Ricorso Inammissibile in Cassazione: Quando i Motivi sono Generici
Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma non è una terza occasione per riesaminare i fatti. Un recente provvedimento della Suprema Corte ci ricorda i requisiti stringenti per accedere a questa fase, dichiarando un ricorso inammissibile perché privo della necessaria analisi critica e meramente ripetitivo. Questo caso, relativo a una condanna per furto in abitazione, offre spunti fondamentali sui limiti del giudizio di legittimità.
I Fatti del Processo
La vicenda giudiziaria ha origine da una condanna per furto in abitazione, commesso in una località siciliana il 13 dicembre 2014. La sentenza di primo grado, emessa dal Tribunale, è stata successivamente confermata dalla Corte d’Appello di una città del sud Italia con una decisione del 10 novembre 2022. L’imputato, ritenendo ingiusta la conferma della sua colpevolezza, ha deciso di giocare l’ultima carta a sua disposizione: il ricorso per Cassazione.
Le Doglianze Presentate alla Suprema Corte
Il difensore dell’imputato ha basato il ricorso principalmente sulla presunta erronea identificazione del suo assistito come autore del reato. Secondo la difesa, le argomentazioni della Corte d’Appello non erano sufficientemente solide e proponeva una lettura alternativa delle prove, ritenuta più persuasiva. In sostanza, si chiedeva alla Corte di Cassazione di rivalutare il materiale probatorio e giungere a una conclusione diversa da quella dei giudici di merito.
Le Motivazioni del Ricorso Inammissibile in Cassazione
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, dichiarandolo inammissibile. La motivazione di questa decisione si fonda su principi cardine della procedura penale. La Corte ha sottolineato che il ricorso era stato proposto per motivi non supportati da una necessaria analisi critica delle argomentazioni della sentenza impugnata. Le lamentele (doglianze) erano una semplice reiterazione di temi già ampiamente esaminati e respinti in modo logico e non contraddittorio dalla Corte d’Appello. In particolare, la questione dell’identificazione dell’imputato era stata affrontata con una motivazione che costituisce un apprezzamento di merito, sul quale la difesa non può invocare una diversa determinazione in sede di legittimità. Il ruolo della Cassazione, infatti, non è quello di riesaminare le prove, ma di verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione dei giudici precedenti.
Il Rispetto dei Limiti del Giudizio di Legittimità
I giudici hanno richiamato importanti precedenti giurisprudenziali, tra cui sentenze delle Sezioni Unite, che stabiliscono chiaramente il contenuto essenziale dell’atto di impugnazione. Un ricorso, per essere ammissibile, deve confrontarsi specificamente con la decisione che contesta, evidenziandone le presunte criticità giuridiche o logiche, e non limitarsi a riproporre le stesse argomentazioni già valutate. Tentare di offrire una lettura delle prove più “persuasiva” equivale a chiedere un nuovo giudizio di merito, compito che esula completamente dalle competenze della Corte di Cassazione.
Conclusioni: Le Conseguenze della Dichiarazione di Inammissibilità
La declaratoria di ricorso inammissibile non è priva di conseguenze. In applicazione dell’articolo 616 del codice di procedura penale, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali. Oltre a ciò, è stata inflitta una sanzione pecuniaria di 3.000,00 euro da versare alla Cassa delle ammende. Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: il ricorso per Cassazione è uno strumento per far valere vizi di legittimità, non un’ulteriore istanza per discutere i fatti. La proposizione di un ricorso generico o ripetitivo non solo è inefficace, ma comporta anche significative sanzioni economiche per il ricorrente.
Perché un ricorso per Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile, ai sensi dell’art. 606, comma 3, c.p.p., quando è proposto per motivi non supportati da una necessaria analisi critica della decisione impugnata, quando le argomentazioni sono meramente ripetitive di temi già esaminati o quando si chiede alla Corte una nuova valutazione delle prove, che è un giudizio di merito non consentito.
Cosa significa che la Corte di Cassazione è un giudice di legittimità e non di merito?
Significa che la Corte di Cassazione non riesamina i fatti del caso o le prove per decidere chi ha ragione. Il suo compito è controllare che i giudici dei gradi precedenti abbiano applicato correttamente le leggi e abbiano motivato la loro sentenza in modo logico e non contraddittorio, senza cadere in vizi procedurali.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Secondo l’articolo 616 c.p.p., la dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende. In questo caso specifico, la somma è stata fissata in 3.000,00 euro.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 23130 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 23130 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 29/05/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a CATANIA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 10/11/2022 della CORTE APPELLO di CATANIA
dato avviso alle parti;
svolta la relazione dal Consigliere NOME COGNOME;
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OSSERVA
Il difensore di COGNOME NOME ha proposto ricorso avverso la sentenza della Corte d’appello di Catania, con la quale è stata confermata, nei confronti del predetto, quella del Tribunale cittadino di condanna per furto in abitazione (in Castiglione di Sicilia, 13/12/2014);
ritenuto che il ricorso é inammissibile ai sensi dell’art. 606, comma 3, c.p.p., perché proposto per motivi non scanditi da necessaria analisi critica delle argomentazioni poste a base della decisione (sul contenuto essenziale dell’atto d’impugnazione, in motivazione, sez. 6 n. 8700 del 21/1/2013, Rv. 254584; Sez. U. n. 8825 del 27/10/2016, dep. 2017, COGNOME, Rv. 268822, sui motivi d’appello, ma i cui principi possono applicarsi anche al ricorso per cassazione), le doglianze risultando reiterative di temi già ampiamente esaminati dai giudici del gravame, i motivi d’appello sull’identificazione del COGNOME essendo stati disattesi con motivazione del tutto logica e non contraddittoria che costituisce apprezzamento di merito sul quale non può la difesa invocare una diversa determinazione in questa sede, allegandosi una lettura delle prove che si ritiene più persuasiva, stanti i limiti del giudizio di legittimità;
rilevato che alla declaratoria di inammissibilità segue, a norma dell’articolo 616 c.p.p., l condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e della somma di euro 3000,00 in favore della Cassa delle ammende, non emergendo ragioni di esonero (Corte cost. 186/2000).
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende. Deciso il 29 maggio 2024
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