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Ricorso inammissibile: limiti del concordato

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 7655/2024, ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro una sentenza di concordato in appello. La Corte ha ribadito che l’accordo tra le parti sulla pena implica una rinuncia a sollevare successive doglianze, salvo i rari casi di pena illegale o vizi del consenso. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 2 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile Dopo Concordato: La Cassazione Fissa i Paletti

L’istituto del concordato in appello rappresenta uno strumento di efficienza processuale, ma quali sono i suoi limiti? Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione chiarisce le conseguenze di un’impugnazione successiva a tale accordo, definendo quando un ricorso inammissibile non lascia spazio a ulteriori discussioni. Questa pronuncia è fondamentale per comprendere la natura vincolante dell’accordo tra le parti e le preclusioni che ne derivano.

Il Caso in Esame

Il caso origina dal ricorso di un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello di Milano, emessa a seguito di un ‘concordato’ ai sensi dell’art. 599-bis del codice di procedura penale. Il ricorrente lamentava che la Corte di merito non avesse specificato a quale delle ipotesi di reato contestate (detenzione o cessione di sostanze stupefacenti) si riferisse la pena base. Tuttavia, la sua richiesta di concordato era già stata accolta nel precedente grado di giudizio.

I Limiti del Ricorso in Cassazione dopo un Concordato

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, fornendo una spiegazione chiara e netta. Quando le parti, accusa e difesa, raggiungono un accordo sulla pena in appello, questo patto implica una rinuncia implicita a sollevare in futuro qualsiasi altra doglianza sui punti concordati. Questo principio vale anche per questioni che, in altre circostanze, potrebbero essere rilevate d’ufficio dal giudice.

La Suprema Corte ha specificato che esistono solo due eccezioni a questa regola ferrea:
1. L’applicazione di una pena illegale: Se la pena concordata è contraria alla legge per specie o quantità.
2. Vizi nella formazione della volontà: Se emergono motivi relativi a un difetto nel consenso dell’imputato o del pubblico ministero all’accordo.

Nel caso di specie, nessuna di queste due situazioni era presente. La doglianza del ricorrente riguardava un aspetto della motivazione della pena che, accettando il concordato, aveva implicitamente rinunciato a contestare.

Le Conseguenze di un Ricorso Inammissibile

L’ordinanza ha inoltre applicato le severe conseguenze previste dall’articolo 616 del codice di procedura penale per i casi di ricorso inammissibile. Non ravvisando un’assenza di colpa da parte del ricorrente nel proporre un’impugnazione palesemente infondata, la Corte lo ha condannato a:

* Pagare le spese del procedimento.
* Versare una sanzione pecuniaria di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

Le motivazioni della Corte

Le motivazioni della Corte si fondano su un consolidato orientamento giurisprudenziale. L’accordo previsto dall’art. 599-bis c.p.p. ha una natura negoziale che cristallizza la decisione sui punti oggetto dell’accordo stesso. Permettere un successivo ricorso su tali punti svuoterebbe di significato l’istituto, trasformandolo in una mera tappa processuale anziché in una definizione concordata del giudizio. La rinuncia a dedurre ulteriori motivi è quindi l’effetto logico e giuridico dell’accordo stesso, che mira a una rapida e definitiva chiusura della controversia penale.

Conclusioni

La decisione della Cassazione rafforza la natura tombale del concordato in appello. Gli avvocati e i loro assistiti devono essere pienamente consapevoli che l’adesione a questa procedura comporta una rinuncia quasi totale a future impugnazioni dinanzi alla Suprema Corte. La scelta del concordato deve essere, pertanto, attentamente ponderata, valutando tutti gli aspetti della sentenza che si intende ‘patteggiare’, poiché una volta siglato l’accordo, le porte per un riesame in Cassazione si chiudono, salvo le ristrettissime eccezioni previste dalla legge.

È possibile presentare ricorso in Cassazione per qualsiasi motivo dopo aver raggiunto un accordo sulla pena in appello (concordato)?
No. Secondo la Corte, l’accordo tra le parti sulla pena implica la rinuncia a dedurre nel successivo giudizio di legittimità ogni diversa doglianza, anche se relativa a questioni che sarebbero rilevabili d’ufficio.

Quali sono le uniche eccezioni che permettono di impugnare una sentenza emessa a seguito di concordato in appello?
Le uniche eccezioni riguardano l’irrogazione di una pena illegale oppure motivi relativi a vizi nella formazione della volontà della parte di accedere al concordato o nel consenso del pubblico ministero.

Cosa succede se si presenta un ricorso che viene dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile per colpa del ricorrente, quest’ultimo viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una sanzione pecuniaria, in questo caso fissata in 3.000 euro, in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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