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Ricorso inammissibile: la mera riproposizione dei motivi

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 27/11/2024, ha dichiarato un ricorso inammissibile in un caso di bancarotta. La decisione si fonda sul principio consolidato secondo cui non è possibile presentare in Cassazione un ricorso che si limiti a ripetere le stesse argomentazioni già esposte in appello, senza una critica specifica alla sentenza impugnata. Tale pratica ha comportato per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando Ripetere i Motivi d’Appello è Controproducente

Un ricorso inammissibile rappresenta uno degli esiti più negativi per chi si rivolge alla Corte di Cassazione. Non solo la richiesta viene respinta senza un esame nel merito, ma comporta anche conseguenze economiche significative. Una recente ordinanza della Suprema Corte ribadisce un principio fondamentale: il ricorso non può essere una mera fotocopia dell’atto di appello. Analizziamo insieme questa importante decisione.

I Fatti del Caso: Dalla Condanna per Bancarotta al Ricorso in Cassazione

Il caso trae origine da una condanna per reati di bancarotta, confermata dalla Corte di Appello di Napoli. L’imputato, ritenendo ingiusta la sentenza, decideva di presentare ricorso alla Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Tuttavia, l’atto presentato non ha superato il vaglio preliminare di ammissibilità.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile e la sua Logica

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso inammissibile. La ragione è netta e si basa su un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato. I giudici hanno rilevato che i motivi del ricorso riproducevano ‘pedissequamente’ le censure già sollevate nell’atto di appello. In altre parole, l’imputato si era limitato a ripresentare le stesse argomentazioni, aggiungendo solo espressioni generiche e assertive per contestare la correttezza della sentenza di secondo grado.

La Critica Puntuale: Elemento Essenziale del Ricorso

Il punto focale della decisione è che il ricorso per cassazione deve contenere una critica specifica e puntuale al provvedimento impugnato. Non è sufficiente ripetere ciò che si è già detto; è necessario analizzare le argomentazioni della Corte d’Appello e spiegare, in fatto e in diritto, perché sarebbero errate. Nel caso di specie, mancava completamente questo confronto critico con la motivazione della sentenza di secondo grado, rendendo di fatto il ricorso inammissibile.

Le Motivazioni della Decisione

Le motivazioni della Corte si fondano su un principio di economia processuale e di corretta funzione del giudizio di legittimità. La Cassazione non è un terzo grado di merito dove si possono ridiscutere i fatti, ma un organo che valuta la corretta applicazione della legge. Un ricorso che non si confronta con le ragioni della decisione impugnata non assolve a questa funzione. La Corte cita un precedente (Sez. 6, n. 23014 del 29/04/2021) per sottolineare come questa regola sia un pilastro del sistema. L’assenza di una critica specifica e argomentata trasforma il ricorso in un atto sterile, privo della capacità di innescare un reale controllo di legittimità. Di conseguenza, l’inammissibilità è la sanzione processuale prevista per questa carenza.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

Questa ordinanza è un monito per ogni difensore. La redazione di un ricorso per cassazione richiede uno sforzo argomentativo nuovo e specifico. È indispensabile ‘smontare’ la sentenza impugnata, pezzo per pezzo, evidenziandone i vizi logici e giuridici. La semplice riproposizione dei motivi d’appello non solo è inutile, ma è anche dannosa: oltre al rigetto, l’inammissibilità comporta la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata fissata in 3.000 euro. Una lezione chiara: in Cassazione, la qualità e la specificità della critica prevalgono sempre sulla quantità e sulla ripetizione.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché riproduceva in modo pedissequo le censure già presentate in appello, senza formulare una critica puntuale e specifica alle argomentazioni contenute nella sentenza impugnata.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro, stabilita equitativamente dal giudice, in favore della Cassa delle ammende. In questo caso, la somma è stata fissata in 3.000 euro.

Cosa deve contenere un ricorso per cassazione per essere considerato ammissibile?
Un ricorso per cassazione, per essere ammissibile, deve contenere una critica specifica al provvedimento impugnato. Non basta contestare genericamente la decisione, ma è necessario prendere in considerazione le argomentazioni del giudice precedente e confutarle in fatto e/o in diritto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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