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Ricorso inammissibile: la Cassazione conferma condanna

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un automobilista condannato per guida in stato di ebbrezza. I motivi, incentrati sulla presunta inattendibilità dell’etilometro, sull’erronea esclusione della particolare tenuità del fatto e sulla congruità della pena, sono stati giudicati generici e riproduttivi di censure già respinte. La Corte ha ribadito che un ricorso inammissibile non consente un nuovo esame del merito, confermando la decisione della Corte d’Appello.

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Pubblicato il 20 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando l’Appello in Cassazione non Supera il Vaglio di Legittimità

L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di come un ricorso inammissibile in materia penale porti alla cristallizzazione della condanna emessa nei gradi di merito. La vicenda riguarda un caso di guida in stato di ebbrezza, ma i principi espressi dalla Suprema Corte hanno una valenza generale e fondamentale per comprendere i limiti e le condizioni dell’accesso al giudizio di legittimità. Analizziamo nel dettaglio la decisione e le sue implicazioni.

I Fatti del Caso: Dalla Condanna per Guida in Stato di Ebbrezza al Ricorso in Cassazione

Un automobilista veniva condannato dalla Corte d’Appello per il reato di guida in stato di ebbrezza, previsto dall’art. 186 del Codice della Strada. Non rassegnandosi alla decisione, il suo difensore proponeva ricorso per cassazione, affidandolo a tre distinti motivi di doglianza.

I Motivi del Ricorso: Etilometro, Tenuità del Fatto e Pena

Il ricorrente contestava la sentenza d’appello su tre fronti principali:

1. Violazione di legge sull’attendibilità dell’etilometro: Si lamentava la mancata prova della regolarità dello strumento utilizzato per l’alcoltest, sostenendo che l’onere di dimostrarne l’omologazione e la revisione periodica gravasse interamente sull’accusa.
2. Erronea esclusione della particolare tenuità del fatto: Secondo la difesa, i giudici di merito avevano negato l’applicazione dell’art. 131-bis c.p. basandosi unicamente sull’elevato tasso alcolemico, senza considerare altre circostanze favorevoli all’imputato.
3. Irrazionalità della pena: Infine, si riteneva la pena inflitta sproporzionata rispetto alle modalità della condotta e alla personalità dell’imputato.

La Decisione della Cassazione: Analisi di un Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, con una motivazione densa di richiami giurisprudenziali, ha dichiarato il ricorso interamente inammissibile. La decisione si fonda su principi consolidati della procedura penale che meritano di essere approfonditi.

La questione dell’etilometro e l’onere della prova

La Corte ribadisce un orientamento pacifico: l’accusa ha l’onere di provare che l’etilometro è regolarmente omologato e revisionato. Tuttavia, una volta fornita questa prova (nel caso di specie, attraverso la testimonianza dell’agente operante), spetta all’imputato l’onere di allegare specifici elementi che ne mettano in dubbio il corretto funzionamento. Una contestazione generica, come quella proposta, non è sufficiente a invertire nuovamente l’onere probatorio. Il ricorso su questo punto è stato quindi ritenuto infondato.

La mancata applicazione della “particolare tenuità del fatto”

Anche il secondo motivo è stato respinto. La Corte ha evidenziato come i giudici di merito non si fossero limitati a considerare il solo dato numerico del tasso alcolemico. Essi avevano compiuto una valutazione complessiva, tenendo conto anche dell’orario del controllo (le otto del mattino), che lasciava presumere un tasso ancora più elevato nelle ore precedenti. Questa valutazione complessa e congiunta di tutte le peculiarità del caso concreto è esattamente ciò che la giurisprudenza (Sezioni Unite “Tushaj”) richiede per il giudizio sulla tenuità del fatto.

La genericità dei motivi come causa di un ricorso inammissibile

Il fulcro della decisione risiede nella natura stessa dei motivi proposti. La Cassazione ha rilevato come le censure fossero meramente riproduttive di argomentazioni già esaminate e correttamente respinte dalla Corte d’Appello, senza una critica puntuale e specifica delle ragioni poste a base della decisione impugnata. Un ricorso per cassazione non può essere una semplice ripetizione dei motivi d’appello, ma deve confrontarsi analiticamente con la motivazione della sentenza di secondo grado, evidenziandone vizi di legittimità (violazione di legge o vizi logici della motivazione) e non di merito.

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha spiegato che i motivi d’appello, soprattutto quelli relativi alla valutazione della prova e alla determinazione della pena, erano formulati in modo generico e miravano a ottenere un nuovo giudizio sul fatto, precluso in sede di legittimità. La motivazione della Corte d’Appello è stata giudicata logica, congrua e corretta in punto di diritto. In particolare, la Corte ha sottolineato come la dedotta violazione di norme costituzionali o della Convenzione EDU non possa costituire un motivo autonomo di ricorso, ma solo il fondamento per una questione di legittimità costituzionale, che nel caso di specie non era stata sollevata. L’inammissibilità del ricorso ha comportato, come per legge, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Le Conclusioni

Questa ordinanza riafferma con forza i paletti procedurali per l’accesso al giudizio di Cassazione. Un ricorso inammissibile è la conseguenza diretta di una strategia difensiva che non si adegua ai rigorosi canoni richiesti dall’art. 606 c.p.p. Non basta dissentire dalla decisione di merito; è necessario individuare e argomentare specifici vizi di legittimità, confrontandosi in modo critico con la sentenza impugnata. In assenza di tali requisiti, il ricorso non supera il filtro di ammissibilità e la condanna diventa definitiva, senza che la Suprema Corte possa entrare nel merito della vicenda.

Chi deve provare il corretto funzionamento dell’etilometro?
L’accusa deve provare che lo strumento è stato regolarmente omologato e sottoposto alle verifiche periodiche. Una volta che l’accusa ha adempiuto a tale onere, spetta alla difesa contestare in modo specifico il malfunzionamento dell’apparecchio, non essendo sufficiente una generica allegazione.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi erano generici, riproduttivi di censure già adeguatamente respinte dalla Corte d’Appello e non contenevano una critica specifica e puntuale delle argomentazioni della sentenza impugnata. In sostanza, miravano a una rivalutazione dei fatti, non consentita in sede di legittimità.

Perché non è stata riconosciuta la particolare tenuità del fatto?
La particolare tenuità del fatto non è stata riconosciuta perché il tasso alcolemico riscontrato era particolarmente elevato, quasi al limite della soglia più grave. Inoltre, i giudici hanno considerato l’orario del controllo (le otto del mattino), presumendo che il tasso fosse stato anche superiore in precedenza. Questa valutazione complessiva ha escluso la minima offensività richiesta dalla norma.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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