LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: i motivi manifestamente infondati

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile in un caso di omesso versamento di imposte. L’imputato, condannato in primo e secondo grado, aveva presentato appello basato su tre motivi: un presunto legittimo impedimento del difensore, il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche e la richiesta di rinnovare l’istruttoria. La Suprema Corte ha ritenuto tutti i motivi manifestamente infondati, confermando la condanna e sanzionando il ricorrente con il pagamento delle spese processuali e di una somma alla Cassa delle ammende.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 10 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando l’Impugnazione è Destinata al Fallimento

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma non tutte le impugnazioni vengono esaminate nel merito. Un ricorso inammissibile è un atto che viene respinto in via preliminare perché i motivi presentati sono palesemente privi di fondamento. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio pratico, analizzando tre motivi di ricorso comuni ma spesso mal formulati, che portano inevitabilmente a una declaratoria di inammissibilità.

I Fatti del Caso

Un imprenditore veniva condannato sia in primo grado dal Tribunale sia in appello per il reato di omesso versamento di imposte, previsto dall’art. 10 ter del D.Lgs. 74/2000, per tre annualità consecutive. La condanna era a 8 mesi di reclusione.

Contro la sentenza della Corte d’Appello, l’imputato proponeva ricorso per Cassazione, affidandosi a tre distinti motivi:

1. Errata valutazione del legittimo impedimento: Si contestava il rigetto della richiesta di rinvio di un’udienza, motivata dal fatto che il difensore non poteva partecipare a causa della chiusura della scuola dei figli per uno sciopero dei docenti.
2. Mancata concessione delle attenuanti generiche: Si lamentava il diniego delle circostanze attenuanti, che avrebbero potuto ridurre la pena.
3. Mancata rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale: Si criticava la decisione della Corte d’Appello di non riaprire la fase probatoria per ascoltare nuovi testimoni.

La Corte di Cassazione ha analizzato ciascun punto, concludendo per la manifesta infondatezza di tutti i motivi.

L’Analisi della Corte: Perché il Ricorso è Inammissibile

La Suprema Corte ha smontato le argomentazioni difensive una per una, evidenziando come nessuna di esse avesse i requisiti per superare il vaglio di ammissibilità.

Il Legittimo Impedimento del Difensore

Il primo motivo è stato giudicato infondato perché la difesa non aveva adeguatamente argomentato contro le motivazioni della Corte d’Appello. Quest’ultima aveva spiegato che la chiusura della scuola per sciopero non costituisce un “insuperabile impedimento”. Si tratta di un ostacolo che, per quanto problematico, può essere superato con una normale diligenza (ad esempio, trovando soluzioni alternative per la gestione dei figli). Il legittimo impedimento richiede un’impossibilità assoluta e non una mera difficoltà.

Il Diniego delle Attenuanti Generiche e il ricorso inammissibile

Anche il secondo motivo è stato ritenuto manifestamente infondato. La Corte d’Appello aveva motivato in modo logico e non irragionevole il diniego delle attenuanti generiche, basandosi su due elementi concreti: l’ingente importo dell’imposta evasa e i precedenti penali dell’imputato. La Cassazione ha ribadito che, in presenza di una motivazione coerente, non è possibile sostituire la valutazione di merito del giudice con quella proposta dalla difesa. Il tentativo di ottenere una diversa valutazione dei fatti è inammissibile in sede di legittimità.

La Mancata Rinnovazione dell’Istruttoria Dibattimentale

Infine, il terzo motivo è stato respinto. La Corte ha ricordato che la rinnovazione dell’istruttoria in appello è un istituto eccezionale. La regola generale è la presunzione di completezza delle prove raccolte in primo grado. Il giudice d’appello può disporla solo se la ritiene indispensabile per decidere, ma non è obbligato a farlo. Anzi, ha l’obbligo di motivare espressamente solo se accoglie la richiesta. Se la respinge, può farlo anche implicitamente, dimostrando con la sua decisione di avere già elementi sufficienti per giudicare, come avvenuto in questo caso. Pertanto, anche questo motivo si è rivelato parte di un ricorso inammissibile.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile perché tutti i motivi erano manifestamente infondati. I giudici hanno sottolineato che le censure mosse dalla difesa non si confrontavano realmente con le ragioni esposte nella sentenza impugnata, ma si limitavano a sollecitare una nuova e diversa valutazione del merito, attività preclusa in sede di legittimità. La decisione si fonda sul principio consolidato secondo cui il ricorso per Cassazione serve a controllare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione, non a riesaminare i fatti come in un terzo grado di giudizio.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale per chiunque intenda presentare un ricorso in Cassazione: i motivi devono essere specifici, pertinenti e giuridicamente solidi. Non è sufficiente esprimere un generico dissenso con la decisione dei giudici di merito. È necessario individuare vizi di legge o difetti logici evidenti nella motivazione della sentenza impugnata. In caso contrario, il risultato sarà non solo la conferma della condanna, ma anche l’aggiunta di ulteriori spese, come il pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro.

Lo sciopero dei docenti della scuola frequentata dai figli del difensore costituisce un legittimo impedimento?
No, secondo la Corte, la chiusura della scuola per uno sciopero non costituisce un impedimento assoluto e insuperabile, ma una difficoltà contingente che può essere risolta con l’ordinaria diligenza.

Quando il giudice d’appello è obbligato a motivare il rigetto della richiesta di rinnovazione dell’istruttoria?
Il giudice d’appello ha l’obbligo di motivare espressamente sulla richiesta di rinnovazione solo nel caso in cui la accolga. Se ritiene di respingerla, può farlo anche implicitamente, qualora dalla sentenza emerga che ha ritenuto gli elementi probatori già acquisiti sufficienti per decidere.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile?
A norma dell’art. 616 del codice di procedura penale, la declaratoria di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e di una somma in denaro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati