Ricorso Inammissibile e Querela Sopravvenuta: La Cassazione Fissa un Limite
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale di procedura penale: cosa succede quando una legge rende un reato procedibile a querela dopo la presentazione di un ricorso? La risposta della Corte è netta: se il ricorso inammissibile, la porta per le nuove norme, anche se più favorevoli, si chiude definitivamente. Analizziamo questa importante decisione.
I Fatti del Caso
La vicenda processuale ha origine dalla sentenza della Corte di Appello di Venezia, che, in parziale riforma di una precedente decisione del GUP di Treviso, aveva riqualificato un fatto come reato di furto (art. 624 c.p.) e rideterminato la pena per un imputato. Contro questa sentenza, l’imputato ha proposto ricorso per Cassazione. Il motivo principale del ricorso si basava sulla sopravvenuta procedibilità a querela del reato, introdotta da una riforma legislativa successiva alla condanna.
La Questione Giuridica: il Limite alla Retroattività Favorevole
Il cuore della questione era stabilire se le innovazioni normative che introducono la procedibilità a querela potessero essere applicate retroattivamente a un processo già in fase di Cassazione. In particolare, il punto nodale era se un ricorso inammissibile potesse comunque ‘tenere aperto’ il processo per consentire l’applicazione della nuova, più favorevole, disciplina.
La difesa sosteneva che la modifica normativa dovesse applicarsi, estinguendo di fatto la possibilità di procedere penalmente in assenza di una formale querela della persona offesa. Tuttavia, la Corte Suprema ha seguito un orientamento giurisprudenziale consolidato, tracciando una linea di demarcazione chiara.
Le Motivazioni della Cassazione sul Ricorso Inammissibile
La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, basando la propria decisione su un principio consolidato, richiamando anche le Sezioni Unite. La disciplina dei mutamenti normativi favorevoli, ad eccezione del caso di abolitio criminis (cioè la completa depenalizzazione di un reato), non si applica quando l’impugnazione è viziata da inammissibilità.
In altre parole, la Cassazione ha spiegato che:
1. Distinzione Cruciale: Bisogna distinguere tra abolitio criminis e altre modifiche favorevoli, come l’introduzione della procedibilità a querela. Solo la prima ha una forza tale da travolgere anche una sentenza passata in giudicato.
2. L’Inammissibilità come Barriera: La presentazione di un ricorso inammissibile non riesce a instaurare un valido rapporto processuale di impugnazione. Di conseguenza, la sentenza impugnata diventa definitiva e non può più essere scalfita da normative successive che non depenalizzano il reato ma ne modificano solo le condizioni di procedibilità.
3. Limite alla Retroattività: La retroattività delle innovazioni in materia di procedibilità a querela incontra un limite insuperabile nella presentazione di un’impugnazione inammissibile. Questo atto processuale ‘cristallizza’ la situazione giuridica esistente al momento della sua proposizione.
Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche
La decisione della Corte di Cassazione ribadisce un principio di certezza del diritto: un ricorso inammissibile non è un mero vizio formale, ma un evento che preclude la possibilità di beneficiare di future leggi più favorevoli. Per i professionisti del diritto e per gli imputati, questo significa che la massima cura deve essere posta nella redazione degli atti di impugnazione, poiché un errore che ne causi l’inammissibilità può avere conseguenze definitive e precludere l’applicazione di normative vantaggiose. La condanna dell’imputato al pagamento delle spese processuali e di una cospicua somma alla Cassa delle Ammende sottolinea la serietà delle conseguenze derivanti da un’impugnazione non valida.
Cosa succede se una legge rende un reato procedibile a querela dopo la presentazione di un ricorso in Cassazione?
La nuova norma, sebbene più favorevole, non si applica se il ricorso presentato viene dichiarato inammissibile. L’inammissibilità del ricorso impedisce la retroattività della modifica legislativa.
Perché un ricorso inammissibile blocca l’applicazione di una legge più favorevole?
Secondo la giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione, un ricorso inammissibile non instaura un valido rapporto processuale e, pertanto, la sentenza impugnata diventa definitiva. Questo ‘cristallizza’ la situazione giuridica, impedendo che venga modificata da leggi successive, a meno che non si tratti di una completa depenalizzazione del reato (abolitio criminis).
Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione nel caso specifico?
La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. Di conseguenza, ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle Ammende, confermando di fatto la condanna precedente.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 13495 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 13495 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME
Data Udienza: 14/03/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a CAMPOSAMPIERO il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 17/10/2022 della CORTE APPELLO di VENEZIA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
MOTIVI DELLA DECISIONE
NOME COGNOME ha presentato ricorso avverso la sentenza della Corte di Appello di Venezia del 17.10.2022 con cui in parziale riforma della sentenza del Gup Tribunale di Treviso, ha riqualificato il fatta nel reato di cui all’art. 624 cod. p e rideterminato la pena.
Rilevato che il motivo, con cui deduce la sopravvenuta procedibilità a querela fteAto del rateo è inammissibile. Questa Corte ha già chiarito che la disciplina codicistica dei mutamenti normativi favorevoli diversi dalla abolitio criminis non consente di sostenere che, nel rapporto tra ricorso inammissibile e innovazioni normative che introducono la procedibilità a querela, debbano applicarsi regole diverse da quelle che, in base alla giurisprudenza assolutamente prevalente, si applicano nei rapporti tra ricorso inammissibile e mutamenti normativi favorevoli in materia di cause di non punibilità e, in particolare, di cause estintive del reato, aventi natura pi marcatamente sostanziale. Ne consegue che le innovazioni in materia di procedibilità a querela possono operare retroattivamente, ma tale retroattività incontra un limite nella presentazione di un ricorso inammissibile ( in tal senso Sez. U, n. 40150 del 21/06/2018, COGNOME, Rv. 273551; post d.lgs n. 150/2022 Sez. 4, n. 49513 del 15/11/2023, COGNOME, Rv. 285468; Sez. 4 n. 49499 del 15/11/2023 Ud. (dep. 13/12/2023 ) Rv. 285467 – 01
Ritenuto, pertanto, che il ricorso debba essere dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento RAGIONE_SOCIALE spese processuali e della somma di euro tremila in favore della RAGIONE_SOCIALE.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento RAGIONE_SOCIALE spese processuali e della somma di euro tremila in favore della RAGIONE_SOCIALE RAGIONE_SOCIALE ammende.
Così deciso in Roma, il 14 marzo 2024
Il Consigliere estensore
Il Presidente