Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Non Può Riesaminare i Fatti
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale del nostro sistema giudiziario: il giudizio di legittimità non è un terzo grado di merito. Quando un ricorso inammissibile viene presentato con l’intento di ottenere una nuova valutazione delle prove, la Corte lo respinge, confermando la decisione dei giudici di merito se la loro motivazione è logica e coerente. Analizziamo questo caso, che riguarda un sinistro stradale, per capire meglio i confini del ricorso in Cassazione.
I Fatti del Processo
Il caso ha origine da un tragico incidente stradale avvenuto nel maggio 2021, a seguito del quale un motociclista è stato condannato per il reato di omicidio stradale, previsto dall’art. 589 bis del codice penale. La Corte d’Appello, in parziale riforma della sentenza di primo grado, aveva riconosciuto una circostanza attenuante e rideterminato la pena, confermando però la responsabilità penale dell’imputato.
Non soddisfatto della decisione, il condannato ha proposto ricorso per Cassazione, contestando la ricostruzione dell’incidente effettuata dai giudici di merito. In particolare, ha lamentato una presunta violazione di legge e un vizio di motivazione, sostenendo che la valutazione del materiale probatorio fosse errata.
I Motivi del Ricorso e la Decisione della Corte
Il ricorrente ha cercato di rimettere in discussione gli elementi su cui si fondava la sua condanna, proponendo una lettura alternativa delle prove raccolte. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile.
La Suprema Corte ha chiarito che le doglianze sollevate non riguardavano reali violazioni di legge, ma tentavano di sollecitare una nuova e diversa valutazione dei fatti e delle prove. Questo tipo di attività è preclusa nel giudizio di legittimità, il cui compito non è quello di stabilire come sono andati i fatti, ma di verificare che il processo si sia svolto nel rispetto della legge e che la sentenza impugnata sia sorretta da una motivazione congrua e non manifestamente illogica.
Le Motivazioni: Il Ruolo della Cassazione e il Vizio di Motivazione
La Corte ha sottolineato che la motivazione della Corte d’Appello era coerente e non illogica. I giudici di secondo grado avevano chiaramente indicato gli elementi a fondamento della loro decisione. Tra questi, spiccavano:
1. La testimonianza decisiva: Un testimone, ascoltato alcuni giorni dopo l’incidente, ha fornito una versione dei fatti ritenuta attendibile.
2. L’assenza di tracce di frenata: Questo dato è stato spiegato in modo logico dalla Corte, che ha aderito alle conclusioni del consulente tecnico della persona offesa.
3. La condotta di guida: L’elemento cruciale è stato l’accertamento che il ricorrente, dopo una svolta a sinistra, si era immesso nella strada procedendo in contromano.
Di fronte a una motivazione così strutturata, il tentativo del ricorrente di far prevalere la propria interpretazione delle prove si è scontrato con i limiti intrinseci del giudizio di Cassazione. Un ricorso inammissibile è la conseguenza diretta quando si cerca di trasformare la Corte di legittimità in un giudice di merito, chiedendole di rifare un lavoro di valutazione probatoria già compiuto, e ritenuto logico, nei gradi precedenti.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza
La decisione in esame ha conseguenze pratiche immediate per il ricorrente: la sua condanna diventa definitiva e viene inoltre condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende.
Da un punto di vista più generale, questa ordinanza rafforza un principio cardine della procedura penale: il ricorso per Cassazione è uno strumento per far valere errori di diritto, non per contestare l’apprezzamento dei fatti compiuto dal giudice di merito. Per poter sperare in un annullamento della sentenza, è necessario dimostrare che la motivazione sia palesemente illogica, contraddittoria o del tutto mancante, e non semplicemente che le prove potessero essere interpretate in modo diverso.
Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché mirava a una nuova valutazione delle prove e della ricostruzione dei fatti, un’attività che non rientra nelle competenze della Corte di Cassazione. La Corte ha ritenuto che la motivazione della sentenza d’appello fosse coerente e non illogica.
Quali sono i limiti di un ricorso in Cassazione?
Il ricorso per Cassazione non serve a riesaminare nel merito i fatti del processo, ma a controllare che i giudici dei gradi precedenti abbiano applicato correttamente la legge e abbiano fornito una motivazione logica e non contraddittoria per la loro decisione.
Quali elementi ha considerato la Corte d’Appello per affermare la responsabilità dell’imputato?
La Corte d’Appello ha basato la sua decisione su diversi elementi, tra cui la testimonianza di una persona sentita dopo l’incidente, le conclusioni di un consulente tecnico riguardo all’assenza di frenata e, in modo decisivo, la circostanza che l’imputato aveva svoltato a sinistra immettendosi nella strada in contromano.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 38412 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 38412 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME
Data Udienza: 03/10/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a FROSINONE il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 16/01/2024 della CORTE APPELLO di FIRENZE
dato avviso alle parti; udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
MOTIVI DELLA DECISIONE
NOME COGNOME ha presentato ricorso avverso la sentenza della Corte di Appello di Firenze del 16 gennaio 2024, che in parziale riforma della sentenza del Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Siena di condanna in ordine al delitto di cui all’art. 589 bis cod. pen., posto in essere in Gaiole in Chianti il 15 maggio 2021, ha riconosciuto la circostanza attenuante di cui all’art. 62 n. 6 cod. pen. e rideterminato la pena.
Con memoria del 24 settembre 2024 il difensore di COGNOME ha insistito per l’accoglimento del ricorso.
Rilevato che il motivo di ricorso, con cui ha dedotto la violazione di legge e il vizio di motivazione in relazione alla ricostruzione dell’incidente, è inammissibile in quanto incentrato sulla valutazione del materiale probatorio, a fronte di una motivazione con cui, in maniera coerente con le risultanze e non illogica, sono stati indicati gli elementi da cui è stata tratta la prova della penale responsabilità ( il test COGNOME, ritenuto decisivo, è stato sentito alcuni giorni dopo l’incidente solo perché risiedeva lontano; l’assenza di tracce di frenata del motociclo è stata spiegata dalla Corte, in conformità alle conclusioni del CT della persona offesa cui ha ritenuto di aderire; il ricorrente aveva svoltato a sinistra e si era immesso nella strada in contromano).
Ritenuto pertanto che il ricorso debba essere dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento RAGIONE_SOCIALE spese processuali e della somma di euro tremila in favore della RAGIONE_SOCIALE.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento RAGIONE_SOCIALE spese processuali e della somma di euro tremila in favore della RAGIONE_SOCIALE RAGIONE_SOCIALE ammende.
Così deciso in Roma, il 3 ottobre 2024