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Ricorso inammissibile: motivi generici e condanna

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una condanna per lesioni stradali. L’ordinanza sottolinea che i motivi di appello non possono essere generici, ma devono contenere una critica specifica e argomentata della sentenza impugnata, altrimenti si procede alla condanna al pagamento delle spese e di un’ammenda.

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Pubblicato il 30 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: la Cassazione ribadisce i requisiti di specificità

Quando si impugna una sentenza, non basta semplicemente dissentire dalla decisione del giudice. È necessario presentare argomentazioni precise e circostanziate. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha confermato questo principio fondamentale, dichiarando un ricorso inammissibile perché i motivi addotti erano del tutto generici. Questo caso offre uno spunto prezioso per comprendere i requisiti formali che un atto di impugnazione deve possedere per superare il vaglio di ammissibilità.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine da una condanna per il reato di lesioni personali stradali (art. 590-bis c.p.), confermata sia in primo grado che in appello. L’imputata, tramite il suo difensore, ha proposto ricorso per Cassazione lamentando, in un unico motivo, la violazione del principio secondo cui la condanna può essere pronunciata solo se la responsabilità è accertata “oltre ogni ragionevole dubbio” (art. 533 c.p.p.). Sostanzialmente, la difesa criticava la sentenza d’appello per una presunta mancanza di motivazione adeguata a fugare ogni dubbio sulla colpevolezza.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha respinto il ricorso, dichiarandolo inammissibile. I giudici hanno ritenuto che la sentenza impugnata fosse, in realtà, sostenuta da un apparato argomentativo solido e coerente riguardo all’affermazione della responsabilità penale. Il problema risiedeva proprio nella formulazione del ricorso. Le censure mosse dalla difesa sono state giudicate “assolutamente generiche” e non specifiche, limitandosi a lamentare una carenza di motivazione senza però confrontarsi concretamente con le ragioni esposte dai giudici d’appello.

Le motivazioni e la specificità del ricorso inammissibile

La Corte ha ribadito un principio cardine del diritto processuale penale, sancito dagli articoli 581 e 591 del codice di procedura: i motivi di ricorso devono indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che giustificano la richiesta. Nel caso di specie, mancava un confronto diretto e puntuale con le argomentazioni della sentenza di secondo grado. Il ricorso inammissibile non può limitarsi a riproporre dubbi o ricostruzioni alternative dei fatti se queste sono già state attentamente esaminate e motivatamente respinte dal giudice d’appello. La Cassazione, citando un proprio precedente (sent. n. 53512/2014), ha chiarito che il principio “oltre ogni ragionevole dubbio” non può essere invocato nel giudizio di legittimità per valorizzare una duplicità di ricostruzioni fattuali già vagliata e risolta nei gradi di merito.

Conclusioni: L’importanza di un ricorso ben formulato

La decisione in esame è un monito importante: un ricorso per Cassazione non è una terza istanza di giudizio sui fatti. Per evitare una declaratoria di ricorso inammissibile, l’atto deve essere redatto con rigore tecnico, individuando i vizi specifici della sentenza impugnata e argomentando in modo puntuale le ragioni della presunta illegittimità. La genericità delle censure porta non solo al rigetto dell’impugnazione, ma anche alla condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, come avvenuto in questo caso.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi erano formulati in termini del tutto aspecifici e generici, senza un confronto puntuale con le argomentazioni della sentenza impugnata, violando così i requisiti di specificità richiesti dalla legge.

Cosa devono contenere i motivi di un ricorso per essere ammissibili?
Secondo la Corte, i motivi del ricorso, a pena di inammissibilità, devono indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta, confrontandosi direttamente con le giustificazioni fornite dal giudice nella decisione che si contesta.

È possibile invocare il principio ‘oltre ogni ragionevole dubbio’ in Cassazione per proporre una ricostruzione alternativa dei fatti?
No, questo principio non può essere invocato nel giudizio di legittimità per valorizzare ricostruzioni alternative dei fatti quando queste siano già state oggetto di una disamina puntuale e motivata da parte del giudice di appello.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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