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Ricorso inammissibile: limiti della Cassazione

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato condannato per truffa. La decisione si fonda sul principio che il ricorso per cassazione non può trasformarsi in un nuovo giudizio sui fatti. La Corte sottolinea che il suo ruolo è valutare la logicità della motivazione della sentenza impugnata, non riesaminare le prove. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione per aver proposto un ricorso manifestamente infondato.

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Pubblicato il 22 luglio 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione non è un Terzo Grado di Giudizio

L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione offre un’importante lezione sui confini del processo penale, in particolare sul ruolo del ricorso in Cassazione. Spesso percepito erroneamente come un’ulteriore istanza per ridiscutere l’intera vicenda, questo grado di giudizio ha invece una funzione ben precisa. Con la sua decisione, la Corte ribadisce che un ricorso inammissibile è la conseguenza inevitabile quando si tenta di trasformare il giudice di legittimità in un giudice di merito.

Il Caso: Dalla Condanna per Truffa al Ricorso in Cassazione

La vicenda processuale ha origine da una condanna per il reato di truffa (art. 640 c.p.), emessa dal Tribunale e successivamente confermata dalla Corte di Appello. L’imputato, ritenuto responsabile di aver commesso il fatto illecito, decide di contestare la sentenza di secondo grado presentando ricorso alla Corte di Cassazione tramite il suo difensore.

I Motivi del Ricorso e il Ruolo del Giudice di Legittimità

L’appello si basava su due motivi principali:
1. Violazione di legge (art. 192 c.p.p.): Secondo la difesa, i giudici di merito avrebbero ignorato la cronologia dei fatti, giungendo a conclusioni errate sulla responsabilità dell’imputato.
2. Vizio di motivazione: Si contestava l’interpretazione data all’agire dell’imputato, considerato erroneamente come un raggiro tipico della truffa, mentre, secondo la difesa, rientrava nella normale prassi contrattuale.

La Corte di Cassazione, tuttavia, ha respinto nettamente queste argomentazioni, definendo il ricorso “manifestamente infondato” in entrambe le sue articolazioni.

La Decisione della Corte: un Ricorso Inammissibile

La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito delle accuse, ma si concentra sulla natura stessa del ricorso presentato. La Suprema Corte chiarisce che il suo compito non è quello di effettuare una “rilettura degli elementi di fatto” o di adottare “nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti”.

Il Tentativo di un Nuovo Giudizio di Merito

I giudici hanno evidenziato come il ricorrente, sotto la veste di una presunta violazione di legge e di un vizio di motivazione, stesse in realtà tentando di ottenere un nuovo giudizio di merito. Chiedeva alla Cassazione di fare ciò che è di competenza esclusiva dei giudici di primo e secondo grado: analizzare e soppesare le prove.

I Limiti del Vizio di Motivazione

La Corte ricorda che le censure ammissibili in sede di legittimità sono limitate a vizi specifici della motivazione: la sua totale mancanza, la sua manifesta illogicità o la sua contraddittorietà. Non sono invece ammissibili doglianze che attaccano la “persuasività”, l'”inadeguatezza” o la “mancanza di rigore” della motivazione, né quelle che propongono semplicemente una diversa interpretazione delle prove.

Le Motivazioni: La Differenza tra Giudice del Fatto e Giudice della Motivazione

La motivazione della Corte si fonda su un principio cardine del nostro ordinamento: la Corte di Cassazione è “giudice della motivazione”, non “giudice del fatto”. Anche dopo la riforma introdotta con la legge n. 46 del 2006, il suo ruolo è rimasto quello di assicurare l’uniforme interpretazione della legge e la tenuta logica delle decisioni giudiziarie, senza sostituirsi ai giudici di merito nella valutazione del compendio probatorio. Tentare di indurre la Corte a riesaminare le prove trasforma l’impugnazione in uno strumento improprio, destinato all’inammissibilità.

Conclusioni: Le Conseguenze di un Ricorso Inammissibile

L’ordinanza si conclude con due conseguenze dirette per il ricorrente. La prima è la condanna al pagamento delle spese processuali. La seconda, più gravosa, è il versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. Questa sanzione, prevista dall’art. 616 c.p.p., viene irrogata quando emerge un profilo di colpa nella proposizione del ricorso, come nel caso di un appello manifestamente infondato. La decisione serve quindi come monito: il ricorso in Cassazione è uno strumento prezioso di garanzia, ma il suo utilizzo deve essere rigoroso e pertinente ai vizi specifici che la legge consente di denunciare.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché, invece di denunciare vizi di legittimità come la mancanza o l’illogicità della motivazione, il ricorrente ha tentato di ottenere dalla Corte di Cassazione una nuova valutazione dei fatti e delle prove, un’attività che spetta esclusivamente ai giudici di merito.

Qual è la differenza tra un giudice di merito e la Corte di Cassazione?
Secondo la sentenza, il giudice di merito (Tribunale e Corte d’Appello) analizza i fatti e le prove per decidere il caso. La Corte di Cassazione, invece, è un giudice di legittimità e si limita a controllare che la legge sia stata applicata correttamente e che la motivazione della sentenza sia logica e non contraddittoria, senza riesaminare le prove.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
L’inammissibilità del ricorso ha comportato per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, a causa della colpa riscontrata nella proposizione di un ricorso manifestamente infondato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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