Ricorso Inammissibile: Analisi di una Decisione della Cassazione
Intraprendere la via del ricorso in Cassazione è un passo delicato che richiede fondamenta giuridiche solide. Quando un’impugnazione manca di tali basi, il rischio è che venga dichiarata un ricorso inammissibile, con conseguenze non solo processuali ma anche economiche per chi lo ha proposto. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di questa dinamica, sottolineando l’importanza di una corretta valutazione delle prove nei gradi di merito e dei limiti del giudizio di legittimità.
Il Contesto Processuale
Il caso ha origine da una sentenza di condanna a due anni di reclusione emessa dal Tribunale e successivamente confermata dalla Corte d’Appello. L’imputata era stata ritenuta colpevole di aver concorso in un reato. Insoddisfatta della decisione, la difesa ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, articolando un unico motivo di impugnazione. Nello specifico, si lamentava un presunto vizio di motivazione e un’errata applicazione della legge da parte della Corte d’Appello nel ritenere provata la sua responsabilità penale.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Suprema Corte ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputata, ma si ferma a un livello precedente, quello della validità stessa dell’impugnazione. La Corte ha stabilito che le argomentazioni proposte dalla difesa erano manifestamente infondate e non idonee a mettere in discussione la logicità e la correttezza della sentenza impugnata. Di conseguenza, oltre a rigettare il ricorso, la Corte ha condannato la ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.
Le Motivazioni della Cassazione: Perché il Ricorso è Inammissibile?
La motivazione della Corte di Cassazione si fonda su un principio cardine del nostro ordinamento: il ruolo del giudice di legittimità. La Suprema Corte non è un terzo grado di giudizio dove si possono rivalutare i fatti o le prove, come le testimonianze. Il suo compito è verificare che la legge sia stata applicata correttamente e che la motivazione della sentenza sia logica, coerente e non contraddittoria.
Nel caso di specie, i giudici hanno ritenuto che la Corte d’Appello avesse svolto il proprio compito in modo impeccabile. La valutazione delle prove, in particolare le dichiarazioni rese durante un’udienza cruciale, è stata considerata esente da vizi logici. La Corte territoriale aveva adeguatamente spiegato perché, sulla base di quelle prove, si potesse affermare con certezza che l’imputata avesse quantomeno concorso alla realizzazione del reato. Poiché il ricorso tentava, in sostanza, di ottenere una nuova e diversa valutazione delle prove, cosa preclusa in sede di legittimità, è stato giudicato manifestamente infondato. La condanna alle spese e alla sanzione pecuniaria, come previsto dall’art. 616 del codice di procedura penale, è la diretta conseguenza della declaratoria di inammissibilità, in assenza di prove che la ricorrente abbia agito senza colpa nel proporre un’impugnazione priva di speranze.
Conclusioni: Implicazioni Pratiche e Costi del Ricorso Infondato
Questa ordinanza ribadisce un messaggio importante: il ricorso per cassazione non è uno strumento per tentare la sorte, ma un rimedio giuridico serio che deve basarsi su specifici vizi di legge della sentenza impugnata. Proporre un ricorso inammissibile perché manifestamente infondato non solo non porta al risultato sperato, ma comporta anche costi significativi. La condanna al pagamento di una somma a favore della Cassa delle ammende serve proprio a sanzionare l’abuso dello strumento processuale, che impegna inutilmente le risorse della giustizia. Per i cittadini e i loro difensori, questa decisione serve da monito a valutare con estremo rigore le reali possibilità di successo prima di adire la Suprema Corte, concentrandosi esclusivamente sui profili di legittimità e non su una mera rilettura dei fatti già ampiamente vagliati nei precedenti gradi di giudizio.
Cosa significa che un ricorso è ‘manifestamente infondato’?
Significa che le argomentazioni legali presentate nell’appello sono così evidentemente prive di pregio e di possibilità di accoglimento che la Corte le respinge senza necessità di un esame approfondito nel merito della questione.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso dichiarato inammissibile?
La parte che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e, come in questo caso, di una sanzione pecuniaria (fissata in 3.000 euro) da versare alla Cassa delle ammende per aver gravato inutilmente il sistema giudiziario.
Perché la Cassazione non ha riesaminato le prove del processo?
La Corte di Cassazione è un giudice di legittimità, non di merito. Il suo compito non è quello di rivalutare le prove o i fatti (come le dichiarazioni testimoniali), ma solo di controllare che i giudici dei gradi inferiori abbiano applicato correttamente la legge e abbiano motivato la loro decisione in modo logico e coerente.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 12051 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 12051 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 06/12/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME nato a SASSARI il 12/11/1989
avverso la sentenza del 13/02/2024 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di SASSARI
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
Ritenuto che con sentenza depositata il 22 aprile 2024 la Corte di appello di Cagliari – Sezione distaccata di Sassari – corretto l’errore materiale occorso, confermava la sentenza del 6 maggio 2022 con cui il Tribunale di Sassari aveva condannato NOME alla pena di anni 2 di reclusione avendola ritenuta colpevole del reato ascritto al capo 2 dell’imputazione;
che avverso detta sentenza ha proposto ricorso per cassazione la prevenuta articolando un unico motivo di impugnazione con cui eccepiva il vizio di motivazione e l’erronea applicazione della legge con riferimento alla statuizione di reità.
Considerato che il ricorso è inammissibile;
che il motivo di impugnazione in esso contenuto risulta manifestamente infondato in quanto la Corte territoriale con valutazione esente da vizi logici, ha correttamente ritenuto provata la responsabilità dell’imputata in ordine al reato contestato dando rilievo alle risultanze probatorie derivanti dalle dichiarazione rese nel corso dell’udienza del giorno 4 febbraio 2022 da cui si trae la certezza che la COGNOME abbia quantomeno concorso al fatto di cui al capo 2 dell’imputazione;
che il ricorso devo perciò essere dichiarato inammissibile e, tenuto conto della sentenza 13 giugno 2000, n. 186, della Corte costituzionale nonché rilevato che nella fattispecie non sussistono elementi per ritenere che «la parte abbia proposto il ricorso senza versare in colpa nella determinazione della causa di inammissibilità», alla declaratoria dell’inammissibilità del ricorso consegue, a norma dell’art. 616 cod. proc. pen., la condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali nonché della somma equitativamente fissata in C 3.000,00 in favore della Cassa delle ammende.
PER QUESTI MOTIVI
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di C 3.000,00 in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma, il 6 dicembre 2024
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