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Ricorso inammissibile: i precedenti penali contano

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile, confermando la decisione della Corte d’Appello. La decisione si fonda sui reiterati precedenti penali della ricorrente, ritenuti ostativi alla concessione di una pena sostitutiva con finalità rieducativa. La ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 30 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: L’Impatto dei Precedenti Penali sulle Pene Sostitutive

L’ordinanza della Corte di Cassazione in esame offre un importante spunto di riflessione sul concetto di ricorso inammissibile e sul peso che i precedenti penali di un imputato possono avere nel percorso giudiziario. Con una decisione netta, la Suprema Corte ha respinto l’istanza di un’imputata, sottolineando come la sua storia criminale pregressa fosse un ostacolo insormontabile per la concessione di pene alternative al carcere. Analizziamo insieme i dettagli di questa pronuncia.

I Fatti del Caso

Una persona condannata dalla Corte d’Appello di Palermo ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione per contestare la sentenza. Il ricorso mirava a ottenere una riconsiderazione della pena, probabilmente sperando nell’applicazione di una sanzione sostitutiva alla detenzione. Tuttavia, l’esito del giudizio di legittimità è stato sfavorevole, portando a una dichiarazione di inammissibilità.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito delle argomentazioni difensive, ma si ferma a un livello preliminare, giudicando l’impugnazione come priva dei requisiti minimi per essere esaminata. Di conseguenza, la ricorrente è stata condannata a sostenere le spese del procedimento e a versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, una sanzione tipica per i ricorsi ritenuti infondati o presentati in modo temerario.

Le Motivazioni: Perché il Ricorso è Inammissibile?

La Corte ha basato la sua decisione su due pilastri argomentativi chiari e distinti, che hanno reso evidente la manifesta infondatezza del ricorso.

L’Ostacolo dei Precedenti Penali

Il punto centrale della motivazione risiede nei “reiterati precedenti dell’imputata”, anche per fatti analoghi a quelli per cui si procedeva. Secondo i giudici, questa ‘storia criminale’ costituiva un elemento ostativo alla formulazione di un giudizio positivo sull’idoneità di una pena sostitutiva. In altre parole, il passato della ricorrente non offriva garanzie sufficienti che una misura alternativa al carcere potesse effettivamente raggiungere la sua finalità rieducativa. La Corte ha ritenuto che la personalità e la condotta passata dell’imputata rendessero improbabile il suo ravvedimento attraverso sanzioni più miti.

L’Assenza delle Condizioni per la Reazione a un Fatto Ingiusto

La difesa aveva evidentemente tentato di giustificare il comportamento dell’imputata come una reazione a uno stato d’ira provocato da un fatto ingiusto altrui. La Cassazione ha smontato completamente questa tesi, definendo il presunto “fatto ingiusto” come “insussistente”. Di conseguenza, è venuto a mancare il presupposto fondamentale per invocare una simile attenuante o causa di giustificazione, rendendo anche questo motivo di ricorso del tutto infondato.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale nel diritto penale e processuale: la valutazione della personalità del reo, desunta anche dai suoi precedenti, è cruciale per la scelta del trattamento sanzionatorio. La decisione di dichiarare il ricorso inammissibile non è solo una sanzione processuale, ma un chiaro messaggio sull’impossibilità di accedere a benefici come le pene sostitutive quando il percorso di vita di un individuo dimostra una persistente inclinazione a delinquere. Per i cittadini e i professionisti del diritto, ciò significa che un ricorso in Cassazione deve essere fondato su motivi solidi e non può prescindere da una valutazione realistica del profilo complessivo dell’imputato, che include inevitabilmente la sua storia giudiziaria pregressa.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato ritenuto inammissibile perché i reiterati precedenti penali della ricorrente sono stati considerati un ostacolo alla formulazione di un giudizio di idoneità della pena sostitutiva a realizzare la finalità rieducativa. Inoltre, la Corte ha ritenuto insussistente il presunto ‘fatto ingiusto altrui’ che avrebbe scatenato la reazione dell’imputata.

Quali sono le conseguenze economiche per la ricorrente?
La ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, come sanzione per aver presentato un ricorso inammissibile.

Come hanno inciso i precedenti penali sulla decisione della Corte?
I precedenti penali, anche relativi a fatti analoghi, hanno avuto un ruolo decisivo. Sono stati interpretati come un indicatore negativo sulla possibilità che una pena alternativa al carcere potesse effettivamente rieducare la condannata, portando la Corte a escludere tale opzione e a giudicare il ricorso manifestamente infondato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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