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Ricorso inammissibile: la Cassazione e i motivi

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile poiché i motivi presentati erano una mera ripetizione di argomentazioni già valutate e respinte dalla Corte d’Appello. La ricorrente, condannata per i reati di cui agli artt. 707 e 495 c.p., contestava il riconoscimento della recidiva. A seguito della decisione, è stata condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 18 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando Ripetere gli Stessi Motivi Porta alla Condanna

Nel complesso mondo della procedura penale, l’accesso alla Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio, ma è un percorso con regole ben precise. Non tutte le doglianze possono essere esaminate. Un esempio chiaro emerge da una recente ordinanza, dove un ricorso inammissibile ha portato non solo alla conferma della condanna, ma anche a sanzioni aggiuntive per la ricorrente. Questo caso sottolinea un principio fondamentale: il ricorso per cassazione non è una terza istanza di giudizio sui fatti, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge.

I Fatti del Caso: L’Appello Contro la Recidiva

La vicenda processuale ha origine dalla condanna di un’imputata per i reati previsti dagli articoli 707 (possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli) e 495 (falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sull’identità) del codice penale. La condanna era stata confermata dalla Corte d’Appello di Firenze. L’imputata ha deciso di presentare ricorso alla Corte di Cassazione, focalizzando la sua difesa su un unico punto: la contestazione del riconoscimento della recidiva, ovvero l’aggravante applicata a chi commette un nuovo reato dopo una precedente condanna.

La Decisione della Corte: un Ricorso Inammissibile

La Suprema Corte ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. Questa decisione ha avuto due conseguenze immediate e significative per la ricorrente: la condanna al pagamento delle spese processuali sostenute per il giudizio di cassazione e il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. La decisione della Corte d’Appello è diventata, di fatto, definitiva.

Le Motivazioni: Perché un ricorso inammissibile è stato respinto?

La ragione alla base della decisione della Corte di Cassazione è netta e si fonda su un principio consolidato della procedura penale. I giudici hanno rilevato che l’unico motivo di ricorso presentato era ‘meramente riproduttivo’ di profili di censura già adeguatamente esaminati e respinti con argomenti giuridici corretti dal giudice di merito, ovvero dalla Corte d’Appello. In altre parole, la ricorrente non ha sollevato nuove questioni di legittimità o vizi procedurali, ma ha semplicemente riproposto le stesse argomentazioni già sconfessate nel grado precedente. La Corte di Cassazione non ha il compito di riesaminare i fatti o di valutare nuovamente argomenti già discussi, ma solo di verificare la corretta applicazione del diritto e la logicità della motivazione della sentenza impugnata. Poiché il ricorso mancava di originalità e di specificità critica verso la decisione d’appello, è stato giudicato privo dei requisiti per essere esaminato nel merito, determinandone la qualifica di ricorso inammissibile.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza offre un importante insegnamento pratico. Chi intende ricorrere in Cassazione deve formulare motivi specifici, pertinenti e, soprattutto, nuovi rispetto a quanto già dibattuto. Riproporre passivamente le stesse difese già rigettate in appello è una strategia destinata al fallimento, che può comportare ulteriori costi economici, come dimostra la condanna al pagamento delle spese e della sanzione alla Cassa delle ammende. La sentenza ribadisce la funzione della Cassazione come giudice di legittimità e non di merito, rafforzando la necessità di un approccio tecnico e rigoroso nella redazione degli atti di impugnazione.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché si limitava a riproporre gli stessi motivi di censura già esaminati e respinti dalla Corte d’Appello, senza introdurre nuove questioni giuridiche.

Qual era l’oggetto principale del ricorso presentato in Cassazione?
L’unico motivo di ricorso contestava il riconoscimento della recidiva, un’aggravante applicata alla pena della ricorrente.

Quali sono state le conseguenze economiche della dichiarazione di inammissibilità?
La ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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