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Ricorso inammissibile: motivi generici e non specifici

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una condanna per guida in stato di ebbrezza. I motivi del ricorso sono stati ritenuti troppo generici e aspecifici, non idonei a contestare la logica motivazione della Corte d’Appello, che aveva confermato la responsabilità penale dell’imputato.

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Pubblicato il 1 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Quando i Motivi Sono Troppo Generici

L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di come un ricorso inammissibile possa essere rapidamente archiviato quando non rispetta i criteri di specificità richiesti dalla legge. Analizziamo una vicenda processuale relativa a una condanna per guida in stato di ebbrezza per comprendere i principi che regolano l’accesso al giudizio di legittimità.

I Fatti del Caso

La vicenda giudiziaria ha origine con la condanna di un automobilista da parte del Tribunale per il reato di guida in stato di ebbrezza, aggravato ai sensi dell’art. 186, commi 2 lett. c) e 2-bis, del Codice della Strada. La pena stabilita era di un anno di arresto e 3.000,00 euro di ammenda.

In seguito, la Corte di Appello, pur riformando parzialmente la sentenza di primo grado concedendo all’imputato la sospensione condizionale della pena e il beneficio della non menzione, ha confermato nel resto la sua responsabilità penale e la condanna.

Non soddisfatto della decisione, l’imputato, tramite il suo difensore, ha proposto ricorso per Cassazione, lamentando una presunta “mancanza e manifesta illogicità della motivazione per travisamento dei fatti e delle risultanze processuali”.

La Decisione della Corte: Focus sul Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione si fonda su un principio cardine della procedura penale: il ricorso in Cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si possono riesaminare i fatti, ma una sede di legittimità dove si controlla la corretta applicazione del diritto.

L’Importanza della Specificità dei Motivi

Il Collegio ha sottolineato come il motivo proposto dal ricorrente fosse del tutto generico e aspecifico. L’imputato, infatti, non ha puntualizzato le ragioni precise, in fatto e in diritto, della sua doglianza. Invece di evidenziare vizi logici o giuridici nella sentenza d’appello, ha tentato di sollecitare una nuova valutazione delle prove, un’attività preclusa in sede di legittimità.

Un ricorso, per essere ammissibile, deve confrontarsi in modo critico e dettagliato con le argomentazioni della sentenza impugnata, dimostrando dove e perché il giudice di merito avrebbe sbagliato nell’applicare la legge o nel costruire il suo ragionamento.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte ha motivato la sua decisione di inammissibilità richiamando l’art. 591, comma 1, lettera c) del codice di procedura penale. I giudici hanno ritenuto che la motivazione della Corte d’Appello fosse ben rappresentata, immune da vizi logico-giuridici e pienamente giustificativa sia del riconoscimento della responsabilità penale dell’imputato sia della congruità della pena inflitta.

Il motivo del ricorso, essendo formulato in termini vaghi, non ha permesso alla Corte di Cassazione di entrare nel merito della questione, risultando manifestamente inammissibile. Di conseguenza, il tentativo di contestare la sentenza si è arenato per un difetto procedurale fondamentale: la mancanza di un attacco specifico e pertinente alla decisione di secondo grado.

Le Conclusioni

Le conseguenze di un ricorso inammissibile sono severe. Come stabilito dalla legge, l’inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali. Inoltre, la Corte ha condannato l’imputato a versare la somma di 3.000,00 euro in favore della Cassa delle ammende.

Questa ordinanza ribadisce un insegnamento cruciale per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione: è indispensabile formulare motivi di ricorso precisi, specifici e strettamente attinenti a questioni di diritto. La genericità e il tentativo di ottenere un nuovo esame dei fatti portano inevitabilmente a una declaratoria di inammissibilità, con conseguente aggravio di spese per il ricorrente.

Per quale motivo il ricorso alla Corte di Cassazione è stato respinto?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano troppo generici e non specifici. Non indicavano errori di diritto precisi nella sentenza della Corte d’Appello, ma miravano a una nuova valutazione dei fatti, attività non consentita in sede di Cassazione.

Quali sono le conseguenze quando un ricorso penale viene dichiarato inammissibile?
Come stabilito dalla sentenza, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro (in questo caso, 3.000,00 euro) in favore della Cassa delle ammende.

Per quale reato era stato condannato l’imputato?
L’imputato era stato condannato per il reato di guida in stato di ebbrezza, previsto dall’articolo 186, commi 2 lettera c) e 2-bis, del Codice della Strada (d.lgs. 285/1992).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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