Ricorso Inammissibile in Cassazione: Quando l’Appello Costa Caro
Presentare un’impugnazione contro una decisione giudiziaria è un diritto fondamentale, ma deve essere esercitato con cognizione di causa. Un ricorso inammissibile, specialmente davanti alla Corte di Cassazione, non solo non porta al risultato sperato, ma può comportare significative conseguenze economiche. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di questa dinamica, sottolineando l’importanza di formulare motivi di ricorso specifici e pertinenti.
I Fatti del Caso: Un’Assoluzione Contestata
La vicenda trae origine da un procedimento penale per il reato di molestia o disturbo alle persone (art. 660 c.p.). Inizialmente, la Corte d’Appello aveva confermato l’assoluzione dell’imputato. La parte civile, ovvero la persona che si riteneva offesa dal reato, non accettando la decisione, ha proposto ricorso per Cassazione. La tesi della ricorrente era che la condotta dell’imputato integrasse pienamente il reato contestato, soprattutto in considerazione di una sua particolare condizione di fragilità, e che la Corte d’Appello avesse errato nel valutarne la rilevanza penale.
La Decisione della Corte di Cassazione e il Ricorso Inammissibile
La Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. Questa decisione non è entrata nel merito della questione (cioè non ha stabilito se l’imputato fosse colpevole o innocente), ma si è fermata a un livello preliminare, di pura procedura. La Corte ha ritenuto che il ricorso fosse manifestamente infondato e, soprattutto, aspecifico. Questo significa che la parte ricorrente non ha sollevato critiche nuove e puntuali contro la sentenza d’appello, ma si è limitata a riproporre le stesse identiche doglianze già esaminate e respinte nel grado precedente. Un ricorso, per essere ammissibile, deve confrontarsi specificamente con le motivazioni della sentenza che si impugna, spiegando perché e dove il giudice precedente avrebbe sbagliato. In mancanza di questo confronto critico, l’atto è considerato generico e, quindi, non meritevole di essere esaminato.
Le Motivazioni della Suprema Corte
La Corte ha motivato la sua decisione sottolineando che il motivo di ricorso si rivelava del tutto “aspecifico”, poiché non si confrontava con le argomentazioni della sentenza impugnata che avevano già affrontato e risolto le questioni sollevate. Riproporre le medesime ragioni di doglianza senza criticare la logica della decisione precedente equivale a chiedere un terzo grado di giudizio sul merito dei fatti, cosa non consentita in sede di legittimità. La Cassazione, infatti, non è un “terzo grado” di giudizio dove si rivalutano le prove, ma un giudice della legittimità, che controlla la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione. Per questa ragione, la manifesta infondatezza e l’aspecificità dei motivi hanno condotto inevitabilmente alla declaratoria di inammissibilità.
Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche
Le conseguenze di un ricorso inammissibile sono severe. Ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, la parte che ha proposto il ricorso viene condannata non solo al pagamento delle spese del procedimento, ma anche al versamento di una somma di denaro in favore della cassa delle ammende. Nel caso di specie, la somma è stata fissata in 3.000 euro. Questa sanzione ha lo scopo di disincentivare impugnazioni dilatorie o palesemente infondate. La lezione pratica è chiara: prima di impugnare una sentenza, è cruciale condurre un’analisi approfondita per verificare la sussistenza di validi motivi di critica alla decisione, che siano specifici e non una mera ripetizione di argomenti già sconfessati. In caso contrario, il tentativo di ottenere giustizia può trasformarsi in un ulteriore costo economico.
Quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando è manifestamente infondato, cioè privo di basi legali evidenti, o quando i suoi motivi sono aspecifici, ovvero non si confrontano criticamente con le ragioni della sentenza impugnata ma si limitano a ripetere argomentazioni già respinte.
Cosa succede se un ricorso viene dichiarato inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata, ai sensi dell’art. 616 c.p.p., al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una sanzione pecuniaria (nel caso specifico, 3.000 euro) a favore della cassa delle ammende.
Perché è importante formulare motivi di ricorso specifici?
È fondamentale perché la Corte di Cassazione non è un terzo grado di giudizio sul merito, ma un giudice di legittimità. Il ricorso deve quindi dimostrare un errore di diritto o un vizio logico nella motivazione della sentenza precedente, e non semplicemente riproporre una diversa valutazione dei fatti.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 45937 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 45937 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME
Data Udienza: 24/10/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: dalla parte civile COGNOME NOME nato a CAGLIARI il 05/08/1993 nel procedimento a carico di:
COGNOME NOME nato a CUNEO il 05/06/1978
avverso la sentenza del 14/02/2024 della CORTE APPELLO di CAGLIARI
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
RITENUTO IN FATTO
La Corte di Appello di Cagliari con sentenza del 14 febbraio 2024 confermava l’assoluzione di COGNOME NOME dal reato di cui all’art. 660 cod pen contestato come commesso in danno di COGNOME NOME.
Avverso detta sentenza proponeva ricorso la parte civile COGNOME NOME lamentando con un unico motivo la mancanza, contraddittorietà o manifesta illogicità della motivazione.
La ricorrente riteneva che, contrariamente a quanto ritenuto nell’impugnato provvedimento, la condotta tenuta da COGNOME ai danni della COGNOME integrasse il contestato reato, avendo arrecato molestia o/o disturbo alla persona offesa, ciò in ragione anche della particolare condizione di fragilità in cui versava la vittima.
CONSIDERATO IN DIRITTO
Il ricorso è inammissibile, in quanto manifestamente infondato.
Il ricorrente ripropone nel giudizio di legittimità le medesime ragioni di doglianza proposte in appello e superate dall’impugnata sentenza che ne ha dato conto.
Pertanto, il motivo di ricorso si appalesa del tutto aspecifico poiché non si raffronta con le argomentazioni censurate che tali doglianze hanno affrontato e risolto.
All’inammissibilità del ricorso consegue, ai sensi dell’art. 616 c.p.p., la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e – alla luce della sentenza 13 giugno 2000, n. 186 della Corte costituzionale e in mancanza di elementi per ritenere che «la parte abbia proposto il ricorso senza versare in colpa nella determinazione della causa di inammissibilità» – della somma di euro 3000 a favore della cassa delle ammende, tenuto conto dell’evidente inammissibilità dei motivi di impugnazione
PQM
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e della somma di euro tremila in favore della cassa delle ammende.
Così deciso il 24/10/2024