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Ricorso inammissibile: motivi generici e abitualità

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una condanna per contrabbando. La decisione si fonda sulla genericità dei motivi di appello, che non contestavano efficacemente la sentenza precedente, e sull’impossibilità di applicare la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, a causa della quantità della merce e dei precedenti penali dell’imputato che ne dimostravano l’abitualità.

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Pubblicato il 12 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Conferma la Condanna

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di come la Corte di Cassazione valuti la fondatezza di un’impugnazione, delineando i confini entro cui un condannato può sperare di ottenere una revisione della propria sentenza. Il caso riguarda una condanna per contrabbando e culmina in una dichiarazione di ricorso inammissibile, una decisione che sottolinea l’importanza di presentare motivi di ricorso specifici e non meramente ripetitivi o generici. Analizziamo insieme i passaggi di questa vicenda processuale per comprendere i principi applicati dalla Suprema Corte.

I Fatti del Processo: Dal Tribunale alla Cassazione

La vicenda giudiziaria ha origine con una condanna emessa dal Tribunale di Palermo nel maggio 2023, con cui un individuo veniva ritenuto colpevole del reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, commesso nel maggio 2017. La pena inflitta era di 6 mesi di reclusione e 5.000 euro di multa. Questa sanzione si aggiungeva, in virtù della continuazione esterna, a una pena precedente stabilita da una sentenza del 2018, divenuta irrevocabile.

La Corte di Appello di Palermo, nel giugno 2024, confermava integralmente la decisione di primo grado. Contro questa sentenza, la difesa proponeva ricorso per Cassazione, articolando tre motivi principali: l’erronea declaratoria di inammissibilità dei primi due motivi d’appello, la mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.) e l’eccessività della pena.

L’Analisi della Cassazione sul Ricorso Inammissibile

La Suprema Corte ha esaminato ciascuno dei motivi presentati dalla difesa, giungendo a una conclusione netta: il ricorso è manifestamente infondato in ogni sua parte e, pertanto, deve essere dichiarato inammissibile.

La Genericità dei Primi Motivi d’Appello

Il primo motivo di ricorso contestava la decisione della Corte d’Appello di considerare generici i primi due motivi di impugnazione. La Cassazione ha respinto questa doglianza, osservando che, nonostante la Corte territoriale avesse qualificato i motivi come inammissibili, li aveva comunque esaminati nel merito, ritenendoli infondati con argomentazioni logiche e giuridicamente corrette. L’odierno ricorso, secondo la Corte, non si confrontava adeguatamente con tali argomentazioni, limitandosi a riproporre le stesse questioni senza superare il vaglio di specificità richiesto dall’art. 581 c.p.p.

L’Esclusione della Particolare Tenuità del Fatto

Il secondo motivo, relativo alla mancata applicazione dell’art. 131-bis c.p., è stato giudicato parimenti infondato. La Corte di Appello aveva già motivato in modo pertinente il suo rifiuto, sottolineando due elementi ostativi:
1. L’elevata quantità di tabacchi rinvenuti, pari a quasi tre volte la soglia di rilevanza penale.
2. I precedenti penali specifici a carico dell’imputato, che dimostravano una vera e propria abitualità nella condotta illecita.
Questi elementi, secondo la Cassazione, precludono in radice l’applicazione del beneficio della particolare tenuità del fatto.

La Congruità della Pena Inflitta

Anche il terzo motivo, che lamentava l’eccessività della pena, è stato respinto. La Corte ha ritenuto ragionevole la decisione dei giudici di merito di non mitigare ulteriormente la sanzione, già considerata benevola per l’applicazione della continuazione. La valutazione ha tenuto conto delle pregresse condanne a carico dell’imputato, tra cui una per rapina, e l’assenza di elementi concreti di positivo apprezzamento che potessero giustificare una pena più mite.

Le Motivazioni della Decisione della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha concluso che la motivazione della sentenza impugnata è sorretta da considerazioni razionali e giuridicamente corrette per ciascun tema affrontato. La difesa, al contrario, ha contrapposto a tali argomentazioni delle valutazioni di merito che esulano dal perimetro del giudizio di legittimità. La Suprema Corte, infatti, non può riesaminare i fatti del processo, ma solo verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione.

La declaratoria di inammissibilità, ai sensi dell’art. 616 c.p.p., comporta non solo la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali, ma anche al versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende, equitativamente fissata in tremila euro. Questa sanzione pecuniaria serve a scoraggiare la proposizione di ricorsi palesemente infondati che appesantiscono il sistema giudiziario.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche del Ricorso Inammissibile

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del processo penale: un ricorso, per avere successo, non può limitarsi a una critica generica della sentenza impugnata. È necessario che i motivi siano specifici, pertinenti e che si confrontino criticamente con la ratio decidendi del giudice precedente. Inoltre, la valutazione di istituti come la particolare tenuità del fatto non può prescindere da un’analisi complessiva della condotta e della personalità dell’imputato, dove l’abitualità del comportamento e i precedenti penali assumono un peso determinante. Per la difesa, ciò significa che la strategia processuale deve essere mirata e fondata su solide argomentazioni di diritto, evitando di trasformare il giudizio di legittimità in un terzo grado di merito.

Quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando i motivi sono manifestamente infondati e non si confrontano criticamente con le argomentazioni logico-giuridiche della sentenza impugnata, proponendo invece mere rivalutazioni dei fatti.

Perché nel caso di specie è stata esclusa l’applicazione della particolare tenuità del fatto?
La Corte ha escluso tale beneficio a causa di due fattori decisivi: l’elevata quantità di merce di contrabbando, quasi tre volte superiore alla soglia penale, e i precedenti penali specifici dell’imputato, che ne dimostravano l’abitualità nel commettere reati.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro, stabilita dal giudice, in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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