e dei Tre Motivi di Doglianza

L’esito del giudizio di legittimità è stato netto: il ricorso inammissibile. Vediamo nel dettaglio perché ciascuno dei tre motivi presentati dalla difesa non ha superato il vaglio della Suprema Corte.

Primo Motivo: Il Luogo del Reato

La difesa sosteneva un vizio di violazione di legge, affermando che la Corte territoriale avesse erroneamente ritenuto che la falsificazione fosse avvenuta in Italia. La Cassazione ha liquidato questa doglianza come ‘generica e manifestamente infondata’. La sentenza d’appello, infatti, conteneva indicazioni specifiche e circostanziate che provavano la commissione del reato nel territorio italiano. Un motivo di ricorso non può limitarsi a contestare una conclusione senza confrontarsi analiticamente con le argomentazioni della sentenza impugnata.

Secondo Motivo: La Conversione della Pena

Il secondo punto del ricorso lamentava un vizio di motivazione riguardo al rigetto della richiesta di convertire la pena detentiva in una pena pecuniaria. Anche in questo caso, la Corte ha rilevato un’inammissibilità originaria. La richiesta nel precedente grado di giudizio era stata semplicemente ‘enunciata e non argomentata’. In altre parole, la difesa non aveva fornito alcuna motivazione a supporto della richiesta, rendendo il motivo d’appello, e di conseguenza quello di Cassazione, inaccoglibile.

Terzo Motivo: L’Appello alla Riforma Cartabia

Infine, la difesa denunciava una violazione di legge per il mancato rinvio di un’udienza. La richiesta di rinvio era stata motivata dall’imminente entrata in vigore della cosiddetta ‘Riforma Cartabia’, che avrebbe potuto introdurre norme più favorevoli per l’imputato, in particolare riguardo all’istituto della ‘particolare tenuità del fatto’. La Corte ha ritenuto anche questo motivo manifestamente infondato, sottolineando che la concessione di un rinvio è una facoltà puramente discrezionale del giudice e non richiede una motivazione specifica. Inoltre, e questo è il punto cruciale, la Corte d’Appello aveva già escluso, con motivazione congrua, la sussistenza del presupposto fondamentale per l’applicazione di tale istituto: la ‘minima offensività del fatto’.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione, nel dichiarare il ricorso inammissibile, ha seguito un percorso logico-giuridico lineare. Ogni motivo è stato smontato sulla base di principi consolidati della procedura penale. Il primo motivo era generico perché non si confrontava con le prove citate nella sentenza di merito. Il secondo era inammissibile perché riproponeva una richiesta che non era mai stata supportata da argomentazioni. Il terzo era manifestamente infondato perché si basava su una facoltà discrezionale del giudice e, soprattutto, ignorava che la Corte d’Appello aveva già motivato l’insussistenza dei presupposti sostanziali per l’applicazione della norma invocata (la minima offensività del fatto), rendendo irrilevante l’attesa della nuova riforma.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia di legittimità richiede serietà e rigore argomentativo. Non è sufficiente enunciare delle lamentele; è necessario articolarle in motivi specifici, pertinenti e non manifestamente infondati. La decisione di inammissibilità comporta conseguenze concrete per il ricorrente: la sentenza di condanna diventa definitiva e irrevocabile. Inoltre, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma significativa in favore della Cassa delle ammende, a sanzione di un utilizzo improprio dello strumento processuale. Questo caso serve da monito sulla necessità di una difesa tecnica accurata e consapevole dei limiti del giudizio di cassazione.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i tre motivi presentati sono stati giudicati dalla Corte di Cassazione come generici, non argomentati e manifestamente infondati. La Corte ha ritenuto che le contestazioni non affrontassero adeguatamente le motivazioni della sentenza precedente.

La speranza in una legge futura più favorevole (come la Riforma Cartabia) può giustificare il rinvio di un’udienza?
No. Secondo l’ordinanza, la concessione di un rinvio è una facoltà puramente discrezionale del giudice e non un diritto dell’imputato. Inoltre, nel caso specifico, i giudici avevano già escluso la sussistenza dei presupposti (la minima offensività del fatto) per l’applicazione della norma più favorevole, rendendo il rinvio irrilevante.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità rende definitiva la sentenza di condanna impugnata. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende, come sanzione per aver proposto un ricorso ritenuto privo dei requisiti di legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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