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Ricorso inammissibile: il caso della doppia conforme

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una condanna per ricettazione di prodotti caseari. La decisione si fonda sul principio della “doppia conforme”, che limita il riesame dei fatti quando due sentenze precedenti sono identiche. Il ricorso è stato respinto anche per la genericità dei motivi e la mancata richiesta di sanzioni sostitutive nei tempi previsti.

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Pubblicato il 6 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la “Doppia Conforme” Sbarra la Strada in Cassazione

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale del nostro sistema processuale: in presenza di una “doppia conforme”, cioè due sentenze identiche emesse in primo e secondo grado, le possibilità di contestare la ricostruzione dei fatti si riducono drasticamente. Questo caso, che ha portato a dichiarare un ricorso inammissibile, riguarda un’accusa di ricettazione e ci offre spunti preziosi sui limiti del giudizio di legittimità e sulla specificità richiesta ai motivi di appello.

I Fatti di Causa

Il ricorrente era stato condannato sia in primo grado che in appello per il reato di ricettazione, per aver ricevuto e occultato una grande quantità di prodotti caseari (oltre 300 provoloni) e altra merce di provenienza illecita. La difesa ha presentato ricorso in Cassazione basandosi su diverse argomentazioni, tra cui:

* La presunta assenza delle querele per i furti originari, che all’epoca dei fatti (2019) costituivano una condizione di procedibilità.
* L’errata valutazione delle prove, sostenendo che le dichiarazioni dei coimputati fossero state utilizzate senza adeguati riscontri e in contrasto con le testimonianze dibattimentali.
* L’inutilizzabilità di alcune dichiarazioni e la mancata prova sulla provenienza illecita della merce.
* La violazione di legge per la mancata applicazione di sanzioni sostitutive e la mancata concessione delle attenuanti generiche.

La Decisione della Corte: un Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha rigettato in toto le argomentazioni della difesa, dichiarando il ricorso inammissibile. La decisione si fonda su principi procedurali consolidati, che è utile analizzare nel dettaglio.

Le Motivazioni

Il cuore della decisione risiede nel concetto di “doppia conforme”. I giudici hanno spiegato che quando un imputato viene condannato con due sentenze di contenuto identico, il vizio di travisamento della prova può essere sollevato in Cassazione solo in un’ipotesi molto specifica: se il ricorrente dimostra che la Corte d’Appello ha basato la sua decisione su un elemento di prova che non era stato esaminato dal primo giudice.

Nel caso in esame, invece, la Corte d’Appello si era limitata a riesaminare lo stesso materiale probatorio già vagliato dal Tribunale, giungendo alle medesime conclusioni. I motivi del ricorso, pertanto, non denunciavano un vero errore di diritto, ma tentavano di ottenere una nuova e diversa valutazione dei fatti, attività preclusa nel giudizio di legittimità. La Cassazione non è un “terzo grado di merito”, ma un organo che controlla la corretta applicazione della legge.

Inoltre, la Corte ha sottolineato la genericità di alcune censure. Ad esempio, riguardo alla presunta mancanza delle querele, i giudici hanno osservato che la Corte d’Appello le aveva date per presenti; spettava quindi al ricorrente, per rendere il suo motivo specifico, produrre gli atti necessari a dimostrare il contrario, cosa che non è stata fatta.

Infine, è stato respinto anche il motivo relativo alla mancata applicazione delle sanzioni sostitutive previste dalla Riforma Cartabia. La Corte ha chiarito che tale richiesta deve essere avanzata esplicitamente dall’imputato al più tardi durante l’udienza di discussione in appello. In assenza di una tale richiesta, il giudice non è tenuto a pronunciarsi in merito.

Le Conclusioni

Questa sentenza è un importante promemoria sull’importanza della tecnica processuale e sulla natura del giudizio in Cassazione. Dimostra che, di fronte a una “doppia conforme”, non è sufficiente lamentare una valutazione dei fatti ritenuta ingiusta; è necessario individuare vizi di legittimità precisi e ben documentati. Un ricorso inammissibile non è solo una sconfitta processuale, ma comporta anche la condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria, come avvenuto in questo caso. La decisione rafforza la funzione della Cassazione come custode della legge, evitando che si trasformi in un’ulteriore istanza per la revisione del merito delle prove.

Cosa significa ‘doppia conforme’ e quali sono le sue conseguenze per un ricorso in Cassazione?
Significa che la sentenza di appello ha confermato pienamente quella di primo grado. Di conseguenza, la possibilità di contestare in Cassazione la valutazione delle prove è molto limitata: è ammessa solo se il ricorrente dimostra che il giudice d’appello ha utilizzato prove nuove, non esaminate in primo grado.

Cosa deve fare un ricorrente se sostiene che manchi un atto fondamentale come la querela?
Non è sufficiente affermarne l’assenza. Secondo la Corte, il motivo di ricorso deve essere specifico. Se la Corte d’Appello ha ritenuto l’atto presente, spetta al ricorrente produrre la documentazione necessaria per dimostrare il contrario e consentire alla Cassazione di effettuare un controllo.

Come si richiede l’applicazione delle sanzioni sostitutive previste dalla Riforma Cartabia durante un processo d’appello?
È necessaria una richiesta esplicita da parte dell’imputato. Tale richiesta deve essere formulata al più tardi durante l’udienza di discussione dell’appello. Se non viene presentata né nell’atto di appello né in udienza, il giudice non è tenuto a considerare l’applicabilità di tali sanzioni e il motivo diventa infondato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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