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Ricorso inammissibile: la decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una condanna per falsa testimonianza. L’appello è stato giudicato infondato e privo di una critica specifica alla decisione precedente, che è stata confermata per la sua logicità e coerenza. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 12 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: L’Analisi della Cassazione su un Appello Infondato

Quando si presenta un appello alla Suprema Corte di Cassazione, è fondamentale che questo sia redatto con rigore e precisione. Un ricorso inammissibile non solo non viene esaminato nel merito, ma comporta anche conseguenze economiche per chi lo propone. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio dei motivi che portano a tale esito, ribadendo l’importanza di una critica puntuale e fondata alla sentenza impugnata.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un imputato, a seguito della sua condanna da parte della Corte di Appello per il reato di falsa testimonianza, previsto dall’articolo 372 del codice penale. L’imputato, non accettando la decisione dei giudici di secondo grado, ha deciso di adire la Suprema Corte per ottenere l’annullamento della sentenza.

La Decisione sul ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione, dopo aver esaminato gli atti, ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione ha impedito ai giudici di entrare nel merito della questione, ovvero di valutare se la condanna per falsa testimonianza fosse giusta o meno. La declaratoria di inammissibilità ha comportato, inoltre, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista per aver intrapreso un’azione legale giudicata priva dei requisiti minimi di accoglibilità.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha basato la sua decisione su diverse ragioni, tutte riconducibili alla carente impostazione del ricorso. In primo luogo, uno dei motivi di appello è stato ritenuto addirittura ‘illeggibile’, evidenziando una grave negligenza nella sua redazione.

In secondo luogo, e questo è il punto cruciale, il ricorso è apparso privo di una ‘necessaria critica analisi’ delle argomentazioni che la Corte di Appello aveva posto a fondamento della sua decisione. In altre parole, il ricorrente non ha contestato in modo specifico e argomentato le ragioni della condanna, limitandosi probabilmente a una generica doglianza. La Cassazione ha sottolineato che il ricorso era, in ogni caso, ‘all’evidenza, infondato’. I giudici hanno infatti ritenuto che la motivazione della sentenza di appello fosse ‘lineare e logica’ nel dimostrare la sussistenza di tutti gli elementi costitutivi del reato di falsa testimonianza. Di fronte a una motivazione così solida, il ricorso non ha fornito argomenti validi per metterla in discussione.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del nostro sistema processuale: il ricorso in Cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si possono riesaminare i fatti. La Suprema Corte è un giudice di legittimità, il cui compito è verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione della sentenza impugnata. Un ricorso, per avere una possibilità di successo, deve essere specifico, tecnicamente ben redatto e deve attaccare in modo mirato le eventuali falle logiche o giuridiche della decisione precedente. Un appello generico, non critico o manifestamente infondato, come nel caso di specie, è destinato a essere dichiarato un ricorso inammissibile, con le conseguenti sanzioni economiche per il proponente. Questo serve da monito sulla serietà e il rigore richiesti nell’accesso alla giustizia di ultima istanza.

Quando un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Secondo l’ordinanza, un ricorso può essere dichiarato inammissibile se i motivi sono illeggibili, se manca una critica specifica e analitica delle argomentazioni della sentenza impugnata, o se appare manifestamente infondato.

Cosa ha significato in questo caso specifico che la motivazione della Corte d’Appello era ‘lineare e logica’?
Significa che i giudici di secondo grado avevano spiegato in modo coerente e consequenziale le ragioni per cui ritenevano provato il reato di falsa testimonianza, e il ricorso non è stato in grado di evidenziare alcuna contraddizione o errore in tale ragionamento.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha proposto il ricorso viene condannata a pagare le spese processuali e a versare una sanzione pecuniaria, in questo caso di 3.000 euro, alla Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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