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Ricorso inammissibile: limiti del giudizio di Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una condanna per truffa. La decisione si fonda sul principio che i motivi di ricorso erano generici e miravano a una nuova valutazione delle prove, un’attività preclusa al giudice di legittimità. L’ordinanza ribadisce che il ruolo della Cassazione è verificare la logicità della motivazione della sentenza impugnata, non riesaminare i fatti.

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Pubblicato il 23 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione non Riesamina i Fatti

L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio dei limiti del giudizio di legittimità e delle ragioni che portano a dichiarare un ricorso inammissibile. Il caso riguarda un individuo condannato per truffa ai sensi dell’art. 640 del codice penale, che ha tentato di contestare la decisione della Corte d’Appello davanti alla Suprema Corte. Tuttavia, il suo tentativo si è scontrato con i principi fondamentali che regolano il processo penale di ultima istanza.

I Fatti del Processo

Un soggetto, a seguito di una sentenza di condanna della Corte d’Appello, ha presentato ricorso per Cassazione. L’unico motivo di doglianza sollevato riguardava la presunta scorrettezza della motivazione posta a fondamento della sua dichiarazione di responsabilità penale. In sostanza, la difesa sosteneva che la decisione dei giudici di merito fosse errata, in quanto basata su una valutazione incompleta e sbagliata delle prove raccolte durante il processo.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato il ricorso totalmente inammissibile. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. La decisione della Corte d’Appello è così diventata definitiva.

Le Motivazioni: la Differenza tra Merito e Legittimità nel ricorso inammissibile

Il cuore della decisione risiede nella netta distinzione tra il giudizio di merito e il sindacato di legittimità. La Corte ha spiegato che il ricorso era stato formulato in una maniera non consentita. Le critiche (doglianze) erano state presentate in modo aspecifico e, soprattutto, miravano a ottenere una rivalutazione del materiale probatorio.

La funzione tipica dell’impugnazione davanti alla Cassazione non è quella di riesaminare i fatti o le prove per decidere chi ha ragione o torto, compito che spetta ai tribunali di primo e secondo grado (giudizio di merito). Il ruolo della Suprema Corte, come giudice di legittimità, è invece quello di verificare se la legge è stata applicata correttamente e se la motivazione della sentenza impugnata è logica, coerente e priva di vizi evidenti. Non può, quindi, sostituire la propria valutazione delle prove a quella, logicamente argomentata, del giudice di merito.

Nel caso specifico, la Corte ha ritenuto che il ricorrente stesse chiedendo proprio questo: un nuovo esame dei fatti, mascherato da critica alla motivazione. Poiché la motivazione della Corte d’Appello è stata giudicata esente da vizi logici, il ricorso è stato dichiarato ricorso inammissibile.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale per chiunque intenda presentare un ricorso in Cassazione. È inutile e controproducente limitarsi a contestare la valutazione delle prove fatta dal giudice precedente. Per avere successo, un ricorso deve concentrarsi su precise violazioni di legge o su vizi logici manifesti e specifici all’interno della motivazione della sentenza. In assenza di tali elementi, il ricorso verrà inevitabilmente respinto, con un conseguente aggravio di spese per il ricorrente e la conferma della condanna.

Per quale motivo principale il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché le doglianze difensive erano aspecifiche e tendevano a censurare la decisione richiedendo una rivalutazione del materiale probatorio, attività che non è consentita in sede di legittimità.

Qual è la funzione tipica di un’impugnazione davanti alla Corte di Cassazione?
La funzione tipica dell’impugnazione è quella della critica argomentata, che deve indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto a sostegno della richiesta. Il suo scopo è riscontrare l’esistenza di un apparato argomentativo logico, senza verificare la rispondenza della motivazione alle prove processuali.

Quali sono le conseguenze per il ricorrente quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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