Ricorso Inammissibile: L’Analisi della Cassazione su un Appello Infondato
Quando si presenta un appello alla Suprema Corte di Cassazione, è fondamentale che questo sia redatto con rigore e precisione. Un ricorso inammissibile non solo non viene esaminato nel merito, ma comporta anche conseguenze economiche per chi lo propone. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio dei motivi che portano a tale esito, ribadendo l’importanza di una critica puntuale e fondata alla sentenza impugnata.
I Fatti del Caso
Il caso trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un imputato, a seguito della sua condanna da parte della Corte di Appello per il reato di falsa testimonianza, previsto dall’articolo 372 del codice penale. L’imputato, non accettando la decisione dei giudici di secondo grado, ha deciso di adire la Suprema Corte per ottenere l’annullamento della sentenza.
La Decisione sul ricorso inammissibile
La Corte di Cassazione, dopo aver esaminato gli atti, ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione ha impedito ai giudici di entrare nel merito della questione, ovvero di valutare se la condanna per falsa testimonianza fosse giusta o meno. La declaratoria di inammissibilità ha comportato, inoltre, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista per aver intrapreso un’azione legale giudicata priva dei requisiti minimi di accoglibilità.
Le Motivazioni della Decisione
La Corte ha basato la sua decisione su diverse ragioni, tutte riconducibili alla carente impostazione del ricorso. In primo luogo, uno dei motivi di appello è stato ritenuto addirittura ‘illeggibile’, evidenziando una grave negligenza nella sua redazione.
In secondo luogo, e questo è il punto cruciale, il ricorso è apparso privo di una ‘necessaria critica analisi’ delle argomentazioni che la Corte di Appello aveva posto a fondamento della sua decisione. In altre parole, il ricorrente non ha contestato in modo specifico e argomentato le ragioni della condanna, limitandosi probabilmente a una generica doglianza. La Cassazione ha sottolineato che il ricorso era, in ogni caso, ‘all’evidenza, infondato’. I giudici hanno infatti ritenuto che la motivazione della sentenza di appello fosse ‘lineare e logica’ nel dimostrare la sussistenza di tutti gli elementi costitutivi del reato di falsa testimonianza. Di fronte a una motivazione così solida, il ricorso non ha fornito argomenti validi per metterla in discussione.
Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del nostro sistema processuale: il ricorso in Cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si possono riesaminare i fatti. La Suprema Corte è un giudice di legittimità, il cui compito è verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione della sentenza impugnata. Un ricorso, per avere una possibilità di successo, deve essere specifico, tecnicamente ben redatto e deve attaccare in modo mirato le eventuali falle logiche o giuridiche della decisione precedente. Un appello generico, non critico o manifestamente infondato, come nel caso di specie, è destinato a essere dichiarato un ricorso inammissibile, con le conseguenti sanzioni economiche per il proponente. Questo serve da monito sulla serietà e il rigore richiesti nell’accesso alla giustizia di ultima istanza.
Quando un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Secondo l’ordinanza, un ricorso può essere dichiarato inammissibile se i motivi sono illeggibili, se manca una critica specifica e analitica delle argomentazioni della sentenza impugnata, o se appare manifestamente infondato.
Cosa ha significato in questo caso specifico che la motivazione della Corte d’Appello era ‘lineare e logica’?
Significa che i giudici di secondo grado avevano spiegato in modo coerente e consequenziale le ragioni per cui ritenevano provato il reato di falsa testimonianza, e il ricorso non è stato in grado di evidenziare alcuna contraddizione o errore in tale ragionamento.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha proposto il ricorso viene condannata a pagare le spese processuali e a versare una sanzione pecuniaria, in questo caso di 3.000 euro, alla Cassa delle ammende.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 32333 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 32333 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 26/05/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a MARCIANISE il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 09/09/2024 della CORTE APPELLO di NAPOLI
dato avviso alle parti; udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
Visti gli atti e la sentenza impugnata condanna per il reato di cui all’art. 372 cod. pen.);
esaminati i motivi del ricorso (del quale il primo è illeggibile);
Ritenuto che lo stesso non appare scandito dalla necessaria critica analisi delle argomentazioni poste a base della decisione impugnata.
In ogni caso è, all’evidenza, infondato, quando si abbia riguardo alla lineare e logica motivazione con cui la decisione di appello, ritiene sussistenti gli elementi costitutivi del reato di cui all’art. 372 cod. pen.
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P. Q. M.
Il P GLYPH idente Il Cons. ‘ere stensore Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende. Così deciso il 26 maggio 2025