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Ricorso inammissibile: no alla continuazione del reato

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro la decisione del Tribunale di Parma, che aveva negato il riconoscimento della continuazione tra diversi reati. La Corte ha stabilito che l’appello costituiva una richiesta di rivalutazione dei fatti, non permessa in sede di legittimità, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di tremila euro.

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Pubblicato il 11 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione non Riesamina i Fatti

L’ordinanza della Corte di Cassazione in esame offre un chiaro esempio dei limiti del giudizio di legittimità, sottolineando come un ricorso inammissibile non possa trasformare la Suprema Corte in un terzo grado di merito. Il caso riguarda la richiesta di un condannato di vedere riconosciuta la ‘continuazione’ tra diverse condotte illecite, istanza respinta sia in primo grado che, infine, in Cassazione.

Il Fatto: La Richiesta di Riconoscimento della Continuazione

Tutto ha origine da una domanda presentata al Tribunale di Parma, in qualità di giudice dell’esecuzione. Un soggetto condannato chiedeva che diversi reati a suo carico venissero considerati come parte di un unico disegno criminoso, secondo l’istituto della continuazione. Questo istituto, se accolto, avrebbe comportato un calcolo della pena più favorevole, unificando le sanzioni.

Il Tribunale, con un’ordinanza del 22 aprile 2024, ha respinto la richiesta, non ravvisando gli elementi necessari per accogliere la tesi del medesimo disegno criminoso.

Il Ricorso in Cassazione e la sua Inammissibilità

Contro la decisione del Tribunale, il condannato ha proposto ricorso per cassazione, lamentando una presunta violazione di legge e un vizio di motivazione. Tuttavia, la Suprema Corte ha stroncato sul nascere le argomentazioni della difesa, dichiarando il ricorso inammissibile.

La ragione di tale decisione risiede nella natura stessa del giudizio di cassazione, che è un giudizio di legittimità e non di merito. Il ricorrente, infatti, non ha sollevato questioni relative a un’errata applicazione della legge, ma ha tentato di ottenere una nuova e diversa valutazione dei fatti già esaminati dal giudice dell’esecuzione.

Le Motivazioni della Suprema Corte

I giudici della Cassazione hanno chiarito che il giudice dell’esecuzione aveva già compiutamente analizzato i profili dei fatti oggetto dei diversi giudizi. In tale analisi, non erano emersi ‘concreti indicatori di ricorrenza della comune ideazione’ tra le varie condotte. Di conseguenza, le critiche mosse nel ricorso si risolvevano in una ‘richiesta di rivalutazione in fatto’, un’operazione preclusa in sede di legittimità.

La Corte Suprema non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito se quest’ultimo ha motivato in modo logico e coerente la propria decisione, come avvenuto nel caso di specie. Pertanto, il ricorso è stato giudicato proposto per motivi non consentiti dalla legge.

Le Conclusioni: Le Conseguenze Pratiche del Ricorso Inammissibile

La declaratoria di inammissibilità ha comportato conseguenze economiche dirette per il ricorrente. In applicazione dell’articolo 616 del codice di procedura penale, la Corte lo ha condannato al pagamento delle spese processuali. Inoltre, non ravvisando elementi che potessero escludere la colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, ha disposto il versamento di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende. Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia deve essere esercitato in modo responsabile e un ricorso palesemente infondato o basato su motivi non permessi comporta sanzioni per chi lo propone.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché, invece di contestare una violazione di legge, chiedeva alla Corte di Cassazione di riesaminare e rivalutare i fatti, un’attività che non rientra nelle sue competenze di giudice di legittimità.

Cosa significa ‘riconoscimento della continuazione’?
È un istituto giuridico che permette di considerare più reati come esecuzione di un unico disegno criminoso. Ciò consente di applicare una pena complessiva più mite rispetto alla somma delle pene per ogni singolo reato.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
La persona che presenta un ricorso dichiarato inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali. Inoltre, se non ci sono elementi che escludano la sua colpa, deve versare una sanzione pecuniaria alla Cassa delle ammende, che in questo caso è stata di tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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