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Ricorso inammissibile: la Cassazione conferma

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 7511/2024, ha dichiarato un ricorso inammissibile in quanto manifestamente infondato. Il ricorrente contestava gli elementi oggettivi del reato e la qualificazione giuridica dei fatti, ma la Suprema Corte ha ritenuto la motivazione della Corte d’Appello logica, corretta e priva di vizi, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 2 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Conferma la Decisione di Merito

L’ordinanza n. 7511 del 2024 della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di come la giustizia affronti un ricorso inammissibile. Quando le argomentazioni di chi impugna una sentenza appaiono prive di fondamento in modo palese, la Suprema Corte interviene per porre fine al procedimento, confermando la stabilità delle decisioni dei giudici di merito. Analizziamo questo caso per comprendere meglio i criteri che guidano tale valutazione.

I Fatti del Processo

Il caso nasce dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Caltanissetta. Il ricorrente contestava la decisione dei giudici di secondo grado, mettendo in discussione la sussistenza stessa degli elementi oggettivi del reato per cui era stato condannato e, di conseguenza, la corretta qualificazione giuridica del fatto. In sostanza, la difesa sosteneva che i giudici avessero errato nell’interpretare i fatti e nell’applicare la legge.

L’Analisi della Corte di Cassazione sul Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha rapidamente liquidato come “manifestamente infondato”. Questo giudizio non entra nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputato, ma si concentra sulla qualità e sulla validità dei motivi presentati nell’atto di impugnazione. La Corte ha stabilito che le argomentazioni del ricorrente non erano in grado di scalfire la solidità della sentenza impugnata.

Le Motivazioni della Decisione

I giudici di legittimità hanno basato la loro decisione su una constatazione fondamentale: la Corte d’Appello aveva già fornito una motivazione completa, logica e giuridicamente corretta per il proprio convincimento. La sentenza di secondo grado, secondo la Cassazione, aveva esplicitato in modo ampio e con argomenti ineccepibili le ragioni della condanna.

Di fronte a una motivazione così solida, il ricorso è apparso privo di qualsiasi appiglio legale. La Suprema Corte ha sottolineato che non erano state riscontrate violazioni di legge né vizi motivazionali che potessero giustificare un annullamento della sentenza. Citando precedenti giurisprudenziali consolidati, i giudici hanno ribadito che un ricorso che si limita a riproporre le stesse questioni già adeguatamente risolte dai giudici di merito, senza individuare specifici errori di diritto, non può che essere dichiarato inammissibile.

Le Conclusioni: Spese e Sanzioni

L’esito del giudizio è stato netto. La dichiarazione di inammissibilità ha comportato due conseguenze dirette per il ricorrente. In primo luogo, la condanna al pagamento delle spese processuali sostenute per il giudizio di Cassazione. In secondo luogo, il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di ricorso inammissibile, volta a scoraggiare impugnazioni dilatorie o palesemente infondate. Con questa ordinanza, la sentenza della Corte d’Appello è diventata definitiva.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’ dalla Corte di Cassazione?
Significa che il ricorso non viene esaminato nel merito perché è ritenuto ‘manifestamente infondato’, ovvero privo in modo evidente di validi argomenti legali o di vizi nella sentenza impugnata.

Per quale motivo specifico il ricorso è stato ritenuto manifestamente infondato in questo caso?
Il ricorso è stato giudicato tale perché la Corte d’Appello aveva già spiegato in modo ampio, logico e giuridicamente corretto le ragioni della propria decisione, e il ricorso non ha evidenziato alcuna violazione di legge o vizio di motivazione.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso dichiarato inammissibile?
La persona che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro a titolo di sanzione (in questo caso, tremila euro) da versare alla Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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