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Ricorso inammissibile: la genericità dei motivi

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una condanna per tentato furto in abitazione. La decisione si fonda sulla genericità e indeterminatezza del motivo di appello, che non specificava gli elementi a sostegno della censura mossa alla sentenza impugnata, violando i requisiti di legge. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 10 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: la Guida della Cassazione sui Requisiti Essenziali

Nel processo penale, la redazione di un ricorso per Cassazione è un’attività che richiede massima precisione e rigore. Un errore nella formulazione dei motivi può condurre a una declaratoria di ricorso inammissibile, precludendo l’esame nel merito e rendendo definitiva la condanna. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio dei requisiti di specificità richiesti dalla legge e delle conseguenze del loro mancato rispetto.

I Fatti del Caso: Tentato Furto e la Condanna in Appello

La vicenda processuale ha origine da una condanna per il reato di tentato furto in abitazione. La decisione, emessa in primo grado, veniva confermata dalla Corte di Appello di Venezia. L’imputato, non rassegnandosi alla condanna, decideva di presentare ricorso per Cassazione, affidando le sue speranze a un unico motivo di impugnazione.

Il Ricorso in Cassazione e la Specificità dei Motivi

Il ricorrente lamentava un vizio di motivazione da parte della Corte di Appello, sostenendo che i giudici non avessero adeguatamente esaminato la possibile sussistenza di cause di non punibilità, come previsto dall’articolo 129 del codice di procedura penale. Tuttavia, la Suprema Corte ha immediatamente rilevato una criticità fondamentale nell’atto di impugnazione.

L’Analisi della Corte: Perché il Ricorso è Inammissibile?

La Cassazione ha giudicato il motivo di ricorso come “generico per indeterminatezza”. Secondo gli Ermellini, l’atto era privo dei requisiti prescritti dall’articolo 581, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale. Questa norma impone al ricorrente di indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. Nel caso di specie, il ricorrente si era limitato a denunciare una presunta mancanza di analisi, senza però indicare quali elementi concreti fossero stati trascurati dalla Corte di Appello. Questa genericità ha impedito alla Cassazione di individuare con precisione i rilievi mossi alla sentenza impugnata e, di conseguenza, di esercitare il proprio sindacato di legittimità.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha sottolineato che, a fronte di una motivazione della sentenza d’appello ritenuta “logicamente corretta”, il ricorrente aveva l’onere di contrapporre argomentazioni specifiche e puntuali. Non è sufficiente lamentare una generica omissione, ma è necessario esporre chiaramente quali aspetti del ragionamento del giudice di merito sarebbero errati e perché. La mancanza di questa specificità rende il ricorso un atto sterile, incapace di innescare un reale controllo giurisdizionale. Pertanto, l’unica conclusione possibile per la Corte è stata quella di dichiarare il ricorso inammissibile.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche e Onere delle Spese

La declaratoria di inammissibilità ha comportato due conseguenze dirette per il ricorrente. In primo luogo, la condanna per tentato furto è diventata definitiva. In secondo luogo, è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia di legittimità è subordinato al rispetto di precisi oneri di forma e sostanza, la cui inosservanza preclude ogni possibilità di revisione della decisione.

Perché un ricorso può essere dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando è privo dei requisiti prescritti dalla legge, come nel caso di un motivo formulato in modo generico e indeterminato, che non consente al giudice di individuare i rilievi mossi alla sentenza impugnata, in violazione dell’art. 581, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale.

Cosa si intende per ‘motivo generico’ in un ricorso?
Per motivo generico si intende una censura che non indica specificamente gli elementi di fatto e le ragioni di diritto su cui si fonda. Non è sufficiente lamentare un vizio di motivazione, ma è necessario spiegare perché la motivazione della sentenza impugnata sarebbe errata, fornendo argomenti concreti.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso dichiarato inammissibile?
La parte che ha proposto il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, il cui importo è stabilito dal giudice.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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