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Ricorso inammissibile: i requisiti di specificità

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una condanna per furto aggravato. La decisione si fonda sulla genericità dei motivi di appello, i quali non specificavano in modo puntuale le critiche alla sentenza impugnata, violando i requisiti dell’art. 581 cod. proc. pen. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 10 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Necessità di Motivi Specifici nell’Impugnazione

Quando si impugna una sentenza, specialmente davanti alla Corte di Cassazione, non è sufficiente esprimere un generico dissenso. È fondamentale che i motivi del ricorso siano specifici, dettagliati e tecnicamente corretti. Una recente ordinanza della Suprema Corte ribadisce questo principio, dichiarando un ricorso inammissibile proprio per la sua genericità, confermando così una condanna per furto aggravato. Analizziamo insieme questa decisione per capire quali sono i requisiti essenziali di un’impugnazione efficace.

I Fatti del Caso: un Furto in Metropolitana

Il caso ha origine da una condanna per il reato di furto aggravato. L’imputato era stato riconosciuto colpevole di aver sottratto un portafogli a un passeggero all’interno della metropolitana. La condanna, emessa in primo grado, era stata successivamente confermata dalla Corte d’Appello di Milano. Ritenendo ingiusta la decisione, l’imputato decideva di presentare ricorso per Cassazione.

Il Ricorso in Cassazione e le sue Lacune

L’unico motivo di ricorso presentato dalla difesa si basava sulla presunta violazione dell’articolo 192 del codice di procedura penale, che disciplina la valutazione della prova, in particolare quella indiziaria. Secondo il ricorrente, la Corte d’Appello aveva errato nel valutare gli indizi a suo carico, giungendo a una dichiarazione di responsabilità senza un’adeguata motivazione. Tuttavia, il ricorso si limitava a questa enunciazione di principio, senza entrare nel dettaglio.

Le Motivazioni della Cassazione: Quando un Ricorso è Inammissibile

La Corte di Cassazione ha stroncato sul nascere le doglianze del ricorrente, dichiarando il ricorso inammissibile per indeterminatezza e genericità. I giudici hanno sottolineato come l’atto di impugnazione fosse privo dei requisiti prescritti dall’articolo 581, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale.

Questo articolo impone al ricorrente di indicare in modo specifico le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. Nel caso di specie, il ricorrente non aveva indicato quali fossero gli elementi concreti trascurati o mal interpretati dalla Corte d’Appello, né aveva specificato i passaggi della motivazione della sentenza impugnata che riteneva illogici o contraddittori.

In sostanza, l’appello era formulato in modo così vago da non permettere alla Suprema Corte di comprendere quali fossero le critiche puntuali mosse alla sentenza di secondo grado e, di conseguenza, di esercitare il proprio potere di controllo. La motivazione della Corte d’Appello, al contrario, era stata giudicata logicamente corretta e basata su una puntuale ricostruzione dei fatti e un attento esame delle fonti di prova.

Le Conclusioni: Conseguenze della Dichiarazione di Inammissibilità

La declaratoria di inammissibilità ha avuto due conseguenze immediate e gravose per il ricorrente. In primo luogo, la condanna per furto aggravato è diventata definitiva. In secondo luogo, è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000,00 Euro a favore della Cassa delle ammende.

Questa decisione serve da monito: un ricorso, per avere una speranza di successo, deve essere un atto chirurgico, che individua con precisione i vizi della sentenza impugnata, offrendo al giudice dell’impugnazione argomenti chiari e pertinenti su cui decidere. Un’impugnazione generica equivale, nella maggior parte dei casi, a una sconfitta certa, con l’ulteriore aggravio di costi.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto generico e indeterminato. Non specificava in modo puntuale quali elementi di prova fossero stati valutati erroneamente dalla Corte d’Appello, né quali parti della motivazione della sentenza impugnata fossero illogiche, violando così i requisiti dell’art. 581, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale.

Cosa richiede la legge per presentare un ricorso valido in Cassazione?
La legge, in particolare l’art. 581 cod. proc. pen., richiede che il ricorso indichi in modo specifico le ragioni di diritto e gli elementi di fatto a sostegno dell’impugnazione. È necessario individuare con precisione le critiche mosse alla sentenza precedente, non essendo sufficiente una contestazione generica.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente dopo la decisione della Corte?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso, la condanna per furto aggravato è diventata definitiva. Inoltre, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000,00 Euro alla Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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