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Ricorso inammissibile: limiti alla Cassazione

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una condanna per vari reati. L’ordinanza sottolinea che la Corte non può riesaminare i fatti, ma solo verificare la corretta applicazione della legge. I motivi del ricorso, basati su una diversa interpretazione dei fatti e su un vizio di motivazione, sono stati respinti, portando alla condanna del ricorrente al pagamento delle spese e di un’ammenda.

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Pubblicato il 27 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Non Può Rileggere i Fatti

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale del nostro sistema giudiziario: il suo ruolo non è quello di un terzo grado di giudizio sul merito, ma di un controllo sulla legittimità delle decisioni. Il caso in esame offre un chiaro esempio di quando un ricorso inammissibile viene dichiarato tale perché tenta, in sostanza, di ottenere una nuova valutazione dei fatti, compito che spetta esclusivamente ai giudici di primo e secondo grado.

La Vicenda Processuale

Il ricorrente era stato condannato in primo grado dal Tribunale di Ravenna per una serie di reati, tra cui resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e false dichiarazioni. La Corte d’Appello di Bologna aveva parzialmente riformato la sentenza, dichiarando il non doversi procedere per il reato di violazione di domicilio per mancanza di querela e rideterminando la pena, ma confermando nel resto la responsabilità penale dell’imputato.

Contro questa decisione, l’imputato ha proposto ricorso per Cassazione, affidandosi a due principali motivi di doglianza.

I Motivi del Ricorso: Vizio di Motivazione e Violazione di Legge

Il ricorso si fondava essenzialmente su due punti:
1. Vizio di motivazione: Il ricorrente sosteneva che la Corte d’Appello non avesse motivato adeguatamente le ragioni per cui le azioni degli agenti di polizia fossero state ritenute legittime.
2. Violazione di legge: Si lamentava la mancata applicazione dell’articolo 339-bis del codice penale, basando però questa censura su una ricostruzione dei fatti diversa da quella accertata nei precedenti gradi di giudizio.

La Decisione della Corte: La Logica dietro un ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione ha respinto entrambi i motivi, dichiarando il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito delle argomentazioni difensive, ma si ferma a un livello procedurale, spiegando perché tali argomentazioni non possono essere prese in considerazione in sede di legittimità.

Le Motivazioni

La Suprema Corte ha chiarito in modo netto i limiti del proprio intervento. Riguardo al primo motivo, lo ha definito “manifestamente infondato”, poiché la Corte d’Appello aveva, al contrario, spiegato in modo sufficiente i presupposti fattuali che giustificavano l’operato degli agenti.

Ancora più significativo è il ragionamento sul secondo motivo. La Corte ha spiegato che il ricorrente non stava denunciando un errore di diritto, ma stava proponendo una “ricostruzione fattuale diversa da quella accolta dai giudici di merito”. Questo tentativo si traduce in una “inammissibile rilettura alternativa delle fonti probatorie”. La Cassazione ricorda che il suo compito non è stabilire quale sia “la migliore possibile ricostruzione dei fatti”, ma solo “verificare l’esistenza, la logicità e la coerenza delle argomentazioni offerte” dal giudice del merito. Poiché la motivazione della sentenza impugnata era logica e coerente, ogni tentativo di rimettere in discussione i fatti è precluso.

Le Conclusioni

La dichiarazione di inammissibilità ha comportato conseguenze significative per il ricorrente. Ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa pronuncia cristallizza la decisione della Corte d’Appello, rendendo definitiva la condanna. La vicenda serve come monito sull’importanza di strutturare un ricorso per Cassazione sui soli vizi di legittimità consentiti dalla legge, evitando di trasformarlo in un improprio tentativo di appello mascherato.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano manifestamente infondati e tentavano di ottenere una nuova valutazione dei fatti, attività che non rientra nelle competenze della Corte di Cassazione.

Cosa significa che la Corte di Cassazione non riesamina il merito della causa?
Significa che il suo compito non è stabilire nuovamente come si sono svolti i fatti o valutare le prove, ma solo controllare che i giudici dei gradi precedenti abbiano applicato correttamente la legge e abbiano fornito una motivazione logica e non contraddittoria per la loro decisione.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende, il cui importo è stabilito dal giudice.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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