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Ricorso inammissibile: la Cassazione e i motivi

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una condanna per guida in stato di ebbrezza. L’appello è stato giudicato inammissibile perché i motivi presentati erano una mera ripetizione di quelli già respinti dalla Corte d’Appello, senza una critica specifica alla motivazione della sentenza impugnata. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 30 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Quando l’Appello è una Copia

Presentare un ricorso in Cassazione richiede requisiti precisi e non può essere una semplice ripetizione delle argomentazioni già esposte. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione chiarisce perché un ricorso inammissibile viene rigettato, sottolineando l’importanza di una critica puntuale e argomentata alla sentenza impugnata. Analizziamo un caso emblematico di guida in stato di ebbrezza per capire i principi procedurali applicati.

I Fatti del Caso: Condanna per Guida in Stato di Ebbrezza

Un automobilista veniva condannato in primo e secondo grado alla pena di otto mesi di arresto e 2.000 euro di ammenda per il reato di guida in stato di ebbrezza, previsto dall’articolo 186 del Codice della Strada. La condanna si basava sulle prove raccolte, che attestavano uno stato di alterazione alcolica rientrante nella fascia più grave prevista dalla legge.

I Motivi del Ricorso: Due Questioni Centrali

Tramite il proprio difensore, l’imputato proponeva ricorso per cassazione, basandolo su due motivi principali.

La Particolare Tenuità del Fatto

Il primo motivo lamentava la mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.). Secondo la difesa, il fatto contestato era di lieve entità e non abituale, e quindi non avrebbe dovuto essere punito.

Il Funzionamento dell’Etilometro

Il secondo motivo sollevava dubbi sul corretto funzionamento dell’etilometro utilizzato per l’accertamento. La difesa contestava l’omessa verifica della taratura e dell’omologazione periodica dello strumento, elementi che avrebbero potuto inficiare la validità della prova.

La Decisione della Cassazione: un Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso interamente inammissibile. Questa decisione non è entrata nel merito delle questioni sollevate, ma si è fermata a un livello procedurale, ritenendo che il ricorso non rispettasse i requisiti fondamentali per essere esaminato.

Le Motivazioni della Corte

Le motivazioni della Corte si fondano su un principio cardine del processo di cassazione: la funzione dell’impugnazione. I giudici hanno chiarito che il ricorso non può essere una mera riproposizione dei motivi già presentati e respinti in appello. Per essere ammissibile, deve contenere una critica specifica e argomentata delle ragioni che hanno portato la Corte d’Appello a decidere in un certo modo.

Nel caso specifico, la Corte ha osservato che i motivi presentati erano identici a quelli dell’atto di appello. La Corte territoriale li aveva già esaminati e motivatamente respinti. Il ricorrente, invece di confrontarsi criticamente con la motivazione della sentenza di secondo grado, si era limitato a reiterare le stesse doglianze. Questo comportamento processuale vanifica la funzione stessa del ricorso per cassazione, che non è un terzo grado di giudizio sui fatti, ma un controllo sulla corretta applicazione del diritto (legittimità).

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

La decisione sottolinea un aspetto fondamentale per chiunque intenda impugnare una sentenza in Cassazione. È inutile e controproducente limitarsi a ripetere argomenti già bocciati. L’atto di ricorso deve essere costruito come una critica puntuale alla sentenza di appello, evidenziando dove e perché i giudici di secondo grado avrebbero commesso un errore di diritto o un vizio di motivazione. In assenza di questo confronto critico, il ricorso inammissibile è l’esito più probabile, con la conseguente condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

Perché il ricorso dell’imputato è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché riproduceva e reiterava gli stessi motivi già presentati con l’atto di appello e motivatamente respinti dalla Corte territoriale, senza confrontarsi criticamente con gli argomenti utilizzati nella sentenza impugnata.

È sufficiente riproporre in Cassazione gli stessi motivi dell’appello?
No. La Corte di Cassazione chiarisce che la funzione tipica dell’impugnazione è la critica argomentata contro il provvedimento cui si riferisce. Un ricorso che non si confronta puntualmente con le motivazioni della sentenza impugnata, ma si limita a ripetere le stesse doglianze, è destinato all’inammissibilità.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile?
All’inammissibilità del ricorso consegue, per legge, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende. In questo caso, la somma è stata fissata in 3.000 euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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