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Ricorso inammissibile: i motivi non specifici

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una condanna per riciclaggio. La decisione si fonda sul fatto che i motivi presentati erano una semplice ripetizione di quelli già respinti in appello, mancando della necessaria specificità per criticare la sentenza impugnata. Anche la doglianza sulla pena è stata rigettata per adeguata motivazione della corte di merito.

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Pubblicato il 9 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione e la Mera Ripetizione dei Motivi d’Appello

Quando si presenta un ricorso in Cassazione, è fondamentale che i motivi addotti non siano una semplice copia di quelli già discussi in appello. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce questo principio, dichiarando un ricorso inammissibile proprio per questa ragione. Analizziamo insieme questa decisione per comprendere i requisiti di specificità richiesti e le conseguenze della loro mancanza.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine da una condanna per il reato di riciclaggio, ai sensi dell’art. 648-bis del codice penale, emessa dalla Corte d’Appello di Torino. L’imputato, ritenendo ingiusta la sentenza, ha proposto ricorso per Cassazione basandosi su tre motivi principali:

1. Insussistenza del reato: L’imputato contestava la correttezza della motivazione riguardo agli elementi oggettivi e soggettivi del delitto di riciclaggio.
2. Errata qualificazione giuridica: In subordine, chiedeva la derubricazione del reato in quello meno grave di ricettazione o di favoreggiamento reale.
3. Eccessività della pena: Si lamentava una motivazione incongrua riguardo alla determinazione del trattamento sanzionatorio.

La Corte di Cassazione, tuttavia, ha ritenuto di non poter entrare nel merito di tali questioni, fermandosi a una valutazione preliminare di ammissibilità.

La Decisione della Corte di Cassazione

Con l’ordinanza in esame, la Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. Di conseguenza, la condanna dell’imputato è divenuta definitiva. Oltre a ciò, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di inammissibilità del ricorso.

Le Motivazioni dietro un Ricorso Inammissibile

Il cuore della decisione risiede nelle motivazioni con cui la Corte ha respinto il ricorso. I giudici hanno sottolineato come i primi due motivi non fossero altro che una “pedissequa reiterazione” di argomenti già esposti e puntualmente respinti dalla Corte d’Appello. Quest’ultima, nelle pagine 4 e 5 della sua sentenza, aveva già fornito una motivazione solida, basata su un articolato compendio probatorio (testimonianze e documenti), per confermare la responsabilità penale per riciclaggio.

Presentare in Cassazione le stesse identiche argomentazioni, senza muovere una critica specifica e argomentata contro la logica della sentenza d’appello, trasforma i motivi di ricorso in censure “non specifiche ma soltanto apparenti”. Un ricorso di questo tipo non assolve alla sua funzione, che è quella di evidenziare vizi di legittimità (come violazioni di legge o difetti di motivazione) della decisione impugnata, non di ottenere un terzo riesame dei fatti.

La Valutazione sulla Pena

Anche il terzo motivo, relativo alla pena, è stato giudicato infondato. La Corte ha osservato che la motivazione della sentenza d’appello era congrua e conforme ai principi di legge (artt. 132 e 133 c.p.). Secondo la giurisprudenza costante, il giudice di merito non è tenuto ad analizzare singolarmente tutti gli elementi elencati dall’art. 133 c.p., ma è sufficiente che indichi quelli ritenuti più rilevanti nel suo giudizio discrezionale. Nel caso di specie, la motivazione non presentava alcun vizio logico o giuridico tale da poter essere censurata in sede di legittimità.

Conclusioni: L’Importanza della Specificità nel Ricorso per Cassazione

Questa ordinanza offre un’importante lezione pratica: il ricorso per Cassazione non è un terzo grado di giudizio sul merito della vicenda. Per evitare una declaratoria di ricorso inammissibile, è essenziale che i motivi presentati siano specifici, ovvero che attacchino direttamente e in modo argomentato le ragioni giuridiche e logiche esposte nella sentenza impugnata. La semplice riproposizione delle difese già svolte nei gradi precedenti è una strategia destinata al fallimento, che comporta non solo la conferma della condanna ma anche l’aggiunta di ulteriori sanzioni economiche.

Quando un ricorso in Cassazione viene considerato inammissibile per mancanza di specificità?
Un ricorso è considerato inammissibile quando i motivi presentati sono solo apparenti, ad esempio perché si limitano a ripetere meccanicamente le stesse argomentazioni già respinte nel precedente grado di giudizio, senza formulare una critica argomentata contro la sentenza impugnata.

È sufficiente riproporre gli stessi motivi dell’appello nel ricorso in Cassazione?
No, non è sufficiente. La Corte di Cassazione, come chiarito in questa ordinanza, ritiene tale pratica una “pedissequa reiterazione” che rende il ricorso non specifico e, quindi, inammissibile. Il ricorso deve contenere una critica mirata ai vizi di legittimità della decisione d’appello.

Come valuta la Cassazione la motivazione sulla determinazione della pena?
La Cassazione esercita un controllo di legittimità. Se la motivazione della corte di merito sulla pena è conforme alla legge e ai canoni della logica, e non presenta vizi riconducibili all’art. 606 c.p.p., la Suprema Corte non può intervenire. Non è necessario che il giudice analizzi ogni singolo elemento dell’art. 133 c.p., ma basta che indichi quelli più rilevanti per la sua decisione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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