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Ricorso inammissibile: motivi generici e assertivi

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una condanna per i reati di cui agli artt. 337 c.p. e 73 D.P.R. 309/1990. La decisione si fonda sulla genericità e assertività dei motivi presentati, che non erano idonei a contestare la sentenza di merito. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 15 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Genericità dei Motivi Conduce alla Condanna Definitiva

Presentare un ricorso in Cassazione è un passo cruciale nel sistema giudiziario, ma richiede il rispetto di requisiti formali e sostanziali molto stringenti. Un ricorso inammissibile non viene nemmeno esaminato nel merito, portando alla conferma immediata della sentenza precedente. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come la genericità e l’assertività dei motivi di appello possano essere fatali per l’esito del giudizio.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Bari. L’imputato era stato condannato per i reati previsti dall’art. 337 del codice penale (resistenza a un pubblico ufficiale) e dall’art. 73 del D.P.R. 309/1990 (produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope). Sperando di ribaltare la decisione, il condannato ha proposto ricorso per Cassazione, chiedendo il proscioglimento ai sensi dell’art. 129 del codice di procedura penale.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte, con l’ordinanza in esame, ha messo fine al percorso giudiziario del ricorrente in modo netto e definitivo. Il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputato, ma si ferma a un livello precedente: la valutazione della corretta formulazione del ricorso stesso. Oltre alla conferma della condanna, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Conseguenze di un Ricorso Inammissibile

La dichiarazione di inammissibilità ha conseguenze molto gravi. In primo luogo, la sentenza di condanna impugnata diventa definitiva e irrevocabile. In secondo luogo, scatta una sanzione economica a carico del ricorrente, che deve farsi carico non solo delle spese del procedimento, ma anche di una sanzione pecuniaria a favore dello Stato, come previsto dalla legge per disincentivare ricorsi palesemente infondati o presentati senza rispettare le regole procedurali.

Le Motivazioni della Decisione

Il cuore della decisione risiede nelle motivazioni addotte dalla Corte. I giudici hanno stabilito che i motivi presentati a sostegno del ricorso non erano consentiti dalla legge in sede di legittimità. Essi sono stati qualificati come ‘generici e meramente assertivi’. In pratica, il ricorrente si è limitato ad affermare l’esistenza di ragioni che avrebbero dovuto portare al suo proscioglimento, senza però argomentare in modo specifico e puntuale contro le ragioni giuridiche e fattuali su cui si basava la sentenza di condanna della Corte d’Appello. Un ricorso in Cassazione non può essere una semplice riproposizione delle proprie tesi, ma deve contenere una critica mirata e tecnica dei vizi logici o giuridici della decisione impugnata.

Le Conclusioni: L’Importanza della Specificità nel Ricorso

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: la specificità dei motivi di ricorso. Non è sufficiente contestare genericamente una sentenza di condanna. È indispensabile che la difesa articoli critiche precise, dettagliate e pertinenti, dimostrando dove e come i giudici dei gradi precedenti abbiano errato nell’applicare la legge o nel valutare le prove. Un ricorso inammissibile perché generico non solo è inutile per il condannato, ma comporta anche ulteriori costi. Questo caso serve da monito sull’importanza di affidarsi a una difesa tecnica competente, in grado di formulare atti che rispettino i rigorosi canoni richiesti dal giudizio di legittimità.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi addotti sono stati ritenuti ‘generici e meramente assertivi’, ovvero non sufficientemente specifici e dettagliati per contestare validamente la sentenza di condanna in sede di legittimità.

Quali erano i reati per cui il ricorrente era stato condannato?
Il ricorrente era stato condannato per i reati previsti dagli articoli 337 del codice penale (resistenza a un pubblico ufficiale) e 73 del D.P.R. n. 309/1990 (in materia di sostanze stupefacenti).

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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