Ricorso Inammissibile: La Specificità dei Motivi è Fondamentale
Quando si decide di impugnare una sentenza, specialmente in sede di legittimità davanti alla Corte di Cassazione, non è sufficiente esprimere un generico dissenso. È necessario formulare critiche precise, dettagliate e pertinenti. Un recente provvedimento della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di come un ricorso inammissibile, a causa della sua genericità, non solo fallisca nel suo intento ma comporti anche conseguenze economiche per il ricorrente.
I Fatti del Caso: Un Tentativo di Impugnazione
Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Roma, che aveva confermato la responsabilità di un imputato per il reato di tentato furto con strappo. L’imputato, tramite il suo difensore, ha deciso di portare la questione dinanzi alla Corte di Cassazione, lamentando un cosiddetto ‘vizio motivazionale’. In sostanza, sosteneva che i giudici d’appello avessero sbagliato nel qualificare giuridicamente il fatto, ma lo faceva senza articolare una critica specifica e puntuale.
La Decisione della Corte di Cassazione sul ricorso inammissibile
La Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della questione (cioè non stabilisce se la qualificazione del reato fosse giusta o sbagliata), ma si ferma a un livello precedente, procedurale. I giudici hanno ritenuto che il ricorso non superasse la soglia minima di ammissibilità perché i motivi addotti erano manifestamente infondati e del tutto assertivi.
Le Motivazioni: Perché il Ricorso è Stato Dichiarato Inammissibile?
La motivazione della Corte si basa su principi consolidati della procedura penale. Un ricorso in Cassazione non può essere una semplice riproposizione delle proprie tesi, ma deve confrontarsi criticamente con la decisione che si intende impugnare.
Mancanza di Specificità e Assertività
Il punto centrale della decisione è la totale assenza di specificità dei motivi. Il ricorrente si è limitato a contestare la decisione in modo generico, senza individuare i passaggi logici della sentenza d’appello che riteneva errati e senza spiegare perché. Un’affermazione del tipo ‘la motivazione è sbagliata’ è puramente assertiva e non costituisce un valido motivo di ricorso. È necessario, invece, un dialogo critico con la sentenza impugnata, evidenziandone le presunte contraddizioni o gli errori di diritto.
La Logicità della Sentenza d’Appello
La Corte di Cassazione ha sottolineato come la sentenza della Corte d’Appello fosse, al contrario, logica, congrua e corretta dal punto di vista giuridico. I giudici di secondo grado avevano motivato adeguatamente la loro decisione, spiegando perché gli elementi raccolti indicassero un tentativo di furto con strappo, basandosi sulle concrete modalità della condotta. Di fronte a una motivazione solida, un ricorso generico non ha alcuna possibilità di essere accolto.
Le Conclusioni: Le Conseguenze di un Ricorso Inammissibile
La dichiarazione di inammissibilità non è priva di conseguenze. Ai sensi dell’articolo 616 del codice di procedura penale, quando un ricorso viene dichiarato inammissibile, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento.
Condanna alle Spese e Sanzione Pecuniaria
Oltre alle spese processuali, la legge prevede anche il pagamento di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione viene inflitta a meno che non si dimostri che l’inammissibilità sia avvenuta senza colpa del ricorrente (un’ipotesi molto rara, come chiarito anche dalla Corte Costituzionale). In questo specifico caso, la somma è stata fissata in tremila euro. Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia, specialmente ai suoi gradi più alti, richiede serietà, precisione e il rispetto delle regole procedurali. Proporre un ricorso vago e non argomentato non è solo inutile, ma anche economicamente svantaggioso.
Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando è manifestamente infondato, privo di specificità nelle sue argomentazioni, del tutto assertivo e, in generale, non si confronta adeguatamente con la motivazione della sentenza che si sta impugnando.
Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso penale?
Comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, salvo l’assenza di colpa, al versamento di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende. Nel caso di specie, la sanzione è stata di tremila euro.
Qual era il difetto principale del ricorso esaminato in questa ordinanza?
Il difetto principale era che il ricorrente contestava la qualificazione giuridica del fatto (tentativo di furto con strappo) in modo generico e assertivo, senza articolare una critica specifica e puntuale contro la motivazione logica e congrua fornita dalla Corte d’Appello.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 1377 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 1377 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 21/11/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME nato il 03/01/2000
avverso la sentenza del 12/03/2024 della CORTE APPELLO di ROMA
dato avviso alle parti; udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
Motivi della decisione
COGNOME ricorre, a mezzo del difensore, avverso la sentenza di cui in epigrafe deducendo vizio motivazionale in relazione alla qualificazione giuridica del fatto.
Il motivo sopra richiamato è manifestamente infondato, in quanto assolutamente privo di specificità in tutte le sue articolazioni e del tutto assertivo.
Ne deriva che il proposto ricorso va dichiarato inammissibile.
Il ricorrente, in concreto, non si confronta adeguatamente con la motivazione della Corte di appello, che appare logica e congrua, nonché corretta in punto di diritto e pertanto immune da vizi di legittimità.
I giudici del gravame del merito, infatti, hanno motivatamente dato conto della ricorrenza degli elementi indicativi del tentativo di furto con strappo, avuto riguardo alle concrete modal della condotta accertate.
Essendo il ricorso inammissibile e, a norma dell’art. 616 cod. proc. pen, non ravvisandosi assenza di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità (Corte Cost. sent. n. 186 del 13.6.2000), alla condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento consegue quella al pagamento della sanzione pecuniaria nella misura indicata in dispositivo
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della cassa delle ammende.
Così deciso il 21 novembre 2024
Il Consigliere estensore
Il Presidente