Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Chiude la Porta
La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha ribadito un principio fondamentale del nostro sistema processuale: non tutte le contestazioni possono essere portate al suo esame. Il caso in questione ha visto la dichiarazione di un ricorso inammissibile perché basato su motivi generici e fattuali, confermando così una condanna per furto pluriaggravato. Questa decisione offre uno spunto prezioso per comprendere i limiti del giudizio di legittimità e le conseguenze di un’impugnazione mal formulata.
I Fatti del Processo
Il percorso giudiziario ha inizio con una condanna per furto pluriaggravato in concorso, emessa dal Tribunale di primo grado. La sentenza è stata successivamente confermata dalla Corte d’Appello di Salerno, che ha ritenuto corrette le valutazioni del primo giudice. Non arrendendosi, l’imputato ha deciso di presentare ricorso alla Suprema Corte di Cassazione, tentando un’ultima via per ottenere l’annullamento della condanna.
Il Ricorso in Cassazione e il Motivo di Inammissibilità
L’imputato ha basato il suo ricorso su un unico motivo: la presunta violazione dell’articolo 533 del codice di procedura penale e un vizio di motivazione. In sostanza, lamentava che la sua colpevolezza non fosse stata provata “al di là di ogni ragionevole dubbio” e che le motivazioni della Corte d’Appello fossero insufficienti. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha subito rilevato una criticità insormontabile. Il motivo sollevato non era una vera e propria critica sull’applicazione della legge, ma piuttosto una serie di “doglianze in punto di fatto”. L’imputato, di fatto, chiedeva alla Suprema Corte di riesaminare le prove e dare una valutazione diversa da quella dei giudici di merito, un compito che non rientra nelle sue competenze. Per questo, il ricorso inammissibile è stato l’esito inevitabile.
Le Motivazioni della Suprema Corte
La Corte di Cassazione ha spiegato in modo chiaro perché il ricorso non potesse essere accolto. Il giudizio di Cassazione è una “sede di legittimità”, non un terzo grado di giudizio nel merito. Il suo ruolo non è quello di stabilire se l’imputato sia colpevole o innocente, ma di verificare che le leggi, sia sostanziali che processuali, siano state applicate correttamente dai giudici precedenti. Le critiche mosse dal ricorrente erano del tutto generiche e si limitavano a contestare l’interpretazione dei fatti data dalla Corte d’Appello, senza individuare un errore di diritto specifico e riconoscibile. Questo tipo di contestazione è precluso in Cassazione, rendendo l’impugnazione, come tale, inammissibile.
Le Conclusioni: Conseguenze della Dichiarazione di Inammissibilità
La dichiarazione di inammissibilità del ricorso ha comportato due conseguenze dirette e significative per il ricorrente. In primo luogo, la sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello è diventata definitiva, senza più possibilità di appello. In secondo luogo, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria serve a scoraggiare ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario. La decisione sottolinea quindi l’importanza cruciale, per la difesa, di formulare motivi di ricorso che rispettino i rigidi paletti del giudizio di legittimità, concentrandosi esclusivamente su questioni di diritto.
Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché l’unico motivo sollevato era del tutto generico e consisteva in contestazioni relative ai fatti del caso, non consentite in sede di legittimità.
Qual è il ruolo della Corte di Cassazione in un processo penale?
La Corte di Cassazione non riesamina le prove o i fatti (giudizio di merito), ma si limita a verificare la corretta applicazione delle norme di legge da parte dei giudici dei gradi precedenti (giudizio di legittimità).
Quali sono le conseguenze per chi presenta un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende. Inoltre, la sentenza impugnata diventa definitiva.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 11054 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 11054 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME
Data Udienza: 12/12/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME COGNOME nato il 08/10/1989
avverso la sentenza del 12/02/2024 della CORTE APPELLO di SALERNO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
MOTIVI DELLA DECISIONE
NOME COGNOME ricorre avverso la sentenza, in epigrafe indicata, della Corte di appello di Salerno che ha confermato la pronuncia di condanna resa il 07/04/2022 dal locale Tribunale in ordine al reato di furto pluriaggravato in concorso con altri.
Ritenuto che l’unico motivo sollevato (Violazione dell’art. 533 cod. proc pen. e vizio di motivazione) non è consentito in sede di legittimità, perché del tutto generico e costituito da doglianze in punto di fatto, come tali inammissibili;
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 12 dicembre 2024
Il Consigliere estensore