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Ricorso inammissibile: motivazione generica e furto

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una condanna per furto aggravato. L’appello è stato ritenuto generico perché si limitava a definire il fatto di ‘lieve entità’ senza una critica specifica e argomentata della sentenza impugnata, confermando che per un’impugnazione valida è necessario un confronto dialettico con le motivazioni del giudice di merito.

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Pubblicato il 1 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso inammissibile: perché la Cassazione boccia le impugnazioni generiche

Presentare un ricorso in Cassazione richiede rigore e specificità. Non è sufficiente esprimere un generico dissenso verso una sentenza di condanna; è necessario articolare una critica puntuale e argomentata. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ha ribadito questo principio fondamentale, dichiarando un ricorso inammissibile perché basato su motivazioni generiche. Questo caso offre uno spunto prezioso per comprendere i requisiti di ammissibilità di un’impugnazione e le conseguenze di una sua formulazione carente.

I Fatti del Caso

Un individuo veniva condannato in primo grado e successivamente in appello per il reato di furto aggravato. La condanna, a un anno e otto mesi di reclusione, era scaturita da un episodio avvenuto di notte all’interno di un esercizio commerciale. L’imputato aveva usato violenza su un distributore automatico cambiamonete, danneggiandolo per appropriarsi del contenuto. L’intera azione era stata ripresa da un sistema di videosorveglianza e l’autore del reato era stato riconosciuto dalle forze dell’ordine, già a conoscenza dei suoi precedenti.

Il Ricorso in Cassazione e la Motivazione Generica

Contro la sentenza della Corte d’Appello, la difesa proponeva ricorso per cassazione, lamentando un vizio di motivazione. Il nucleo centrale del ricorso si basava sull’affermazione che le modalità del fatto fossero di ‘lieve entità’, suggerendo quindi una valutazione della condotta meno severa. Tuttavia, questa affermazione non era supportata da alcun elemento concreto o da una critica specifica alla motivazione della Corte territoriale. Il ricorrente si limitava a richiamare principi astratti sull’obbligo di motivazione, senza però confrontarsi con le argomentazioni che avevano portato i giudici di merito a confermare la condanna.

Le Motivazioni della Cassazione sul Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, qualificandolo come manifestamente infondato e generico. Gli Ermellini hanno sottolineato che, secondo un orientamento giurisprudenziale consolidato, un atto di impugnazione deve contenere una chiara e specifica esposizione delle ragioni di diritto e di fatto su cui si basa. Una mera elencazione di lamentele o il richiamo a principi generali non è sufficiente.

Nel caso specifico, la Corte ha evidenziato come l’affermazione sulla ‘lieve entità’ del fatto fosse priva di qualsiasi specificazione concreta. Il ricorrente non aveva indicato quali elementi avrebbero dovuto portare a tale conclusione, né aveva individuato vizi logici o travisamenti delle prove nel ragionamento della Corte d’Appello. Al contrario, i giudici di merito avevano fornito una motivazione adeguata e logica, tenendo conto di elementi tutt’altro che lievi:

* L’uso di violenza sulle cose (colpi inferti al cambiamonete).
* L’orario notturno e il contesto (interno di un esercizio commerciale).
* Il riconoscimento certo dell’autore grazie ai video e alla conoscenza pregressa da parte della Polizia Giudiziaria.

L’appello, quindi, si sottraeva al necessario confronto dialettico con la sentenza impugnata, prefigurando una inammissibile richiesta di rilettura delle prove, attività preclusa nel giudizio di legittimità.

Conclusioni

La decisione riafferma un principio cardine del processo penale: l’impugnazione non è un’occasione per riesaminare il merito della vicenda, ma per controllare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione del giudice precedente. Un ricorso inammissibile è la conseguenza diretta di un’impostazione difensiva che non si confronta criticamente e specificamente con le ragioni della decisione che intende contestare. La pronuncia serve da monito: per accedere al giudizio di legittimità, è indispensabile formulare censure precise, dettagliate e pertinenti, pena la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Quando un ricorso per cassazione viene considerato generico?
Un ricorso è considerato generico quando si limita a enunciare principi astratti o affermazioni non supportate da elementi concreti, senza confrontarsi specificamente con le argomentazioni della sentenza che si sta impugnando.

Cosa deve contenere un atto di impugnazione per essere ammissibile?
Deve contenere una chiara e specifica esposizione delle ragioni di diritto e di fatto su cui si fonda, articolando una critica puntuale alla decisione impugnata e non una semplice elencazione di lamentele.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La parte che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e, se non vi è assenza di colpa, anche al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, come avvenuto nel caso di specie per un importo di 3.000 euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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