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Ricorso inammissibile: motivi generici e non dedotti

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una condanna per resistenza a pubblico ufficiale. I motivi sono stati ritenuti generici, in quanto mere ripetizioni di censure già esaminate, e in parte nuovi, poiché sollevati per la prima volta in sede di legittimità senza essere stati proposti in appello. La decisione sottolinea l’importanza di formulare motivi di impugnazione specifici e tempestivi.

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Pubblicato il 4 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione e i Motivi d’Appello Generici

Quando si presenta un ricorso in Cassazione, non basta avere ragione nel merito: è fondamentale rispettare le regole procedurali. Un ricorso inammissibile è un’impugnazione che viene respinta senza nemmeno essere esaminata nel contenuto, perché presenta vizi formali o sostanziali. La recente ordinanza della Corte di Cassazione, Sezione Penale, n. 27918/2024, offre un chiaro esempio di come la genericità e la tardività dei motivi possano precludere l’accesso al giudizio di legittimità.

I Fatti del Caso: Dalla Condanna al Ricorso

Il caso trae origine da una condanna per il reato di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.) e altro, confermata dalla Corte d’Appello di Bologna. L’imputato, ritenendo ingiusta la sentenza, ha proposto ricorso per Cassazione basandosi su tre motivi principali:
1. Una critica all’affermazione della sua responsabilità penale, considerata generica.
2. La mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.).
3. La mancata concessione delle attenuanti generiche e l’eccessività della pena.

L’Analisi della Cassazione sul Ricorso Inammissibile

La Suprema Corte ha esaminato i motivi del ricorso, dichiarandolo integralmente inammissibile. La decisione si fonda su precise ragioni procedurali che meritano un’attenta analisi.

Primo Motivo: La Genericità delle Doglianze

Il primo motivo, relativo alla responsabilità per il reato di resistenza, è stato giudicato generico. La Corte ha osservato che le censure sollevate non erano altro che una riproposizione di argomenti già vagliati e respinti dalla Corte d’Appello. Il ricorrente, infatti, non si è confrontato con l’apparato argomentativo della sentenza impugnata, che aveva adeguatamente motivato la sussistenza di tutti gli elementi del reato, compreso quello psicologico.

Secondo e Terzo Motivo: Questioni Nuove e Mancanza di Specificità

Anche gli altri due motivi sono stati respinti. La richiesta di applicare la causa di non punibilità dell’art. 131-bis c.p. è stata considerata una questione nuova, poiché non era stata dedotta come motivo specifico nell’atto di appello. L’art. 606, comma 3, del codice di procedura penale, stabilisce che tali questioni non possono essere sollevate per la prima volta in Cassazione.

Infine, la doglianza sulla mancata concessione delle attenuanti generiche è stata ritenuta priva di specificità, in quanto non contestava puntualmente i criteri utilizzati dai giudici di merito per negarle.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione della Corte di Cassazione è un monito sull’importanza della tecnica redazionale delle impugnazioni. Un ricorso, per essere ammissibile, deve essere specifico e pertinente. Non può limitarsi a ripetere argomenti già discussi né può introdurre temi che dovevano essere sollevati nel grado di giudizio precedente. La Corte ha sottolineato come la sentenza d’appello avesse fornito una motivazione logica e puntuale, con la quale il ricorrente non si è adeguatamente confrontato. Di conseguenza, non potendo entrare nel merito di censure mal formulate, la Corte non ha potuto fare altro che dichiarare il ricorso inammissibile, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a titolo di sanzione.

Conclusioni: L’Importanza della Specificità nei Motivi d’Appello

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del diritto processuale penale: il giudizio di Cassazione non è un terzo grado di merito, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge. Per questo motivo, i motivi di ricorso devono essere chiari, specifici e pertinenti, evidenziando le precise violazioni di legge o i vizi di motivazione della sentenza impugnata. Qualsiasi deviazione da questi canoni, come la genericità o la novità delle censure, porta inevitabilmente a una declaratoria di inammissibilità, con conseguente spreco di tempo e risorse.

Perché il ricorso per il reato di resistenza a pubblico ufficiale è stato dichiarato inammissibile?
È stato dichiarato inammissibile perché le doglianze erano generiche, si limitavano a riprodurre censure già vagliate dalla Corte territoriale e non si confrontavano specificamente con le argomentazioni della sentenza impugnata.

È possibile chiedere per la prima volta in Cassazione l’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto?
No, la Corte ha chiarito che tale motivo, per non essere inammissibile, deve essere stato dedotto in precedenza come motivo di appello, come prescritto dall’art. 606, comma 3, del codice di procedura penale.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità del ricorso?
Comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e di una somma in denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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