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Ricorso inammissibile: notifica, competenza e ricettazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una condanna per ricettazione di un assegno. I motivi, relativi a vizi di notifica all’imputato detenuto, incompetenza territoriale e mancata concessione dell’attenuante del danno di speciale tenuità, sono stati respinti. La Corte ha ribadito che la conoscenza effettiva del processo sana eventuali irregolarità formali della notifica e che, per la ricettazione di assegni, il danno va valutato in base al potenziale utilizzo e non al mero valore materiale del modulo.

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Pubblicato il 12 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: la Cassazione su Notifica, Competenza e Ricettazione

Una recente sentenza della Corte di Cassazione offre spunti cruciali su questioni procedurali e di diritto penale sostanziale, dichiarando un ricorso inammissibile e consolidando principi importanti. Il caso riguardava una condanna per ricettazione di un assegno in bianco e i motivi di ricorso vertevano su tre pilastri: la presunta nullità della notifica del decreto di citazione a giudizio, l’incompetenza territoriale del tribunale e la mancata applicazione di una circostanza attenuante. Analizziamo la decisione della Suprema Corte.

I Fatti di Causa

Un individuo veniva condannato in primo grado dal Tribunale di Viterbo e successivamente dalla Corte di Appello di Roma per il reato di ricettazione (art. 648 c.p.), per aver ricevuto un modulo di assegno in bianco di provenienza illecita. L’imputato, tramite il suo difensore, proponeva ricorso per cassazione, lamentando diverse violazioni.

In primo luogo, sosteneva la nullità del giudizio di primo grado a causa della mancata notifica del decreto di citazione. Al momento della notifica, infatti, l’imputato era detenuto per altra causa, ma l’atto era stato consegnato al suo difensore di fiducia anziché seguire la procedura prevista per i detenuti.

In secondo luogo, eccepiva l’incompetenza territoriale del Tribunale di Viterbo, sostenendo che la competenza avrebbe dovuto essere radicata presso il Tribunale di Roma.

Infine, contestava il mancato riconoscimento della circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità (art. 62, n. 4, c.p.), data la natura del bene ricettato (un singolo modulo di assegno).

La Decisione della Corte di Cassazione

La Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 43403/2024, ha dichiarato il ricorso interamente inammissibile. La Corte ha ritenuto i motivi proposti generici, reiterativi di questioni già adeguatamente risolte in appello e, in ogni caso, manifestamente infondati, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali.

Le Motivazioni: Analisi dei Motivi del Ricorso Inammissibile

La Corte ha smontato punto per punto le doglianze del ricorrente, basando la sua decisione su principi giuridici consolidati.

La questione della notifica al detenuto

Sul primo motivo, la Cassazione ha chiarito un principio fondamentale in tema di notifiche: la nullità non si verifica se, nonostante l’irregolarità formale, l’atto ha raggiunto il suo scopo, ovvero portare a conoscenza dell’imputato l’esistenza del procedimento e consentirgli di esercitare il suo diritto di difesa. Nel caso di specie, la Corte ha rilevato che l’imputato aveva piena consapevolezza del giudizio, come dimostrato dalla dichiarazione di rinuncia a comparire e dal fatto che il suo difensore di fiducia aveva attivamente partecipato al processo fin dalla prima udienza. Citando precedenti sentenze delle Sezioni Unite, la Corte ha affermato che l’effettivo esercizio dei diritti di difesa sana qualsiasi vizio procedurale della notifica, rendendo il motivo di ricorso generico e infondato.

L’eccezione sul ricorso inammissibile per incompetenza territoriale

Anche il secondo motivo è stato giudicato inammissibile perché meramente reiterativo delle argomentazioni già presentate e respinte dalla Corte di Appello. La Cassazione ha sottolineato che il ricorso non si confrontava criticamente con la motivazione della sentenza impugnata, la quale aveva correttamente applicato i criteri di effettività per determinare la competenza territoriale in base al luogo di residenza dell’imputato al momento della commissione del fatto, ritenendo non sufficienti gli elementi portati dalla difesa per dimostrare una residenza diversa.

L’attenuante del danno di speciale tenuità nella ricettazione di assegni

Infine, riguardo al terzo motivo, la Corte ha ribadito il suo orientamento costante in materia di ricettazione di assegni. Ai fini della configurabilità dell’attenuante del danno di speciale tenuità, non si deve considerare solo il valore venale del modulo cartaceo (che è irrisorio), ma il pregiudizio complessivo, effettivo o potenziale, derivante dalla sua possibile utilizzazione fraudolenta. Un assegno in bianco, infatti, ha un potenziale offensivo non determinabile a priori, ma certamente superiore al suo valore materiale. Di conseguenza, la circostanza attenuante non può essere applicata, rendendo anche questo motivo manifestamente infondato.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

La pronuncia in esame conferma tre importanti principi. Primo, nel processo penale, la sostanza prevale sulla forma: un vizio di notifica è irrilevante se l’imputato ha dimostrato di conoscere il procedimento e ha potuto difendersi. Secondo, un ricorso inammissibile è spesso il risultato di una mera riproposizione dei motivi d’appello, senza un confronto specifico e critico con le argomentazioni della sentenza di secondo grado. Terzo, la valutazione del danno nel reato di ricettazione di assegni o documenti deve tenere conto del loro potenziale illecito e non solo del valore intrinseco, escludendo così l’applicazione dell’attenuante della speciale tenuità.

Una notifica irregolare rende sempre nullo il processo?
No. Secondo la Corte, se l’imputato dimostra di avere avuto effettiva conoscenza del procedimento e ha potuto esercitare pienamente il suo diritto di difesa (ad esempio tramite il suo avvocato di fiducia), l’irregolarità della notifica viene ‘sanata’ e non produce la nullità del giudizio.

Perché il motivo sull’incompetenza territoriale è stato respinto?
Il motivo è stato dichiarato inammissibile perché era una semplice ripetizione di quanto già sostenuto in appello, senza confrontarsi criticamente con la motivazione della sentenza impugnata. La Corte di Appello aveva già adeguatamente giustificato la propria decisione sulla base degli elementi disponibili per determinare la competenza.

È possibile ottenere l’attenuante per danno di lieve entità per la ricettazione di un assegno in bianco?
No. La giurisprudenza costante, ribadita in questa sentenza, afferma che per la ricettazione di assegni in bianco il valore da considerare non è quello del pezzo di carta, ma quello, non determinabile a priori, derivante dalla sua potenziale utilizzazione illecita. Pertanto, il danno non può essere considerato di ‘speciale tenuità’.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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