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Ricorso inammissibile: la specificità è essenziale

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile presentato da due imputati contro una condanna per tentata estorsione. La decisione si fonda sulla genericità e mancanza di specificità dei motivi di appello, che non contestavano puntualmente le argomentazioni della sentenza impugnata. Di conseguenza, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Genericità Costa Cara

Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale del diritto processuale penale: la precisione è tutto. Quando si impugna una sentenza, non basta un generico dissenso; è necessaria una critica puntuale e argomentata. In caso contrario, il rischio concreto è quello di un ricorso inammissibile, con conseguente condanna alle spese e al pagamento di una sanzione. Analizziamo questa ordinanza per comprendere le ragioni dietro una decisione così netta e le lezioni che se ne possono trarre.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine dal ricorso presentato da due soggetti contro una sentenza della Corte d’Appello che li aveva condannati. Le accuse riguardavano il reato di tentata estorsione, previsto dall’articolo 629 del codice penale. Ciascun ricorrente aveva sollevato specifiche doglianze.

Il primo imputato contestava la quantificazione della pena (il cosiddetto trattamento sanzionatorio), ritenendola errata. Il secondo, invece, lamentava sia la mancata esclusione della recidiva sia il mancato riconoscimento di una circostanza attenuante.

Entrambi i ricorsi, tuttavia, sono naufragati prima ancora di poter essere esaminati nel merito.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato entrambi i ricorsi inammissibili. Questa decisione non entra nel vivo delle questioni sollevate (la pena era giusta? la recidiva andava esclusa?), ma si ferma a un gradino prima, rilevando un vizio formale insuperabile: la genericità dei motivi presentati.

La conseguenza di tale declaratoria è stata la condanna di entrambi i ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro ciascuno in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: L’Importanza della Specificità nel Ricorso Inammissibile

Il cuore della decisione risiede nell’articolo 591, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale, che sancisce l’inammissibilità dell’impugnazione per mancanza di specificità dei motivi. Ma cosa significa in pratica?

La Corte spiega che un ricorso non può essere una semplice lamentela. Deve essere un atto tecnico che:

1. Identifica chiaramente i capi o i punti della decisione impugnata che si intendono criticare.
2. Espone le ragioni di diritto che sostengono tale critica, creando una correlazione diretta tra l’argomentazione del ricorrente e quella del giudice di grado inferiore.

Nel caso del primo ricorrente, la contestazione sul trattamento sanzionatorio è stata giudicata generica perché non indicava con precisione quali passaggi della motivazione della Corte d’Appello fossero errati, né perché. Il ricorso si limitava a esprimere un dissenso, senza articolare una critica specifica e pertinente.

Analogamente, i motivi del secondo ricorrente (sulla recidiva e sull’attenuante) sono stati ritenuti privi di una puntuale enunciazione delle ragioni giuridiche e dei riferimenti alla motivazione dell’atto impugnato. In sostanza, anche in questo caso, mancava un confronto critico con la decisione della Corte d’Appello.

La Cassazione ha sottolineato che questa mancanza di specificità porta a un ricorso inammissibile, poiché impedisce al giudice di comprendere l’effettivo oggetto del contendere.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza offre un monito importante per chiunque intenda impugnare un provvedimento giudiziario. La redazione di un ricorso, specialmente in Cassazione, richiede un rigore formale e sostanziale assoluto. Non è sufficiente essere in disaccordo con una sentenza; è indispensabile dimostrare, punto per punto, dove e perché il giudice precedente avrebbe sbagliato, utilizzando argomentazioni giuridiche precise e pertinenti. Un’impugnazione generica non solo è destinata al fallimento, ma comporta anche ulteriori costi per il ricorrente, trasformando un tentativo di ottenere giustizia in un’ulteriore sanzione economica.

Perché i ricorsi sono stati dichiarati inammissibili?
I ricorsi sono stati dichiarati inammissibili perché erano generici e non rispettavano il requisito della specificità dei motivi, come richiesto dall’art. 591, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale.

Cosa significa che un motivo di ricorso è “generico”?
Significa che il motivo non indica chiaramente i punti della sentenza che si contestano e non espone le specifiche ragioni di diritto a sostegno della critica, mancando di un confronto diretto e puntuale con le argomentazioni della decisione impugnata.

Quali sono state le conseguenze per i ricorrenti a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
I ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro ciascuno in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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